Normale al campaniletto
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Le previsioni dicono che domenica farà brutto tempo e allora noi ripieghiamo sul sabato pomeriggio. Gli uomini di ghisa non sono al completo, ma in compenso ci accompagnano Marco, fratello di Riki e loro mamma Cristina.
Decidiamo per una salita non troppo difficile ma sicuramente appagante, sia per l'ambiente magnifico, sia perchè fu la prima scalata del grande Walter Bonatti.
Dopo pranzo, alle 2 siamo al pian dei Resinelli e con passo spedito, forse un po' troppo, prima delle tre siamo all'attacco della via normale al Campaniletto.
Formiamo due cordate, io con Cristina e Riki con Marco. La partenza risulta un po' al fresco e le mani impiegano qualche attimo a riscaldarsi ma poi è tutto una goduria. Uniamo i primi due tiri e arriviamo in sosta sull'ampio terrazzo prima della lughezza che ci condurrà in vetta.
Qui ci dividiamo, io e Cristina saliamo per la variente un po' più difficile mentre Marco, volendo provare ad aprire il tiro sale dal percorso originale. (Complimenti a Marco che alla bellezza di dodici anni già è pronto a bagnarci il naso!)
Dalla vetta la vista che si gode è magnifica, soprattutto sul sottostante gruppo del fungo. Allestiamo la doppia e ci prepariamo alla calata (inizia a far freschino) che ci depositerà con un solo lancio alla forcella tra lancia e campaniletto. Tutto bene, se non fosse che al momento di recuperare le corde, queste non vogliono proprio scendere e così a Riki tocca compiere una faticosa risalita fino in cima per tentare di sbloccarle. Dopo un'ora di tentativi riusciamo a recuperarle e velocemente seguendo la direttissima torniamo al parcheggio.
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