Monte Masoni 2663 m e Cima di Venina 2624 m
|
||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Voglia di bergamasca, per la precisione Val Brembana, dove quest’estate non siamo mai stati. Cerco qualche altro posto ma ho troppa voglia di fare un giro da quelle parti, soprattutto ora che il casino dovrebbe essere diminuito.
L’anello di oggi è per me tutto noto essendoci stata con Poge qualche anno fa, a Marco invece mancano le due cime.
Partiamo da Carona paese e raggiungiamo prima Pagliari e poi la località Il Dosso, dove abbandoniamo la strada, in favore del sentiero per il P.so del Publino. Raggiunta la stalla dove si stacca il sentiero N. 208, svoltiamo a destra e tramite questo sentiero, in alcuni punti poco visibile raggiungiamo il Rifugio Baitone. Se si dovesse perdere il sentiero, si può comunque proseguire lungo la sterrata che s’incrocia e che porta allo stesso tornante che si raggiunge con il sentiero N. 208.
Raggiunto il tornante, seguiamo la sterrata per il rifugio Longo fino al bivio per il P.so Venina. Abbandonata la sterrata, prendiamo a salire con lunghi e comodi tornanti fino a raggiungere la cresta dove abbandoniamo il sentiero bollato per il P.so di Venina che continua verso dx. Noi, svoltiamo a sx e tramite una traccia segnata con qualche ometto, passiamo sotto la Cima di Venina, che saliremo al ritorno e raggiungiamo il Monte Masoni, ultimi metri di salita su neve portante.
Dopo una bella sosta ripartiamo al seguito di un gruppo di bergamaschi, molto a seguito….ci ritroviamo comunque sulla Cima di Venina. Altro scambio di foto e si riparte.
Ritorniamo sui nostri passi fino a incrociare il bivio per il rifugio Longo, cartello “fai da te”. Andiamo a prendere la condotta dell’acqua per il lago del Diavolo. La seguiamo per un buon tratto fino ad attaccarci al sentiero bollato che raggiunge il Lago del Diavolo senza passare dal Rifugio Longo.
Riprendiamo ora la salita per il P.so Selletta. Man mano che saliamo i tratti senza neve diminuiscono ed essendo per buona parte ancora in ombra, la neve è in molti punti piuttosto dura. Temendo più che altro il traverso finale ci fermiamo poco prima per mettere i ramponi. Procediamo ora più tranquilli e in breve siamo al P.so.
Tolti i ramponi, proseguiamo fino a incrociare il sentiero N. 246 per il Rifugio Calvi, scendiamo di pochi metri e finalmente sosta pranzo/merenda!
Ormai è evidente che scenderemo con il buio, ma, sarà sufficiente raggiungere il Calvi con la luce. Da lì essendo tutta sterrata non ci saranno problemi.
Scendiamo quindi fino intorno ai 1900 m poco più o poco meno per poi risalire al Rifugio Calvi.
Il sole sta tramontando e sta offrendo uno spettacolo unico. Ancora qualche foto e poi discesa a Carona.
Accendiamo la frontale quando, per poco, non manchiamo la deviazione per scendere direttamente a Carona!
Kommentare (2)