Pizzo Arera, una domenica al femminile
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Già proprio così, una domenica al seguito di due donne ingambissima, che non hanno tremato nè sui circa 1000 metri di dislivello, nè sulle balze del piccolo tratto attrezzato.
Insomma sono state "toste" a tutto tondo, inanellando metri su metri e chilometri uno dietro l'altro come ciliegie; e poi il loro simpatico chiacchierare di tutto e di più che mi ha tenuto compagnia, sia in macchina sia sulle balze rocciose della salita.
Arriviamo al parcheggio dei vecchi impianti alle 9, saliremo al rifugio e dopo sulla via Sud della cresta, dopo esserci sistemati con scarponi e zaino, iniziamo la salita che in circa 50 minuti ci porta alla Capanna2000, sosta caffè e poi iniziamo la vera salita seguendo la progressione di numerosi altri escursionisti; il tempo che alle nove era veramente splendido si guasta velocemente come solo in montagna sà fare.
Procediamo abbastanza spediti, e dopo circa un'ora arriviamo al punto chiave della salita, un canale taglia in verticale la via di salita scendiamo nel canale e con precauzione lo superiamo poi iniziamo la salita servendoci della corda fissa e delle graffe infisse nella roccia.
Ora saliamo spediti con un leggero traverso e poi curviamo a sinistra verso una forcella che separa la cima dell'Arera da una piccola anticima sulla destra, poi siamo sulla cima.
Purtroppo le nuvole non permettono la vista che merita la cima, ma ci accontentiamo così, foto di rito e piccolo spuntino; dopo alcuni chiarimenti sulle valli che si intravedono fra le nuvole riprendiamo la discesa.
Siamo al rifugio per una bella fetta di torta, poi planiamo al parcheggio.
Gran bella giornata.

Il Pizzo Arera, la montagna più alta e più affascinate tra le cime dell’alta Val Serina con la sua vetta ben visibile dalla pianura bergamasca…una meta molto frequentata.
Era là, nel cassetto, spesso mi sono avvicinata, le ho girato in torno, sperando che un giorno ci saremo incontrate…
Oggi sento il momento giusto, mi lascio trascinata dell’intuizione, in qualche modo sa meglio di me cosa voglio diventare…da grande….tutto il resto è secondario…
Ci incontriamo a Zambla Alta, un caffè al volo e poi ci avviciniamo al punto di partenza, Rifugio S.A.B.A.
Con Alex c’è Norma, la bella musicista, che la sera prima ha suonato all’Arena e oggi sale all’Arera!!! La musica è la natura, una perfetta convivenza che riempie l’anima e la mente!
Cominciamo l’ascesa attraverso una larga mulattiera e in un attimo percepisco un incredibile senso di appartenenza a tutto questo. Mi sento come fossi in una sinfonia dove ogni strumento, suono si muove con l’armonia ed eleganza. Alzo lo sguardo, il paesaggio e di quelli che lasciano senza parole…davanti a tanta bellezza ci vuole solo silenzio e ammirazione, un respiro profondo e le prigioni mentali s’infrangono.
Abbiamo lasciato alle nostre spalle da un po’ il rifugio Capanna 2000, l’imponente croce di ferro ben visibile sembra che fosse vicino ma il percorso è ancora lungo e si fa più impegnativo. Saliamo con continui zig zag sulla cresta sud, fino a giungere il canalone attrezzato con una scala a pioli di ferro e due brevi tratti ferrati con catene.
Ormai, con un “po’ “ di fatica, le ultime curve ci conducono alla vetta, un sole timido ci riscalda, le bianche nuvole ci abbracciano, e pieni di gioia e satisfazione cominciamo le danze che finiscono….. al ritorno, al rifugio Capanna 2000 davanti a una buonissima grande fetta di torta.
Grazie Norma e Alex per la bellissima giornata!
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