Cima Föisc m.2208 (CH): giornata a 5 stelle....pardon....5 soli!!!!!


Publiziert von Alberto , 5. März 2014 um 14:21. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum: 2 März 2014
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo del Sole 
Aufstieg: 828 m
Strecke: Brugnasco m.1380 - Campoi m.1448 - Rutan m.1615 - Ce di Fuori m.1723 - bivio per Pian Toi - Piano dei Sciüch m.1887 - cima Föisc m.2208 - Rifugio Föisc m.2200 km.7 circa
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano,prendere l'autostrada per Como,seguire le indicazioni per il Gottardo,uscita per Airolo. Seguire per Airolo tramite la cantonale in direzione Bellinzona,poi passato Airolo,si giunge ad una galleria,pochi metri fuori a sinistra si segue l'indicazione per Madrano fino al superamento del paese,per poi proseguire e giungere a Brugnasco: solitamente si parcheggia a lato strada difronte la fattoria.
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Föisc m.2200
Kartennummer:CNS n°266 valle Leventina

 

Vista da Alberto:     Le previsioni non sono ottimali dal fatto che durante la settimana ma in particolare tra venerdì e sabato le precipitazioni nevose sono annunciate a basse quote,intorno ai 600 metri,il problema è la quantità in cm. La proposta è la salita alla Garzonera (è un po di tempo che non vado a ritirare la posta lassù he he he....ho quasi la residenza per averla fatta minimo 30 volte....e conosco bene il percorso) ma onde evitare problemi a chi accetta tale proposta,voglio assicurarmi che si possa arrivare lassù e quindi telefono a chi di dovere per avere tali informazioni.

La settimana precedente risulta che siano salite delle persone,ma la responsabile mi annuncia che sta nevicando e domani (sabato) dovrebbe essere uguale: be,almeno so che la neve calpestata è portante,poi chiedo se in questo fine settimana vi salirà qualcuno....un gruppo di circa 13 persone saliranno sabato per la 2 giorni,inoltre un gruppo della SAT salirà domenica e vi resterà fino a venerdì....quindi conviene andare altrove e propongo la Foisc.

 

Con Mauro e Mimmo ci organizziamo per una 2 giorni,poi mi metto d'accordo con Gianluigi per trovarci a Grandate nel caso si dovesse compattare le auto,(inoltre per Bianca e Nader viene comodo venendo da Milano): nonostante alcune varianti ci ritroviamo formando un bel gruppetto. Mentre viaggiamo notiamo che il tempo è in via di miglioramento e la neve la ben si nota anche a quote basse. Giunti nei pressi del Gottardo la muraglia di neve a lato strada destava non poca preoccupazione,usciti per Airolo,raggiungiamo tale località dove la neve abbonda alla grande pure qui.

 

Prendendo a salire per Madrano,si nota che la strada è ben pulita,poi proseguendo,sembrava viaggiare in una trincea di neve alta oltre il tetto dell'auto poi giunti a Brugnasco....parcheggio letteralmente invaso (capita se si arriva oltre le 9,00) dove vi è il rischio di non trovare posto,ma fortuna vuole ci va bene e alle 9,30 partiamo: Gianluigi, Andrea, Bianca, Nader, Mimmo , Mauro "il Selvatico delle Alpi" e il Bradipo delle Alpi....oggi in particolare,ma poco dopo Mauro ci avvisa che deve tornare a casa e chiede se Gianluigi è disponibile a portarmi a Saronno (nel caso non vi era altra soluzione,rinunciavo,cose che possono capitare: ho rinunciato per cause più "banali" come per esempio,per l'amico che non aveva i ramponi,perché non pensava mai potessero servire....Mha!).

 

Ci salutiamo augurandogli che le cose si mettano al meglio e proseguiamo: veniamo a conoscenza che sabato 2 ragazzi del luogo avevano raggiunto con la motoslitta la località di Ce di Fuori in ben 4 ore (questo non perché la spingevano) e per chi ne capisce qualcosa ed è un buon osservatore,sa il motivo se conosce la zona....le foto ne danno risalto.

Siamo tutti fortunati,sci alpinisti e ciaspolatori compreso alcuni con la tavola (a cui oggi Gianluigi ha rinunciato con dispiacere) dato che la pista era ben battuta: tra l'altro son venuti giù ben 40 cm. di neve fresca solo a Brugnasco,quindi la neve supererà tale cifra quando si salirà sempre più su.

 

Gli amici sono estasiati dalla bella neve farinosa e dal sole che ci riscalda,mentre in alcuni momenti si vorrebbe l'ombra,poi giunti a Rutan si nota la traccia degli sci alpinisti che prendono la diretta (cosa che ci ha sconsigliato uno del posto e che io già avevo escluso a priori per la sicurezza di tutti data la giornata prevista a marcato 3): qui i tetti ricolmi di neve,arrotondano le forme delle baite che sembrano avvolte nella bambagia.

 

Un ultimo strappo e prendiamo il traverso che ci porta a Ce di Fuori dove la motoslitta non va oltre....ma vi è una bella battuta,fresca di giornata fatta sia dagli sci alpinisti che ciaspolatori che ci permette di non sfondare,ma appena si esce....la neve arriva a metà coscia....e già....si prosegue e noto che la battuta prende altra direzione,mentre riconosco benissimo la classica pista (l'ho fatta tante di quelle volte anche la Föisc....) la quale è intatta: questa tende a spostarsi a sinistra e sale nel fitto bosco,quindi vedendo una traccia più a destra decido di provare a seguirla....si sfonda di brutto,non tiene dato che è fatta in discesa con gli sci.

