Punta Leretta (1997 m) e Q.2050
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Eccoci alla nostra tradizionale uscita sciciaspolistica per festeggiare il recente anniversario.
"C'è un nebbione..." mi dice Ilaria al mattino guardando fuori dalla finestra. "Bene, ci sarà il sole in montagna" le rispondo io.
Lei resta un po' scettica per tutto il viaggio... fino a quando, appena prima di Quincinetto, di colpo la nebbia svanisce e finalmente la Vallèe ci accoglie con un bagno di sole.
Nonostante l'orario "comodo", arriviamo a Plan Coumarial (nella Riserva del Monte Mars) in tempo per accaparrarci un posto nel parcheggio prima che arrivi il grosso dei gitanti. Il tempo di prepararci e partiamo... con Macchia in testa che salta impazzito e beato nella tanta neve fresca caduta ieri... gli piace proprio.
L'itinerario è facile. E' uno di quelli segnati per i ciaspolatori meno avventurosi (nel senso che quelli "seri" la pista preferiscono farsela, e magari un po' più lontano dai posti molto frequentati).
Seguendo l'itinerario verde si risale per un tratto la pista di fondo e poi una strada, battuta fin nei pressi dell'Alpe Leretta. Qui Ilaria decide di fermarsi a prendere il sole...
Poco dopo l'alpe si abbandona l'itinerario verde per quello rosso e si risale la dorsale, sempre nel bosco. Passata la vera Punta Leretta si scende leggermente e quindi con un ultimo strappetto si giunge alla Q.2050.
Il tempo di qualche foto, poi spello e... giù!!!
Macchia non apprezza il fatto di non essere più quello veloce, ma di dover rincorrere, quindi mi segue abbaiando e nuotando nella TANTA neve fresca: ogni tanto mi fermo ad aspettarlo e vedo solo il suo muso sbucare dal bianco... poveretto, fa un sacco di fatica.
Comunque pow pow, bau bau, ci spariamo tutto il bel versante facendo la nostra (l'unica) traccia fino ad atterrare nuovamente sulla stradina battuta. Qualche minuto per permettere al mio socio di tirare il fiato, e poi giù, ed anche un po' su (a scaletta) fin sotto l'Alpe Leretta, poi per la stradina raggiungiamo Ilaria che nel frattempo si è portata avanti ed insieme scendiamo al parcheggio.
Gita facile, dicevo, e breve ma di soddisfazione se fatta con le condizioni di neve trovate. Tra l'altro abbastanza sicura anche dopo recenti nevicate (come oggi).
Superata la parte polverosa Macchia torna a sfoggiare la sua velocità, solo che se sta sempre un metro davanti agli sci, che se non è un problema su una stradina battuta potrebbe esserlo in situazioni diverse... qualche skialper cane-munito ha suggerimenti per insegnargli "a stare al suo posto"?
"C'è un nebbione..." mi dice Ilaria al mattino guardando fuori dalla finestra. "Bene, ci sarà il sole in montagna" le rispondo io.
Lei resta un po' scettica per tutto il viaggio... fino a quando, appena prima di Quincinetto, di colpo la nebbia svanisce e finalmente la Vallèe ci accoglie con un bagno di sole.
Nonostante l'orario "comodo", arriviamo a Plan Coumarial (nella Riserva del Monte Mars) in tempo per accaparrarci un posto nel parcheggio prima che arrivi il grosso dei gitanti. Il tempo di prepararci e partiamo... con Macchia in testa che salta impazzito e beato nella tanta neve fresca caduta ieri... gli piace proprio.
L'itinerario è facile. E' uno di quelli segnati per i ciaspolatori meno avventurosi (nel senso che quelli "seri" la pista preferiscono farsela, e magari un po' più lontano dai posti molto frequentati).
Seguendo l'itinerario verde si risale per un tratto la pista di fondo e poi una strada, battuta fin nei pressi dell'Alpe Leretta. Qui Ilaria decide di fermarsi a prendere il sole...
Poco dopo l'alpe si abbandona l'itinerario verde per quello rosso e si risale la dorsale, sempre nel bosco. Passata la vera Punta Leretta si scende leggermente e quindi con un ultimo strappetto si giunge alla Q.2050.
Il tempo di qualche foto, poi spello e... giù!!!
Macchia non apprezza il fatto di non essere più quello veloce, ma di dover rincorrere, quindi mi segue abbaiando e nuotando nella TANTA neve fresca: ogni tanto mi fermo ad aspettarlo e vedo solo il suo muso sbucare dal bianco... poveretto, fa un sacco di fatica.
Comunque pow pow, bau bau, ci spariamo tutto il bel versante facendo la nostra (l'unica) traccia fino ad atterrare nuovamente sulla stradina battuta. Qualche minuto per permettere al mio socio di tirare il fiato, e poi giù, ed anche un po' su (a scaletta) fin sotto l'Alpe Leretta, poi per la stradina raggiungiamo Ilaria che nel frattempo si è portata avanti ed insieme scendiamo al parcheggio.
Gita facile, dicevo, e breve ma di soddisfazione se fatta con le condizioni di neve trovate. Tra l'altro abbastanza sicura anche dopo recenti nevicate (come oggi).
Superata la parte polverosa Macchia torna a sfoggiare la sua velocità, solo che se sta sempre un metro davanti agli sci, che se non è un problema su una stradina battuta potrebbe esserlo in situazioni diverse... qualche skialper cane-munito ha suggerimenti per insegnargli "a stare al suo posto"?
Tourengänger:
Daniele

Communities: Hikr in italiano, Hikr's Dogs
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Kommentare (8)