Val Bavona | Corte della Baneta (1250 m)

Escursione di sopralluogo dell'ambiente di accesso all'alpe Sevinera, che si presta molto bene ad una gita autonoma, facile e veloce, per visitare due siti a loro modo unici, le pitture rupestri del '500 e la bellissima costruzione del Corte della Baneta.

La Nora Cattaneo scriveva che il sito rupestre "potrebbe essere meta di scolaresche". Vabbè, dopo aver abbondantemente ripulito il sentiero e il sottobosco circostante avrebbe sicuramente ragione.

Dal parcheggio della funivia per Robiei (1040 m) si oltrepassa il fabbricato continuando a percorrere la strada asfaltata; all'altezza del tornante successivo si intravede il sentiero che entra nella boscaglia. La traccia è abbastanza evidente nella parte inferiore e meno in quella superiore, ma con la giusta attenzione non si hanno problemi di sorta.

A quota 1190 m il sentiero lambisce a destra un enorme macigno con una evidente fessura zigzagante che parte dal centro del masso per dirigersi verso il suo bordo destro. Questo riferimento è importante perchè il masso delle pitture rupestri è questo, e si trovano sul suo lato sinistro, verso valle. 
Senza informazioni dettagliate (non lo sono nè quelle della Cattaneo nè quelle del Brenna, ma le loro relazioni avevano ben altri fini) ho dovuto esplorare almeno 5-6 massi simili (e ce ne sono parecchi!) prima di trovarlo e quando ormai, in discesa, pensavo di non avere piu' speranze di vedere queste benedette pitture. Ma era proprio li, sul sentiero (e d'altronde Edgar Allan Poe ci aveva già insegnato tutto, ne La lettera rubata)!

Continuando sulla traccia di sentiero dopo circa altri 60 metri di dislivello si giunge alla Baneta (1250 m), che era il corte di fondo dell'alpe Sevinera. 
Ai piedi di una enorme rupe strapiombante (e fidatevi che le foto non rendono per nulla la spazialità dell'ambiente) si sviluppa una singolare costruzione, costituita da tre ambienti coperti (fuoco, giaciglio, cantina) collegati tra loro e da due spazi esterni ad essi afferenti (uno spazio per la mungitura e un ricovero per maiali o vitelli). La singolarità della costruzione sta nel fatto che il pronunciato strapiombo che ripara il fabbricato ha permesso l'esecuzione della copertura degli ambienti con scandole di legno invece che con le tradizionali piode.
Molto suggestivi gli ambienti interni addossati alla parete fortemente inclinata.
Purtroppo la costruzione è in avanzato stato di disfacimento, con porzioni di strutture e di accessori lignei abbandonate un po' ovunque.

La discesa avviene per la via di salita. La visita ai due siti è vivamente consigliata agli interessati a questi esempi di cultura materiale.