Traversata Devero Vannino Devero: inventario grandi bellezze
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Oggi, camminando tra Devero e Vannino in uno degli ambienti più belli delle Alpi (non ho visto tutto ma son sicuro che è così), ho inventariato questo:
- partenza con le prime luci del mattino da Devero, raggiungo Crampiolo per il sentiero nel bosco (all'ingresso della piana si gira a destra) e salgo alla diga piccola del lago mantenendomi sulla destra.
- Abbandono (cartelli) il sentiero principale e devio per l'Alpe della Valle che raggiungo con un traverso in buona salita.
- Proseguo su sentiero nella parte sinistra del vallone ("la Valle") e lo risalgo tutto sino a giungere alla bocchetta della Valle, altrimenti conosciuta come Bocchetta Nord di Valle. Tale valico è poco visibile dal basso e si tende a confonderlo con un altro più a destra (probabilmente Bocchetta di Tanzonia). E' sufficiente tuttavia seguire l'ottimo sentiero segnalato per non sbagliarsi. (2h30min)
- Dalla bocchetta, con il lago superiore del Busin già visibile, lo raggiungo in discesa, lo costeggio alto sulla sua sinistra e scendo al lago inferiore.
- Qui rinuncio al giro completo e transito sul lato nord (sentiero un po' esposto con qualche rischio di caduta sassi) sino a ricongiungermi con il sentiero maggiore che adduce al passo Busin.
- Dal passo è visibile l'incredibile conca del Vannino al quale discendo per prati sino ad atterrare a metà lago.
- Procedo spedito sino al rifugio Margaroli particolarmente affollato (2h; 4h30min) e, dopo una breve sosta, continuo sul lato opposto del lago su una traccia che si alza sino ad uscire allo spettacolare pianoro dell'alpe Curzalma. Per un attimo ho meditato di salire al lago Sruer sperando poi di trovare un collegamento verso la Curzalma. Per eccesso di prudenza ho rinunciato per scoprire poi che il collegamento effettivamente esiste ed è ben indicato sulla carta che troppo tardi mi son ricordato di avere in tasca.
- Dall'alpe Curzalma, la traccia sempre magistralmente segnalata, porta a fare un ampio giro, immette in un valloncello e quindi mi porta alla Scatta Minoia (1h30min; 6h) attraverso un sentiero di pietre molto erto. Da uno sguardo all'ambiente rilevo che, probabilmente, dal passo Busin alla Scatta Minoia è possibile un collegamento diretto senza scendere al lago. Tant'è, mia intenzione era vivere il lago e la sua atmosfera unica il più lungo possibile, pertanto la scelta questa volta e determinata e non frutto di una sbadataggine.
- Dalla Scatta (pausa pranzo), dove è posizionato il bivacco Conti, scendo verso l'alpe Forno superiore prima e quella inferiore poi, muovendomi in ampissime praterie umide, regno degli Eriofori che crescono specialmente vicino alle pozze d'acqua, numerosissime in questa zona e una più bella dell'altra.
- All'alpe ci sono più villeggianti che vacche ma le poche sono buone perché con il loro latte qui si fa il Bettelmat. Dopo una breve sosta, riparto sulla trattorabile di servizio che mi cala sin sopra la lago di Piamboglio e quindi mi immette nel valloncello di Canaleccio, la casa dei rodod endri (ora sfioriti), dei mirtilli e delle marmotte, già belle grasse in attesa dell'imminente autunno.
- Con un'ulteriore discesa arrivo al lago Devero (sempre "rive gauche"). lo percorro sino alla diga piccola e scendo a Crampiolo.
- Da Crampiolo. ora sul sentiero invernale del Vallaro, in una mezzora arrivo alla piana, in località Canton, mi dirigo da Fattorini per una birra e vado a riprendere l'auto che mi attende in abbondantissima compagnia da nove ore e un quarto.
Tempi comprensivi di pause per un totale di circa un'ora.
Dislivello relativo ai vari sali e scendi.
Percorso facile ma molto lungo, volendo farlo in giornata occorre un minimo di a bitudine all'ambiente.
Sviluppo: 28 km circa; SE: 43 km circa.
