Monte Zughero (nella terra dei Picasass).
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Oggi altra escursione in una zona nuova per noi, fatta perché incuriosito da alcune relazioni che mi è capitato di leggere e dalla pietra che viene ricavata in queste zone: il famoso e noto granito rosa di Baveno.
L’area in cui abbiamo effettuato l’escursione è infatti ricca di cave e, fin da tempi lontani, i Picasass (cavatori di granito) hanno lavorato su questi versanti per ricavare la pregata pietra.
Usciti dalla A26 allo svincolo di Stresa-Baveno, abbiamo seguito le indicazioni per il Camping posto in «Località Tranquilla» a Baveno, situato molto vicino all’autostrada, iniziando a camminare poco prima delle sette seguendo le chiare indicazioni presenti (la descrizione e la progressione dell’escursione è riportata nelle didascalie delle foto).
Sostanzialmente abbiamo raggiunto tre cime, in sequenza: il Monte Camoscio, il Monte Crocino e il Monte Zughero, tutte montagne dalle quote non elevate, ma con un bel panorama sia sul Lago Maggiore che sulle cime della Val Grande.
Raggiunta l’ultima cima, anziché proseguire per il vicino Mottarone (a cui si arriva anche in auto e la cui cima è stata oggetto di edificazioni piuttosto discutibili) abbiamo deciso di fermarci a mangiare presso una bella baita chiusa (Rifugio Alpe Nuovo del CAI di Verbania), ma con tavolini e sedie a disposizione all’esterno in bella posizione panoramica e solatia.
Molto belli i versanti che abbiamo attraversato, anche se c’è ancora un gran secco nei boschi e molto belle anche le zone rocciose che abbiamo visto, con fenomeni di erosione che mi hanno molto ricordato il granito della Sardegna, inoltre c’è da dire che la costante vista del lago regala sempre una sensazione di serenità.
In tutto il nostro cammino (circa 1200 m di dislivello per 6 ore di cammino effettivo) abbiamo incontrato prima un gruppo di quattro escursionisti e poi altri due, mentre quando eravamo sul Monte Camoscio abbiamo avvistato fugacemente quattro camosci (altrimenti perché si chiamerebbe così?…) e un altro ungulato lo abbiamo intravisto nei boschi mentre stavamo scendendo dall’Alpe Vedabia.
Giornata calda e soleggiata e bella uscita di allenamento.
L’area in cui abbiamo effettuato l’escursione è infatti ricca di cave e, fin da tempi lontani, i Picasass (cavatori di granito) hanno lavorato su questi versanti per ricavare la pregata pietra.
Usciti dalla A26 allo svincolo di Stresa-Baveno, abbiamo seguito le indicazioni per il Camping posto in «Località Tranquilla» a Baveno, situato molto vicino all’autostrada, iniziando a camminare poco prima delle sette seguendo le chiare indicazioni presenti (la descrizione e la progressione dell’escursione è riportata nelle didascalie delle foto).
Sostanzialmente abbiamo raggiunto tre cime, in sequenza: il Monte Camoscio, il Monte Crocino e il Monte Zughero, tutte montagne dalle quote non elevate, ma con un bel panorama sia sul Lago Maggiore che sulle cime della Val Grande.
Raggiunta l’ultima cima, anziché proseguire per il vicino Mottarone (a cui si arriva anche in auto e la cui cima è stata oggetto di edificazioni piuttosto discutibili) abbiamo deciso di fermarci a mangiare presso una bella baita chiusa (Rifugio Alpe Nuovo del CAI di Verbania), ma con tavolini e sedie a disposizione all’esterno in bella posizione panoramica e solatia.
Molto belli i versanti che abbiamo attraversato, anche se c’è ancora un gran secco nei boschi e molto belle anche le zone rocciose che abbiamo visto, con fenomeni di erosione che mi hanno molto ricordato il granito della Sardegna, inoltre c’è da dire che la costante vista del lago regala sempre una sensazione di serenità.
In tutto il nostro cammino (circa 1200 m di dislivello per 6 ore di cammino effettivo) abbiamo incontrato prima un gruppo di quattro escursionisti e poi altri due, mentre quando eravamo sul Monte Camoscio abbiamo avvistato fugacemente quattro camosci (altrimenti perché si chiamerebbe così?…) e un altro ungulato lo abbiamo intravisto nei boschi mentre stavamo scendendo dall’Alpe Vedabia.
Giornata calda e soleggiata e bella uscita di allenamento.
Tourengänger:
imerio

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