 

A questo punto,non senza preoccupazione,prendiamo a seguire quella ben battuta che pare dopo un poco prendere a dirigersi nella direzione giusta ma ad un certo punto la traccia si divide: ciaspole a destra e sci a sinistra,inoltre cominci ad avere seri dubbi che si riuscisse ad arrivare alla capanna....decido di seguire quella dei ciaspolatori e riusciamo ad uscire dal bosco proprio di fronte alla baita situata vicino al Piano dei Sciüch a quota 1887 m. La traccia prosegue e Gianluigi con Andrea sono in testa,mentre al piano dei Sciüch incontriamo un ragazzo del varesotto con la tavola a cui chiedo se la capanna è accessibile,mi risponde che ha visto come un palo....gli dico che è il pannello solare della capanna....mi risponde che non sapeva che esistesse una capanna lassù,non conoscendo la zona....e comincio a preoccuparmi.

E' vero che questa volta ho appresso la pala,ma non è detto che si risolva la cosa.....

 

Prima di raggiungere l'inizio della cresta il Bradipo passa in coda: visto che l'aria non era proprio calda era meglio prima di salire sulla cresta,coprirsi a dovere e il gruppo di tedeschi a seguito,raggiuntomi,non mi superano ma si fermano per seguire il mio esempio e tutti si attrezzano....però,e proprio vero,a volte basta dare esempio (BUON ESEMPIO) e coloro che capiscono ne prendono atto e mettono in pratica le gesta.

 

A quanto pare vi sono ancora escursionisti intelligenti che vanno per monti,evitando la stupidità che spesso prevale,causando problematiche.... a volte con conseguenze serie!

Finalmente da lontano vedo....la cima Föisc,mentre la capanna che raggiungiamo alle ore 11,30 sembra scomparsa sotto l'abbondante manto nevoso e comincio a pensare: ma riusciremo ad entrare o è meglio rinunciarvi?

La parte terminale del comignolo è a raso della neve....lo spessore sul tetto pare oltre alla norma....l'accumulo davanti alla porta oltre allo spessore in altezza è superiore anche in profondità in direzione della porta,non sarebbe la prima volta che mi metto a scavare un buco per entrare,ma qui ci vuole la trivella!!!!! Nel frattempo invito gli amici sulla cima per ammirare il panorama a 360° dove il vento tira non poco ma sopportabile: il piacere di essere quassù con una giornata superba e piena di sole che non era previsto così sin dalla mattina,ci allieta ed entusiasma tutti noi

ritenendoci fortunati di essere qui....e ancora una volta,meta centrata in pieno!!!!!!!!!

 

Ora resta da capire quanto si debba scavare: la pala del rifugio è accanto al comignolo per segnalarne la posizione e liberarlo dalla neve ma per trovare dove scavare,bisogna sapere dove finisce il tetto....e bisogna scavare: una coppia pare volere provare....suggerisco di cominciare a trovare il tetto....scava per 1 metro e 50 senza trovarne traccia e la rinuncia pare ovvia,poi vi giunge uno sci alpinista che estrae la sonda....ecco una cosa utile....non solo ad estrarre corpi esanimi (la maggior parte delle volte,secondo le statistiche) dalla valanga ma anche in questo caso.

 

Comincia a sondare e la barra non tocca....e non è un bastoncino.....quindi gli dico di provare a sondare dove vi è stato lo scavo....ebbene la sonda ha toccato il tetto....ma mancava da scavare oltre 1 metro di neve: noi decidiamo di scendere alla baita sotto e salutiamo,mentre scendiamo,vedo che si danno da fare nel scavare....magari vi riescono....arrivati al ricovero situato vicino alla baita sottostante ci dedichiamo al pranzo come è giusto e doveroso. Non manca nulla: salumi,vino,focacce,liquore alla liquirizia e dolci,compreso un ottimo strudel fatto da Gianluigi (complimenti) e non potevano mancare le barzellette che Andrea sforna a raffica....e il sole che abbronza i volti (sicuramente coloriti a fine giornata): che cosa si vuole di più di così? Che capitino spesso queste giornate!!!!!!

 

Ecco che arriva anche lo sci alpinista che tentava di scavare,ma ha spiegato che han dovuto rinunciare a causa dello spessore notevole di neve e a tal proposito,siam venuti a sapere che il precedente fine settimana vi sono stati su in 4 e avevano spalato la neve riuscendo ad entrare in capanna,ma l'eccezionalità dell'evento questa volta ha fatto desistere in molti....ma il cocciuto del Bradipo prima di stilare questa relazione ha rivisto le foto fatte negli anni inerenti alla Föisc e ha dedotto (la matematica non è un opinione,almeno,così si dice) che: dal comignolo devi partire a scavare se in capanna vuoi entrare....ora so come fare!!!!!!!

 

Amici,anche oggi si è potuto apprezzare ciò che la Signora Montagna sa regalare a tutti noi senza riserve e senza pretendere nulla di così difficile che non possiamo darle: UMILTÀ e RISPETTO che gli è dovuto....SEMPRE!

 

 

Ciao a tutti e alla prossima!


Tourengänger: Alberto, gianluigi


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