da BAVENO a STRESA ... passando per il Mottarone


Publiziert von Andrea! , 4. Dezember 2014 um 22:46.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 3 Dezember 2014
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Aufstieg: 1820 m
Strecke:28,7 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Baveno.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Stresa.

Tra le varie "voglie", avevo la curiosità di scoprire il Mottarone oltre al consueto percorso ciclistico.

Decido che salirò da Baveno per poi scendere ... da qualche parte, in base al meteo e alla voglia di camminare.

All'ultimo momento si aggrega Vincenzo: bene così non sarò da solo a prendere acqua. Infatti la nostra escursione inizia sotto una leggera pioggia che, in una prima fase sembra terminare, ma poi proseguirà per buona parte della salita.

Ma oggi è anche un piacere camminare sotto l'acqua. Siamo ben coperti, non fa freddo e non c'è vento. Tutto sommato la pioggia non ci da fastidio più di tanto anzi, le nuvole ci regalano suggestivi panorami sul lago.

Su sentiero ben segnato (anche in un tratto dove è franato) raggiungiamo il Monte Camoscio. Proseguiamo sulla dorsale seguendo sempre le indicazioni del sentiero VM3, scendiamo all'Alpe Vedabia e poi risaliamo fino alla cimetta del Monte Zughero (o Zucchero sulla mia cartina).
Passiamo davanti alla baita del Cai di Baveno all'Alpe Nuovo (bella baita che viene data in gestione a gruppi) e poi continuiamo in direzione Mottarone.

Questo versante della montagna sorprende per la sua "naturalità", in netto contrasto con l'immagine che forse molti di noi hanno del Mottarone più sfruttato da strade e impianti.

Prima di toccare la strada asfaltata proviamo a raggiungere il rifugio Omegna segnato sulla cartina (seguendo il sentiero che scende al paese di Omegna) ma di cui non troviamo traccia. Non capiamo se forse saremmo dovuti scendere di più oppure se il rifugio, segnato erroneamente sulla cartina, è in realtà quella baita che vedremo poco dopo più in alto, vicino ai parcheggi.
Risaliti alla strada asfaltata, percorsa a luglio in bici, decidiamo di concederci una buona sosta nell'unico bar aperto, divorando gustosamente due focacce ripiene.
Diamo uno sguardo alla cartina e confermiamo la mia idea iniziale di scendere a Stresa passando da Gignese, per poi eventualmente rientrare a Baveno sul lungo lago.

Dopo pranzo affrontiamo il brevissimo strappetto che ci porta in cima al Mottarone. Insolito trovare questo posto così vuoto ma d'altronde è un mercoledì e pure di pioggia, non penso che molta gente abbia voglia di andare in giro ... a parte noi!

Scendiamo dalla parte opposta, proseguiamo su asfalto per riprendere successivamente il sentiero V0 che seguiamo fino a "Il Termine". Da qui non possiamo lasciare da parte il Motton Salè e per bosco libero, arriviamo in cima a questo montagnozzo. Scendiamo sul versante opposto tra erba alta e felci che "fanno lo sgambetto" fino a ritornare sul sentiero per Gignese.

Dopo due chiacchere con una simpatica signora di 73 anni che vive estate e inverno in una casetta abbastanza isolata, raggiungiamo il paese di Gignese. Si prosegue per un buon tratto su asfalto (sentiero VL5) per poi seguire i bolli che immettono in una mulattiera che scende in bei boschi fino a Stresa.

Raggiungiamo il lago per decretare la fine ufficiale della nostra traversata e con un comodo pullman ritorniamo a Baveno, evitandoci così ulteriori chilometri su una strada asfaltata e trafficata che non avrebbero aggiunto molto valore all'escursione di oggi (se non probabili dolori ai piedi).



Tourengänger: Andrea!
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


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gbal hat gesagt:
Gesendet am 5. Dezember 2014 um 18:04
Incredibile. E' il giro che avevo progettato lo scorso anno e mai potuto realizzare per vari motivi. Ora però so che ne vale la pena e che non era una pazzia.
Bravi

Andrea! hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Dezember 2014 um 18:38
Si, merita.
Forse meglio farlo in queste mezze stagioni, quando gli impianti sono chiusi (funivia compresa).
Anche la parte di asfalto di Gignese in "proporzione" al giro e al luogo è accettabilissima.

Se poi tagli la "variante" verso il rifugio Omegna risparmi circa 100 metri di dislivello.

Andrea

tignoelino hat gesagt:
Gesendet am 5. Dezember 2014 um 18:28
Sempre bello il Motto, tante alternative.
ciao

Andrea! hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Dezember 2014 um 18:42
E' vero.
La prossima volta si potrebbe salire da Omegna e scendere a Gravellona (o viceversa).
Oppure una lunga traversata da Gravellona a Orta San Giulio ...
Andrea


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