Assistenza Tris Rotondo 2014

vista lupo7
Premessa. Nel 2012 non avevo potuto dare una mano aglio organizzatori del Tris Rotondo, quindi mi presento all'appuntamento super motivato. Non ho mai partecipato ad un evento simile. Non ho mai dormito in tenda. Non ho mai dormito in tenda a 2400 metri di altitudine. Non ho mai dormito in tenda a 2400 metri di altitudine in inverno.
Si parte il venerdì mattina da casa e dopo diverse tappe lungo la strada arriviamo all'Acqua poco dopo le 8. Ci stanno già aspettando ed in poco tempo si parte. La neve è davvero tanta. Cominciamo la salita passando dalla "via di discesa invernale" ed in meno di un'ora arriviamo alla capanna Piansecco. In breve tempo mi accorgo che tutte le mie paure di aver freddo si rivelano in quel momento totalmente sbagliate. Fa caldo e più si sale, più fa caldo. Oltre al caldo comincio anche ad avere qualche piccolo disturbo allo stomaco che sfocia in un a totale mancanza di energia. Arrivo al punto X con ritardo sul "gruppo" ed in condizioni non troppo buone. L'avventura cominciava proprio al punto X. Ma che cosa è il punto X. Il punto X sarebbe stata la nostra casa per quel giorno e per i due successivi. Avremmo mangiato, dormito, lavorato ... in quel posto, a poche centinaia di metri dall'imbocco del canale della Fiamma, che per vari motivi non avrò l'occasione di vedere da vicino, né tantomeno di percorrerlo. Al mio arrivo vedo che i miei compagni di avventura, sei giovani prestanti (qualche dubbio rimane su entrambi gli aggettivi) sono già al lavoro. Un elicottero ha già portato il materiale per creare il nostro campo base e preparare il check point 5 del Tris Rotondo. In un tempo relativamente breve la tenda è pronta ed il materiale viene posizionato a dovere al suo interno. c'è posto per tutti e sette. Anche per quello che sarebbe dovuto scendere alla Piansecco in serata. Alla fine resta anche lui.  Sembra tutto bello. Vengono a farci visita gruppi di altre postazioni. Si mangia e si beve tutti assieme. Si chiacchiera ci si diverte. Poi pian piano il sole cala e ricompaiono le mie paure. Ma che freddo farà? Ho portato una quantità industriale di maglioni, pile, giacche, e chissà cos'altro. Fa buio presto. Alle 6.30, da buoni Svizzeri siamo già a tavola. Alle 8 siamo già a letto. Il tempo passa lento. Il freddo aumenta. Gli spifferi sono ovunque. In alcune parti la neve entra nella tenda. Il tempo passa lento. Continuo a guardare l'orologio. Il freddo è molto, ma sono coperto. I problemi ora sono per lo più mentali. Cominci a pensare a quando la lunga notte sarà finita, e manca ancora molto. Cominci a pensare che anche quando la notte sarà finita, ci sarà il giorno che sarà freddo. Il tempo passa lento. Pensi che dopo la giornata passata al freddo, ci sarà una seconda notte che sarà pure più fredda. Il tempo passa lento. E dopo la seconda notte ci sarà ancora una lunga giornata fredda. Quella della gara.  
Finalmente arrivano le otto e decidiamo di alzarci. La cosa positiva è che quando ci si alza si è già pronti. Già vestiti, già con gli  scarponi ai piedi. Sarà una giornata lunga. Non ci sarà molto da fare. Continuo a pensare alla prossima notte. Sono combattuto. So che ho un'alternativa. So che se lo voglio posso passare la prossima notte in capanna. Niente spifferi. Cena al caldo. Un letto vero. Un bel piumino. La cosa mi attira molto. Però non posso farlo. Non voglio farlo. Voglio resistere. La giornata passa lenta. Ho un  pensiero fisso il freddo. Praticamente non ha mai smesso di fare freddo. E so che sarà solo peggio. Arrivano le 5. Capisco che è arrivato il tempo di decidere. O ora o mai più. La decisione è presa. Vado in capanna. C'è delusione tra i miei compagni di avventura. Lo so. Sono deluso anche io, ma ormai la scelta è presa.
Arrivo in capanna ed entro in un'ambiente tropicale. Quasi non mi ricordavo come era fatto il caldo. Un ottima cena e subito a letto. Ho del sonno arretrato e domattina dovrò farmi quei 500 metri per ritornare al campo base, e sovra farli molto presto. Prima che arrivino i primi concorrenti. Wow, non ho mai apprezzato un letto di capanna così tanto. Nonostante il via vai delle persone riesco a dormire bene. Ora sono molto contento della mia scelta. Colazione veloce e via verso i 2400 dove troverò i miei amici. La salita è praticamente tutta in neve fresca in quanto non voglio rovinare le tracce ai primi concorrenti. Quattro chiacchiere e poi subito al lavoro. Oggi c'è molto da fare bisogna essere pronti. Oltre seicento concorrenti passeranno dalla nostra tenda. Alcuni anche due volte. Stanno faticando molto. Vogliamo accoglierli tutti nel migliore dei modi. Questo è quello che mi aspetto io quando gareggio. Questo è quello che farò.
Stupenda esperienza. Dall'inizio alla fine. Nonostante il freddo.