Cima di Grem e Matto di Golla

Finalmente una bella giornata di sole, decidiamo per questa cima con all'inizio un po' di titubanza sul portare le ciaspole o meno, viste le condizioni che alla partenza sono praticamente estive.
Per fortuna decidiamo di averle con noi, visto che si riveleranno utili.
Alla partenza dall'alpe Grina saliamo i gradoni di legno e continuiamo lungo i sentieri 263 e 260, coincidenti in questo tratto iniziale, quindi al bivio seguiamo a sinistra per il 263, arriviamo a un piccolo valico (Forcella Alta) e quindi gia' in vista del bivacco Telini risaliamo un ripido dosso fino a raggiungerlo.
Dal bivacco e dalla madonnina nelle vicinanze si apprezza gia' un ottimo panorama, e i volontari del gruppo alpini di Gorno sono intenti a preparare caffe' e accolgono volentieri gli escursionisti.
Proseguiamo seguendo il sentiero 263, qui gia' la copertura nevosa si fa uniforme ma continuiamo senza ciaspole, c'e' una traccia, la neve regge e si riesce a non sprofondare.
Raggiungiamo quindi il bivacco Mistri, anche questo molto frequentato, i volontari del gruppo Camoz stanno preparando la polenta ed e' davvero una decisione difficile quella di dover abbandonare il bivacco per proseguire verso la cima....
Anche su loro consiglio dal bivacco in poi indossiamo le ciaspole, qui la neve e' davvero tanta e senza sprofonderemmo ad ogni passo...seguiamo una traccia che punta dritto verso una forcella, mentre, come poi abbiamo scoperto, l'itinerario che normalmente viene seguito in inverno per la Cima Grem rimane alto sulla sinistra e ne percorre tutta la cresta.
Raggiunto il piccolo valico (Forcella Grem??) abbiamo la croce alla nostra sinistra e risaliamo l'ultimo ripido pendio fino in vetta...qui la neve e' poca e le ciaspole sono piu' d'impaccio che d'aiuto.
Dopo aver pranzato, ammirato il panorama e fatte le foto, scendiamo di nuovo alla forcella intenzionati a scendere facendo il giro dalla Baita Golla con il sentiero 260.
Qui la situazione si fa un po' confusa, l'unica traccia e' quella di una famiglia appena passata diretta verso la cima, oltretutto senza ciaspole e abbastanza in difficolta' nella neve profonda.
Decidiamo di seguire le loro tracce e dirigerci verso la baita Golla aiutandoci con il GPS, le condizioni della neve sono strane, a tratti si affonda e le ciaspole sono indispensabili, mentre ogni tanto si deve camminare su terra e sassi puliti dalla neve...decidiamo comunque di tenere le ciaspole per evitare di toglierle e rimetterle ogni due minuti, sperimentando anche qualche passo sulle ciaspole "a secco" :D
Seguendo una vaga traccia puntiamo a quella che poi abbiamo scoperto essere la croce del Matto di Golla (dal basso sembrava un cartello...), e da li riusciamo ad individuare una piccola forcella (Forcella Golla ??) dove un cartello indica la baita Golla a 15 minuti.
La raggiungiamo, trovandola chiusa, e successivamente seguiamo la traccia in leggera salita verso destra (cartello per l'Alpe Grina), quindi continuiamo a scendere su un largo crestone erboso.
Raggiunta una pozza d'acqua togliamo le ciaspole e continuiamo sul sentiero 260, svoltando a destra e scendendo nel bosco, incontriamo una grossa baita e poi un'altra in mezzo ad una radura, dove sbagliamo strada e dobbiamo fare un mezzo giro per ritrovare il sentiero.
Continuiamo a scendere fino ad incontrare il bivio dell'andata, e dopo qualche minuto arriviamo all'Alpe Grina e all'auto.
Davvero un bel giro, un po' escursione e un po' ciaspolata, ma soprattutto finalmente una bella giornata di sole.