- 2 aree naturali di prim'ordine mondiale ("Il lake Louise ci fa una pippa", ho pensato guardando il vannino dall'alto)
- 3 passi di medio alta quota, antiche vie di comunicazione tra i valligiani;
- 1 rifugio e 1 bivacco (discretamente tenuto);
- 5 magnifici laghi (purtroppo non tutti naturali) più un'infinità di piccoli bacini senza nome;
- 6/7 alpeggi, alcuni carichi e produttori di formaggi rinomati, altri purtroppo abbandonati.
- partenza con le prime luci del mattino da Devero, raggiungo Crampiolo per il sentiero nel bosco (all'ingresso della piana si gira a destra) e salgo alla diga piccola del lago mantenendomi sulla destra.
- Abbandono (cartelli) il sentiero principale e devio per l'Alpe della Valle che raggiungo con un traverso in buona salita.
- Proseguo su sentiero nella parte sinistra del vallone ("la Valle") e lo risalgo tutto sino a giungere alla bocchetta della Valle, altrimenti conosciuta come Bocchetta Nord di Valle. Tale valico è poco visibile dal basso e si tende a confonderlo con un altro più a destra (probabilmente Bocchetta di Tanzonia). E' sufficiente tuttavia seguire l'ottimo sentiero segnalato per non sbagliarsi. (2h30min)
- Dalla bocchetta, con il lago superiore del Busin già visibile, lo raggiungo in discesa, lo costeggio alto sulla sua sinistra e scendo al lago inferiore.
- Qui rinuncio al giro completo e transito sul lato nord (sentiero un po' esposto con qualche rischio di caduta sassi) sino a ricongiungermi con il sentiero maggiore che adduce al passo Busin.
- Dal passo è visibile l'incredibile conca del Vannino al quale discendo per prati sino ad atterrare a metà lago.
- Procedo spedito sino al rifugio Margaroli particolarmente affollato (2h; 4h30min) e, dopo una breve sosta, continuo sul lato opposto del lago su una traccia che si alza sino ad uscire allo spettacolare pianoro dell'alpe Curzalma. Per un attimo ho meditato di salire al lago Sruer sperando poi di trovare un collegamento verso la Curzalma. Per eccesso di prudenza ho rinunciato per scoprire poi che il collegamento effettivamente esiste ed è ben indicato sulla carta che troppo tardi mi son ricordato di avere in tasca.
- Dall'alpe Curzalma, la traccia sempre magistralmente segnalata, porta a fare un ampio giro, immette in un valloncello e quindi mi porta alla Scatta Minoia (1h30min; 6h) attraverso un sentiero di pietre molto erto. Da uno sguardo all'ambiente rilevo che, probabilmente, dal passo Busin alla Scatta Minoia è possibile un collegamento diretto senza scendere al lago. Tant'è, mia intenzione era vivere il lago e la sua atmosfera unica il più lungo possibile, pertanto la scelta questa volta e determinata e non frutto di una sbadataggine.
- Dalla Scatta (pausa pranzo), dove è posizionato il bivacco Conti, scendo verso l'alpe Forno superiore prima e quella inferiore poi, muovendomi in ampissime praterie umide, regno degli Eriofori che crescono specialmente vicino alle pozze d'acqua, numerosissime in questa zona e una più bella dell'altra.
- All'alpe ci sono più villeggianti che vacche ma le poche sono buone perché con il loro latte qui si fa il Bettelmat. Dopo una breve sosta, riparto sulla trattorabile di servizio che mi cala sin sopra la lago di Piamboglio e quindi mi immette nel valloncello di Canaleccio, la casa dei rodod endri (ora sfioriti), dei mirtilli e delle marmotte, già belle grasse in attesa dell'imminente autunno.
- Con un'ulteriore discesa arrivo al lago Devero (sempre "rive gauche"). lo percorro sino alla diga piccola e scendo a Crampiolo.
- Da Crampiolo. ora sul sentiero invernale del Vallaro, in una mezzora arrivo alla piana, in località Canton, mi dirigo da Fattorini per una birra e vado a riprendere l'auto che mi attende in abbondantissima compagnia da nove ore e un quarto.
Tempi comprensivi di pause per un totale di circa un'ora.
Dislivello relativo ai vari sali e scendi.
Percorso facile ma molto lungo, volendo farlo in giornata occorre un minimo di a bitudine all'ambiente.
Sviluppo: 28 km circa; SE: 43 km circa.
Tourengänger:
rochi
Communities: Hikr in italiano
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