Roccolo San Bernardo (1289 m)
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Ciaspolata di 20 km sotto la pioggia per gustare un maialino Pata Negra di cinque mesi.
Inizio dell’escursione: ore 8:00
Fine dell’escursione: ore 16:00
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1010 hPa
Temperatura alla partenza: 4°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 1400 m
Temperatura al rientro: 4°C
Sorgere del sole: 7.46
Tramonto del sole: 17.28
Attraversata la località di Bruzella, lasciamo l’auto in uno slargo poco prima di Brughee, a 695 m di quota, nella Valle della Crotta, una valle secondaria della Valle di Muggio. Dopo circa 670 m di cammino sull’asfalto nudo, imbocchiamo il sentiero innevato verso l’Alpe Loasa. Pioviggina, dobbiamo indossare la mantellina, ciò che ci farà sudare parecchio.
Meteo Svizzera prevede che nel primo pomeriggio la pioggia si trasformerà in neve; speriamo bene! Anna inserisce il turbo: oggi è veramente scatenata. Dopo un’ora e un quarto di cammino raggiungiamo l’Alpe Loasa (968 m), un’azienda biologica controllata da Bio Suisse, che offre anche alloggio, con circa 25-30 letti. Riprendiamo il cammino in direzione di Alveggia su neve vergine. Per il momento non calziamo ancora le ciaspole. A 950 m di quota attraversiamo il confine di stato: entriamo nel Belpaese. Proseguiamo nella neve sempre più alta, ancora senza ciaspole, con il passo accelerato imposto da Anna. Calzate finalmente le racchette da neve, seguiamo la strada dell’Alpe Alveggia in salita, fino a raggiungere la carrareccia del crinale che congiunge il Monte Bisbino al Rifugio Monte Binate. Gradiremmo bere un caffè al Rifugio Bugone. La lucina alla porta d’ingresso ci illude, i gestori non sono presenti. Non c’è in giro nessuno, siamo gli unici escursionisti che hanno sfidato il maltempo. Ora il percorso prosegue su una comoda carrareccia, con modeste pendenze, che corrisponde al sentiero no. 1 della Via dei Monti Lariani.
Inaspettatamente il Rifugio Murelli (CAI Moltrasio) è aperto; un quad munito di cingoli è parcheggiato presso l’ingresso.
Proseguiamo verso la meta prevista per l’escursione odierna; dopo 3 h e 35 min di cammino arriviamo piuttosto umidi all’agriturismo Roccolo San Bernardo (1289 m). Sull'uscio ci accolgono due cani, un puledro, un mulo e il padrone di casa.
Questa volta non ci vogliamo perdere una leccornia della casa, un maialino Pata Negra di cinque mesi allevato all’agriturismo: una delizia!
Ci accomodiamo vicino ad un bellissimo camino, in compagnia di Jerry, un micione grigio amante delle coccole. Il locale, ben arredato, è ricchissimo di suppellettili, di attrezzi della civiltà contadina e di documenti storici; sembra di essere in un museo.
Il pranzo si conclude con un laurino nostrano, che ci allieta il palato.
Alle 13.25 riprendiamo il lungo cammino del ritorno, sotto una pioggia sempre più insistente. Oltrepassate le baite della Colma del Bugone pieghiamo a destra e puntiamo all’Alpe Alveggia (952 m) su sentieri noti, che la spessa coltre nevosa non può nasconderci. Sarà una discesa con passo accelerato, questa volta guidata dal sottoscritto.
Racchettata d’allenamento in una giornata con condizioni meteo inclementi. La lunga escursione transfrontaliera oggi non ci ha regalato purtroppo gli splendidi panorami sul Lago di Como e sulle montagne prealpine; la Via dei Monti Lariani rimane tuttavia un luogo di grande interesse naturalistico, storico, letterario ed etnografico, che accomuna ed unisce la Valle di Muggio al Comasco.
Tempo di salita: 3 h 35 min
Tempo totale: 8 h
Tempi parziali
Brughee (695 m) – Loasa (968 m): 1 h 15 min
Loasa (968 m) – Rifugio Bugone (1119 m): 1 h 05 min
Rifugio Bugone (1119 m) – Rifugio Murelli (1209 m): 50 min
Rifugio Murelli (1209 m) – Agriturismo “Roccolo” San Bernardo (1289 m): 25 min
Dislivello in salita: 650 m
Sviluppo complessivo: 20,0 km
Difficoltà: T1/WT2.
SLF: 3 (marcato).
Copertura della rete cellulare: scarsa o nulla nella Valle della Crotta, discreta sul crinale.
Partecipanti: Anna, Daniele e siso
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