La Rupe di Mialli


Publiziert von cai56 , 28. Dezember 2015 um 18:39. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:27 Dezember 2015
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Zeitbedarf: 2:15
Aufstieg: 778 m
Abstieg: 757 m
Strecke:Parzialmente circolare 18,85 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Sondrio lungo le statali 36 e 38; dalla rotonda all'ingresso della città si svolta a destra e si continua fino al semaforo presso la Questura e la Civica Scuola di Musica. Qui si volge a sinistra e si seguono le indicazioni per Colda e la "Panoramica dei Castelli". Raggiunto il comune di Montagna in Valtellina, si parcheggia negli ampi spazi recintati della chiesa e del convento.

Questa gita non ha una meta; quella del titolo è solo il punto di passaggio più panoramico sul fondovalle malenco  e sulla città di Sondrio. E' un frequentato percorso - a tratti o nella sua interezza -  di allenamento per la corsa in montagna, da parte degli atleti locali: la sua descrizione è stata pubblicata recentemente sulla rivista "Le montagne divertenti", periodico trimestrale di attività alpinistiche molto diffuso e apprezzato in provincia di Sondrio. L'escursione è molto bella e "allenante", interessante anche dal punto di vista turistico, molto adatta alla stagione fredda (quota bassa ed esposizione favorevole); volendo trovare un difetto, circa il cinquanta per cento dello sviluppo è su asfalto e cemento, non essendoci proprio alternative.


Dal parcheggio si attraversa la provinciale e la si segue per poche decine di metri fino a imboccare sulla sinistra uno sterrato che sale parallelo alle condotte forzate della centrale elettrica di Sondrio (https://www.youtube.com/watch?v=gt1GsMcz_WA ). In breve ci si trova ad un quadrivio: trascurati i rami destro (sottopasso dei tubi) e sinistro (ritorno sulla provinciale), si sale in curva su asfalto verso una pista di servizio ai vigneti che si porta ad attraversare in direzione ovest tutto il versante fino all'imbocco della Valmalenco. Si raggiungono le prime case di Ponchiera e subito si trova una curva a tornante: qui si incontrano i cartelli indicatori del "Sentiero Rusca"; seguendone le indicazioni, si prosegue su cementata ripida fino ad una chiesa e, subito dopo, si prosegue a sinistra fino alla contrada Scherini: la strada asfaltata termina in corrispondenza di un'area di sosta del nuovo "Sentiero dei terrazzamenti". Si prosegue nella medesima direzione lungo un tratturo erboso e poi sterrato che confluisce nella carrozzabile Sondrio-Arquino. In quest'ultima località si attraversa il torrente Mallero sul primo ponte che si incontra ("Ponte Nuovo", manufatto del 1621, ora solo passaggio pedonale) e si prende la salita fra le ultime case dell'abitato. La salita rimonta un antico cordone morenico modificato dalle ultime coltivazioni di vite della valle: la pista, con salita comoda e regolare, si snoda lungo una serie di tornanti (i "Turnachè") fra muri a secco e terrazzi ordinati; in corrispondenza della Cà Ceschina (vecchio edificio rimodernato presso il vistoso ponte sul torrente Valdone) si imbocca la pista ciclopedonale della Valmalenco, che scorre parallela pochi metri più in basso della provinciale. Oltrepassato un ben mimetizzato depuratore, in contrada Prato, si attraversa il Mallero su di un ponte carrozzabile; appena al di là, si rintraccia a destra il sentierino che sale direttamente alla contrada Scilironi: ci si trova ora in quanto resta di uno degli abitati più antichi della valle; la maggior parte delle costruzioni sono disabitate e pericolanti, e solo poche persone abitano le case più sane ai margini del piccolo agglomerato. Si salgono ripide gradinate al margine nord della contrada fino a confluire in un moderno selciato che permette di raggiungere la provinciale per Spriana: poco oltre si può evitare un tratto d'asfalto deviando a destra su quanto resta dell'antica mulattiera; nei pressi di una curiosa chiesetta costruita su di un gigantesco masso, si volta a destra sulla strada che affianca il cimitero e la chiesa parrocchiale e va a terminare al campo sportivo. Sulla destra, fra i castagni, si rintraccia la mulattiera per Bedoglio: dopo un traverso in lieve salita, una serie di tornanti esposti sul ripido versante fa uscire dal bosco in corrispondenza di un  traliccio elettrico; da qui la mulattiera spiana e - fra resti di terrazzamenti dimenticati - si inoltra verso le case pericolanti di Bedoglio. [La contrada venne definitivamente abbandonata nei primi anni '60 del secolo scorso per una riattivazione dei movimenti franosi ultrasecolari del soprastante Monte Foppa. Da qualche anno due o tre baite vengono di nuovo frequentate nei giorni festivi]. Usciti da Bedoglio, si confluisce in una pista forestale sterrata in corrispondenza di un tornante: si sale a sinistra e si continua fino al tornante successivo, dove si trovano le indicazioni per Mialli. Dapprima si segue una pista ormai inerbata che serve da accesso alle strutture di controllo della frana, poi ci si addentra (attenzione!) nell'antico corpo della frana - ormai boschivo - tramite un sentiero molto esposto ed instabile. In breve si arriva ad un percorso più tranquillo e, dopo l'imbocco di una galleria di accesso alla condotta idroelettrica scavata nel monte, a saliscendi, si raggiunge il poggio roccioso della Rupe di Mialli. Il sentiero prosegue in ripida discesa fino ad attraversare la contrada Mialli e a terminare nella pista forestale della Val di Togno, che si segue in discesa.  All'altezza di una baita isolata ai margini di un praticello, si può seguire  - giusto per evitare un tornante - un sentierino acciottolato e ripido; poi non resta che percorrere tutta la pista (una decina di tornanti) fino all'ingresso ad Arquino: all'ultima curva, presso due massi, ben segnalata, si devia a sinistra sull'antica strada della Valmalenco, che aggira a monte le abitazioni della contrada fino a terminare sulla provinciale Sondrio-Arquino, dove già si era transitati all'andata. Da qui a Montagna lungo il percorso di salita.


Tourengänger: cai56, chiaraa


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