Oggi sono di servizio in Valpelline, precisamente al Rifugio Prarayer, raggiunto ieri nel tardo pomeriggio con le gentili Clienti in un’ora circa di cammino. Faccio quello che non fa una guida alpina: accompagno sul posto, non accompagno in escursione (sono cazzi loro) e aspetto che tornino. Condivido con le gentili Clienti la spaziosa e accogliente cameretta, l’ottima e abbondante cena…..il cazzeggio, ma non condivido assolutamente la prima colazione….alle 5,30 io rimango a letto!
Alle 9,00 m’incammino per la Comba di Valcournera seguendo il sentiero n.12; non ci sono mai stato su quel versante e voglio dare un’occhiata. Per dare un senso compiuto all’escursione mi pongo come meta il fantomatico Bivacco Praderio, segnalato sulla carta svizzera alla testata della valle ma del quale non ho trovato nessuna notizia, motivo in più per andarlo a cercare per soddisfare la mia curiosità.
Dal rifugio scendo al ponte che attraversa il torrente Buthier e proseguo fino al bivio Colle Livournea–Colle Valcournea. Salgo a sinistra in direzione di quest’ultimo e attraverso un bel lariceto con vista lago raggiungo l’Alpe Valcournera. Proseguo sul sentiero 12 fin quando questo lascia il fondovalle per salire deciso sulla sinistra al Colle di Valcournera. Lo abbandono e punto diritto in direzione della testata della valle, verso il ghiacciaio. Inizialmente trovo ancora traccia di sentiero ed alcuni vecchi segni gialli, poi questi finiscono e ne vedo uno col n. 12 sull’altra sponda del torrente, che ignoro. Continuo diritto risalendo agevolmente il fronte morenico incontrando anche alcuni radi ometti…..immagino portino da qualche parte. Arrivato sul bordo del fronte morenico, in prossimità di un grosso masso con la scritta rossa QRF, mi guardo intorno ma del fantomatico bivacco non c’è traccia. Salendo ho avvistanto alcune vecchie lamiere e rottami di ferro contorti: che siano i resti del bivacco travolto da una valanga? Non lo so!
Lascio la pietraia e continuo verso destra, lungo i detriti morenici in direzione delle scure pendici della Punta Valcournera, dove ai suoi piedi si adagia un piccolo ed incantevole laghetto, di un colore in netto contrasto con l’asprezza del luogo. Sarà quest’Occhio Turchese a dare un senso compiuto alla mia camminata…..se mai ce ne fosse stato bisogno!
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