Sasso Rosso dal Rifugio sette Selle


Publiziert von Amadeus , 23. Februar 2016 um 14:16.

Region: Welt » Italien » Trentino-Südtirol
Tour Datum:21 Februar 2016
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 8:00
Aufstieg: 800 m
Abstieg: 800 m
Strecke:Km 15, Località Frotten, Rifugio Sette selle, Sasso Rosso e ritorno
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Pergine verso Palù del Fersina, oltre il paese, parcheggio a pagamento loc Frotten.
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Sette selle CAI

Voglia di salire, ora che la neve copre almeno dai 1300 metri, decidiamo questa escursione in due giorni alla scoperta della val dei Mocheni e della zona attorno al rifugio Sette selle.
Partenza con Pirene e la nostra amica Norma sabato alle 13 da Verona, arriviamo a Palù della Fersina verso le 14.30, parcheggio sistemazione zaini, pagamento parcheggio : "chi ha moneta ?", "porca solo 5,30 €!" ; va bene mettiamo solo quelli fidando nella clemenza del vigile locale(poi al ritorno, ci accorgeremo che nessuno controlla, ma questo può essere stato un caso fortuito) quindi partiamo imboccando il sentiero 343 che sale, da sopra il parcheggio, attraverso un bel bosco di Abeti.
Salendo di quota, man mano si disvela sempre più un orizzonte di cime velate dai raggi obliqui del pomeriggio, tutta la zona ad ovest è li, lontana, azzurrina, ma bella nella sua imponenza di vette riconosciute o meno.
Saliamo per improvvise radure con alcune baite, alcune con rivoli di fumo, ci indicano la presenza dei proprietari che, fortunati, hanno modo di godere di queste bellezze e questi silenzi.
Facciamo la sosta alla croce del Laner, un poderoso scoglio con vista sulla sottostante testata della valle del Fersina, banana, arance, the caldo e si riparte; ora il sentiero si adagia tranquillo, siamo avvolti dai raggi del sole del pomeriggio, saliamo in silenzio, calmi ascoltando i nostri respiri e il leggero sospiro del vento, davanti a noi si apre la conca a semicerchio che fà da sfondo al rifugio.
Questo lo vediamo all'ultimo, dopo una brusca curva sulla sinistra al limitare del bosco. 
Arriviamo sul piazzale, tutto tace guardiamo meravigliati questo luogo così bello, inondato dal sole del tramonto, tranquillo ed emozionante; credo che nessuno di noi ha provato una simile sensazione, poi entriamo nel rifugio e subito siamo accolti da Lorenzo e Lisa, i gestori, persone simpatiche ed accoglienti, siamo soli e dopo aver preso posto in una bella stanza riscaldata, sistemati i letti scendiamo, passiamo così una serata veramente rilassante, chiacchierando davanti ad una stufa che sbuffa calore.

Secondo giorno, 21.2.2016
Fatta la colazione, Lorenzo ci indica una bella via proprio alla destra del massiccio Sette selle, via che ci porta su una forcella e da lì si prosegue per il Sasso rosso; bene partiamo, ciaspole ai piedi si affonda nella morbida coltre giù nella valletta che dobbiamo discendere perdendo quota per poi risalire seguendo la traccia presente.
Dietro di noi già rumoreggiano una decina di scialpinisti, passiamo una vasta area di sassi franati che ci costringono ad una serie di zig-zag, poi sulla forcella affrontiamo un lungo traverso sul fianco del Sasso rotto e da lì possiamo ammirare un immenso altipiano circondato da cime che termina con il passo delle Cunelle verso est porta di accesso verso il Lagorai e laggiù Cima d'Asta.
Ora pieghiamo a sinistra seguitando a salire, ormai la(le) cime sono vicine, a dx l'anticima e a sx, dove noto il gruppo degli scialpinisti pronti alla discesa, la vera cima del Sasso rosso, mi dirigo al centro su un baito crollato probabilmente sosta dei pastori durante la transumanza.
Ora arrivano anche Norma ed Irene, respiriamo quest'aria sottile e ci guardiamo attorno, da quì vediamo praticamente tutto ciò che l'occhio permette.
Foto di rito, qualche impressione con alcuni escursionisti, tanta invidia per quelli che, leggeri e veloci iniziano la discesa sugli sci, poi riprendiamo la via del ritorno.
Lorenzo e Lisa ci accolgono con ottimi panini, fette di torta, caffè e grappa al mugo.

Tourengänger: Amadeus


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Kommentare (10)


Kommentar hinzufügen

cristina hat gesagt:
Gesendet am 23. Februar 2016 um 16:33
Ma quanto diamine costa il posteggio?

Voglio sperare che il +5,30 € sia per due giorni altrimenti Madonna di Campiglio è regalata!!!!

Bei posti, noi ci siamo stati anni e anni fa in autunno! E' ora di tornare.

Ciao ciao Cri

Amadeus hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. Februar 2016 um 16:44
Veramente il costo di due giorni sarebbe 8€....già bellissimi posti, come tutto il Lagorai e vicinanze, selvaggi e solitari.

Ciao

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. Februar 2016 um 16:46
Beh più caro di Madonna di Campiglio mi sa!

Amadeus hat gesagt:
Gesendet am 23. Februar 2016 um 17:06
Si credo che in Vallesinella se ne pagano 6...

igor hat gesagt:
Gesendet am 23. Februar 2016 um 18:30
Bella montagna e sembra pure bella potente complimenti ! Ciao

Amadeus hat gesagt:
Gesendet am 23. Februar 2016 um 19:20
Grazie Igor, montagne molto "power" come dici tu; da visitare.
Ciao

Menek hat gesagt:
Gesendet am 23. Februar 2016 um 20:50
Complimenti ragazzi, bei posti e finalmente giornate degne di nota! Ciaooo

Amadeus hat gesagt: RE:
Gesendet am 24. Februar 2016 um 09:54
Veramente belli, Menek te ce porto nun te lamentà!

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 23. Februar 2016 um 23:16
Spettacolo...

Amadeus hat gesagt: RE:
Gesendet am 24. Februar 2016 um 09:55
Si molto bello tutto il Lagorai, selvaggio e poco frequentato...


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