Sono giorni questi nei quali molti sono coinvolti in inventari di magazzino, nella chiusura del bilancio aziendale, versamenti e acconti fiscali ma anche noi, noi di Hikr, siamo forse qui a tirare le somme, ognuno per sé, di ciò che avrebbe voluto fare e di ciò che ha fatto. A giudicare da quello che leggo e per quanto mi riguarda si tratta di bilanci in rosso. Tanto avevamo sperato di fare, molto meno siamo riusciti, per tante ragioni, a fare. Ma ecco, un nuovo anno si profila all’orizzonte e allora siamo già occupati a stilare il nostro nuovo, personale calendario delle prossime uscite.
Allora, a latere, perdiamo qualche secondo per fare a tutti i migliori auguri perché il prossimo anno sia migliore dei precedenti, perché si possano riempire gli archivi di Hikr di relazioni e foto con le quali ognuno gusti le gite degli altri. Tutte sono importanti: dal 4000 alla vetta difficile conquistata solo da chi è particolarmente bravo ma anche e forse più ancora le piccole montagne che consentono a tutti, giovani e meno giovani di arrivare un giorno in vetta. Soprattutto un augurio a chi, meno fortunato, attende con ansia in questi giorni un responso clinico; a chi spera ardentemente in un recupero dopo un incidente o una malattia. A chi, nella montagna trova una breve pausa alla sua angoscia di cercare un lavoro che non ha e che quando rientra torna a vedere la nera realtà.
A tutti noi abituati ormai a seguire (per forza) i rimedi tanto inutili quanto costosi imposti dai politici per combattere una economia nefasta e le bastonate quotidianamente inferteci dai governi potenti dalla UE perché non accogliamo abbastanza bene i tanti disperati che attraversano il Mare Nostrum che per tanti europei è “Nostrum” d’estate, quando vengono a godere delle nostre spiaggie, ma sennò è “Vostrum”…..a noi tutti tanti auguri!
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