Ma cosa "Pichèa" se non hai la Mazza?
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E venne il giorno della Val Concei e del Lago di Ledro….. via dunque a cercar notizie su questi posti che stanno a cavallo tra il L. di Garda e quello d’Idro, e cosa trovo? cristina e
Marco27 sono passati da queste parti! Qualcosa di strano mi domando? Mannaja alloro…
Quando parto da Crema, la nebbia si taglia con il coltello, e nonostante l’orario particolarmente mattutino, una serie di sgraziati autisti affolla il tragitto sin quasi al L. d’Idro, mantenendo una media oraria superiore solo (forse) alla macchina dei Flitnstones… che palle!
Finalmente si cammina… Lascio la macchina nell’ampio parcheggio antistante la zona pic-nic e seguendo le chiare indicazioni poste sulla palina, prendo il ripido sentiero che si snoda nel fitto bosco; un sentiero che mantiene costante la sua pendenza sino quasi alla Bocca del Trat. Se avete fatto colazione con le uova, il bacon, la lingua salmistrata e soprattutto la busèca, affrontare questo strappo non vi risulterà molto semplice…
Alla Bocca del Trat c’è tempo per riprendere fiato, bevo un sorso d’acqua, e lasciata sulla destra la breve sterrata che porta al Rif. Pernici, proseguo il mio cammino verso la Mazza di Pichèa ora ben visibile e soleggiata. La temperatura è più che gradevole.
Il primo tratto di sentiero non impegna molto il fisico, ma quando in prossimità di una postazione militare mi viene in mente di piegare verso destra per risalire le pendici della Mazza ( non bollato), la pendenza torna ad essere tosta, tanto che, tra un passo e l’altro bisogna aiutarsi con le mani per superare alcuni passaggi, in compenso, i pochi tratti esposti non rallentano il mio cammino.
Ormai ci sono, ecco il passaggio “incriminato” … pochi passi su una cengetta ghiacciata e strapiombate (con fune) ed eccomi sulla prima meta di giornata: Mazza di Pichèa…Fatta! (2h15). Bel posto …
Giusto il tempo per la classica sosta banana più qualche foto ed è ora di rimettere i piedi sul sentiero; insieme ad una coppia di bresciani conosciuti sulla Mazza (lo so, suona male), prendiamo una traccia di sentiero (già visibile dalla cima) che punta verso N seguendo una sorta di cresta, passiamo tra pinnacoli, roccette e rare zone esposte, ma poi, in prossimità di due “corni” rocciosi il ghiaccio ostacola il nostro percorso e “balzare” su pendii scoscesi risulterebbe assai ardito. Che si fa?
Senza pensarci due volte, calzo i miei ramponcini e con Olmo mi fiondo sul scivoloso pendio, mi abbasso per 50 m circa ed intercetto il sentiero 420, volto le spalle per controllare il punto di discesa e vedo che il duo bresciano mi ha seguito senza fiatare… ricomposta la compagnia ora si riparte con meno patemi d’animo.
Ora il sentiero è più sicuro, ma la neve e il ghiaccio non permettono comunque andature da maratona e i ramponi ci stanno che è una meraviglia. Proseguo il mio viaggio sul traverso senza alcun intoppo e una volta ritornato vicino alla cresta, mi accorgo che su una roccia strapiombante c’è una piccola madonnina che domina la vallata sottostante, faccio pochi passi fuori dal sentiero ufficiale ed eccomi su questo bel punto panoramico dove è meglio che i ragazzini stiano alla larga… due foto e via che riparto. Il duo bresciano invece, decide che per oggi va bene così… ciao ragazzi ci si vede la prossima.
D’ora in avanti il sentiero non riserva particolari asperità ma il tempo è in rapido mutamento, venti freddi provenienti da N.O. stanno spingendo nuvoloni proprio sopra la mia testa e io a questo punto, esorcizzo la sfiga a modo mio, cioè, bestemmiando come manco Natalino Balasso saprebbe fare…
Adesso sono sulla Cima Q 2134 dove trovo tre escursionisti veneti, il vento soffia come lo sbuffo di una locomotiva e mentre bevo l’ennesimo sorso d’acqua, medito sul da farsi. Ascolto i miei vicini e sembra che due dei tre veneti vogliano affrontare la breve cresta innevata che porta sino al Corno di Pichèa, fammi sentire un po’…
Io: ciao ragazzi, c’è qualcuno di voi che si avventura verso il Corno?
Loro: ciò, mi col mi amico ch’el gioga al balòn col visino dal prete, m’ha dito che el bidòn xè mejo del paròn che me ruga el cojon………
Io: ragazzi calma, toglietevi di bocca la patata perché io non capisco un cazzo… vi avventurate o no???
Loro: ma certo che sì!
E che minchia, allora andiamo che il tempo sta diventando d’emmerda!
Dopo aver perso leggermente di quota, ora ci tocca affrontare un pezzetto di cresta divenuta affilata per l’accumulo di neve e dove nessuno ancora è passato, lascio passare davanti a me i due ragazzi più giovani e atletici e con l’astuzia di una Volpe del deserto ricalco le loro orme, 5 minuti di scoregge “vestite” ed eccoci arrivati finalmente sul Corno… i veneti, che sono in balìa della grappa, sono convinti d’essere sul M. Tofino! E chi glielo spiega adesso che sono sul Corno di Pichèa? Io non dico niente e gli lascio vivere il loro sogno…
Dopo essermi fatto immortalare dal duo che sa di tappo, alzo i tacchi e riprendo di nuovo il cammino rinunciando per vari motivi al giro che avevo programmato, e ripercorrendo a ritroso il sentiero fatto all’andata, mi porto sino alla Bocca di Trat, con una brevissima divagazione, vado a rifocillarmi dai simpatici gestori del Rif. Pernici.
Il posto sarà pure carino e “caloroso”, ma… io devo tornare alla macchina, ciao a tutti, il sentiero 402 mi aspetta! Ore 14,45… l’escursione è terminata. Bau bau, vi saluta anche Olmo!
Nota1): Finalmente sono riuscito a fare un giro nelle zone del Lago di Ledro, posti conosciuti per fama ma che mai mi ero messo in testa di visitare, chissà poi per quale strana ragione. Avevo programmato un giro ben più lungo e complicato, ma tempistica e agenti atmosferici non mi sono stati d’aiuto, quindi con tanta pace nel cuore, mi accontento di questo primo approccio verso questi luoghi… ormai il solco è tracciato, e presto cercherò di perdermi anche qua, tra questi bei monti che dominano la Val Concei.
Nota 2): Cose a caso & Chi se ne Frega!
Voto a Milano: Un dolce ritorno al passato, Berlusconi sceglie Passera. Qualcosa di strano?
Medicina 33: La marijuana fa passare i dolori mestruali… milioni di uomini hanno deciso di diventare donne pur di farsi una canna in santa pace!
Exit poll: Quest’anno si voterà negli U.S.A. : MA CHI SE NE FREGA!!!
Nota 3): Troppo facile per Eric…. (ermetismo onanista)
MAZZA.
E non ci son problemi,
pertugi o non pertugi,
è una questione pelvica.
Or che succede?
Batto forte un colpo,
nessuna più risponde,
forse anch’io ho capito…
La MAZZA è un bel attrezzo ma vuoi vedere che il “gioco” sta nel manico?
A la prochaine! Menek & Olmo

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