Monte Leretta (m 1997) - Valle di Gressoney.


Publiziert von Alberto C. , 22. März 2015 um 22:19.

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum:21 März 2015
Ski Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2:45
Aufstieg: 576 m
Abstieg: 576 m
Strecke:Coumarial; Alpe Vercosa, Alpe Vercoset; Alpe Leretta; cima del Monte Leretta; Quota 2009; colletto; discesa per il canalone ovest attraverso il bosco fina a Alpe Creux; Coumarial
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Uscire dall'autostrada A5 (la Torino-Aost) a Pont Saint Martin, e seguire le indizioni per Gressoney. Superato l'abitato di Fontainemore, svoltare a destra superare un ponte (cartello con indicazioni) e proseguire fino a Pian Coumarial, dove la stra in inverno, termina (circa km 20 dall'uscita dall'autostrada).

Una meta facile, breve, in terreno sicuro. Adatta anche per le ciaspole - forse sono l'attrezzo più adatto per raggiungerla.

LOCALITA' DI PARTENZA.    Fontainemore, frazione Coumarial (m 1451)

DIFFICOLTÀ.    La salita è facile (F), direi quasi elementare; su percorso battuto fino all'Alpe Leretta, la pendenza non è mai eccessiva.  Il percorso scelto per la discesa si svolge in un canale in gran parte nel bosco e con tratti abbastanza ripidi: è necessario sapere destreggiarsi fra alberi, massi ecc.; non consigliato per le prime esperienze.

QUOTA MASSIMA:  m 2009, una cima che si trova lungo la cresta del Monte Leretta procedendo verso est.

QUOTA MINIMA:  m 1451, alla partenza.

SVILUPPO:  km 6,70

TEMPO DI SALITA:  2h 00' per la Cima  quotata 2009

TEMPO DI DISCESA:   0h 48'        

NOTE SUL PERCORSO.    Dal parcheggio in corrispondenza del Ristoro di Pian Coumarial, si prende la strada innevata. Superato il secondo tornante di un centinaio di metri si svolta a destra seguendo la pista di fondo (fare attenzione e tenersi sul tracciato delimitato destinato ai ciaspolatori) che sale inoltrandosi nel bosco. Abbandona la pista di fondo, proseguendo in salita tenendo la sinistra, si fino a raggiungere l'Alpe Vercosa (m 1597).  Se il manto nevoso lo consente, invece di proseguire lungo la stradina battuta, si può risalire il pendio a sinistra puntando alla visibile Alpe Vercoset (m 1667); si prosegue passando vicino a un serbatoio in calcestruzzo dell'acquedotto fino a riprende la stradina battuta, che si segue fino a raggiungere l'Alpe Leretta (m 1788). Qui termina la battitura meccanica della traccia, e non bisogna lasciarsi ammaliare dall'evidente traccia della stradina che prosegue in direzione est, ma si deve risalire il pendio svoltando a sinistra per entrare nel bosco e risalirlo sino a raggiungere il costone che si deve percorrere fino a raggiungere la cima del Monte Leretta (m 1994, secondo la cartografia ufficiale - CTR - della Regione Valle D'Aosta). Il tratto terminale è piuttosto ripido e stretto.
Conquistata la cima, si prosegue lungo ladorsale, prma in leggera salita fino a raggiungere una elevazione (cima? ho preferito chiamarla così) quotata m 2009, per poi scendere a un colletto (m 2000 circa). A questo punto bisognerebbe rimettere le pelli e salire ad una seconda cima quotata m 2051 (2055 secondo altre fonti), per poi proseguire la discesa dal versante verso il Lago di Vargno. Ma, la poca voglia di ripellare e, soprattutto, le nubi che ci hanno rapidamente avvolto (paura di rimanere avvolti nella nebbia in una zona a noi sconosciuta), ci hanno fatto seguire una traccia che scendeva il canalone di sinistra (ovest).
Dopo il primo tratto iniziale piuttosto ripido ma in terreno libero, ci si infila nel bosco e inizia lo slalom fra i larici. Poi la discesa si fa ancora più interessante, perché, sempre nel bosco abbastanza fitto, ci si infila in un canale con grosse pietre che si scende fino a raggiungere l'Alpe Creux (m 1784). Discesa divertente, con quella neve.
All'Alpe Creux si incrocia la strada, che si può seguire fino a raggiungere il punto di partenza.  Noi abbiamo preferito, dopo un breve tratto di strada, deviare e percorrere un pendio a bosco rado (per non perdere il gusto del tratto precedente), e la strada l'abbiamo ripresa poco prima di Coumarial.

Finalmente anche in Italia si vede una segnaletica fatta bene; forse anche troppo bella. Peccato che si ratti di una iniziativa locale. 
 
 
METEO.    Peggio di quanto dicevano le previsioni: al mattino parzialmente soleggiato. Nubi, non troppo alte (sui 2000 metri), coprivano totalmente il cielo e siamo partiti con qualche fiocco di neve. Si è mantenuto così, tranne i fiocchi che sono presto cessati, per l'intera escursione.  Vento assente, temperatura di qualche grado sopra lo zero.

NEVE.   Primaverile. Sopra i 1700 migliore, sotto più pesante; comunque sciabile al punto giusto.

COMPAGNI:  Andrea.
 


 

Tourengänger: Alberto C.
Communities: Hikr in italiano


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