Resegone: vie attrezzate + anello
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Giro già menzionato alcune volte ma sempre sensazionale sia come paesaggi che come soddisfazione e divertimento. Allego due precedenti relazioni sufficientemente dettagliate e riporto solo qualche dettaglio in più riguardande questa uscita.
Oggi siamo in 5+1... esatto, abbiamo un aggiunto durante il percorso! Qualcuno che è rimasto a letto a causa della sveglia infedele e che nonostante tutto abbia deciso di raggiungerci ed unirsi nella restante parte del giro!
La compagnia dell'anello:
-Federico, Ivano, Anna, Martina, il sottoscritto e l'acquisto al mercato del Passo del Fò: Filo "the dreamer".
Partiamo sotto una coltre di nubi (meteo un po' ottimista oggi..) dal piazzale della funivia per i Piani d'Erna. Per Ivano e Fede è la prima volta al Resegone ed ho studiato questo itinerario completo e vario per assaggiare diverse varietà locali. Martina e Anna hanno già frequentato altre vie del Resegone (gamma ecc..)
Ci indirizziamo verso l'Alpe Costa cercando poi le NON evidenti indicazioni per il Magnodeno. Al bivio sotto Costa si prosegue dritti senza salire a sinistra. Non ci saranno molti cartelli per il Magnodeno quindi consiglio l'uso della traccia GPS. Sommariamente si deve superare una fontanella, poi attraversare un rigagnolo e in seguito un altra fontanella/sorgente... così a spanne!
In seguito qualche cartello permette di indirizzarsi sulla retta via su sentiero non sempre ben evidente a causa delle prima foglie cadute.
La salita al Magnodeno si presenta ripida e su ampio sentiero argilloso ricco di betulle. Quando la strada spiana è possibile raggiungere la vetta del Magnodeno oppure tagliare prima a Sx in prossimità di una casetta per cacciatori.. sentiero non evidente ma con un po' di orientamento (oppure con la traccia GPS) si trova l'attacco della Giumenta. Finalmente spunta un caldissimo sole e la giornata può essere registrata tra le meteo più idonee. Sempre divertente e a difficoltà crescente, sono tutti rimasti divertiti dai suoi appaganti passaggi rocciosi facili, sempre assicurati da catene in caso di bisogno.
Raggiunto il Passo del Fò ecco Filo già presente (dopo 10 chiamate "orientative" sui vari bivi e sentieri).
Ci intrufoliamo nella Via del Caminetto, sentiero attrezzato di difficoltà leggermente maggiore rispetto alla giumenta. Nel particolare, un passaggio verso lo fine è risultato particolarmente bagnato (sia catena che roccia) e personalmente ho avuto qualche difficoltà a uscirne fuori. Gli altri invece ne sono usciti benissimo! ...che bello quando l'organizzatore del tour è anche il più imbranato..
Usciamo sul Pian Serrada accompagnati da ondate di olezzo di capra. Qualcuno inizia a sentire la stanchezza. Abbassiamo i ritmi e avanziamo fino alla tipica selletta (un cartello che NON indica la ferrata fa capire che 100m oltre ci sarà l'attacco) da cui appare il cartello delle avvertenze della DeFranco Silvano e la sua magnifica struttura rocciosa.
Imbragati e assicurati inziamo la lenta avanzata sugli appigliati torrioncini verticali. Martina, Filo e Fede eccellono evitando la catena come kriptonite, Anna e Ivano (freschi della ferrata del Medale) salgono in "standard mode" con la catena, mentre io mi sento come un gibbone preso a randellate. Fatico ad issarmi mungendo la catena e la testa gioca brutti scherzi con l'esposizione.. troppo fuori allenamento su queste cose. Per fortuna gli altri vanno benissimo e si divertono alla grande. Raggiunta la cima ci raduniamo tutti per una foto di vetta, il pranzo e qualche birretta.
Sperimentiamo la discesa seguendo il sentiero 17 (ma poi scopriamo che potevamo tagliare per il più "tecnico" sentiero 10). Fa freschetto ma è molto bello cambiare paesaggio rispetto al classico sentiero 1 di discesa. Inoltre Martina ha un problema al ginocchio e questa via è decisamente più docile dei "gradoni" della via normale. Passiamo la Sorgente Forbesette e saliamo al Passo del Giuff (100m di dislivello in salita). E poi circumnavighiamo su bellissimo sentiero tutto il lato nord del Resegone fino a sbucare ad una sorgente vicino alla Bocca d'Erna. Da qui il Sentiero 7 ci farà ricongiungere al Sentiero 1 poco sopra il Rif. Stoppani. E da qui con tranquillità fino alla macchina.
PIacevolissimo giro (lo ripeterei mille volte senza stancarmi) e bellissima compagnia, bravi tutti!
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