Capanna Gorda m.1805 e baitel "Nido d'Aquila" alla Punta di Larescia m.2194,6


Publiziert von Alberto , 1. Februar 2013 um 09:31. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:27 Januar 2013
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Pizzo Molare   CH-TI 
Zeitbedarf: 4:45
Aufstieg: 980 m
Strecke:Camperio m.1221 - Pozzarach m.1603 - Piana di Sgianares - piano Cassinella m.1737 - capanna Gorda m.1800 - Punta Larescia m.2194,6
Zufahrt zum Ausgangspunkt:da Milano prendere l'autostrada per Chiasso,seguire per Bellinzona,poi proseguire in direzione Gottardo,uscire per Biasca e proseguire per il Lucomagno. Superare Olivone,superare il tornante con biforcazione per Piancabella,preseguire oltre la fermata di Pianezza,giunti a Camperio,proseguire fino al tornate che curva a destra,subito a destra vi è una stradetta dove si parcheggia su un lato (strada a senso unico)
Unterkunftmöglichkeiten:capanna Gorda e il Baitel Nido d'Aquila alla Punta di Larescia
Kartennummer:CNS n°266 valle Leventina

Cari lettori,spero che abbiate il tempo di leggere questa particolare relazione....perché particolare? Lo è dal fatto di come si sono evolute le circostanze,o forse,dal volere che si svolgessero in tal modo: nella lettura attenta,non può sfuggire il messaggio che io Bradipo delle Alpi cerco di far capire a coloro che amano la Montagna,la rispettano,l'apprezzano e la condividono con gli amici....amici....coloro che meritano prima di ogni altra cosa,il rispetto e l'attenzione di chi li frequenta nell'affrontare un'ascesa.

Apriamo non solo la mente ma il cuore,dove si annida quella coscienza la quale,ci deve stimolare a fare non solo ciò che è desideriamo,ma anche ciò che è doveroso verso coloro che,a confronto meritano più attenzioni: mettiamo sempre in primo piano l'essere umano,lasciamo che l'egoismo non prenda il sopravvento solo per la pura conquista,quasi per dovere,mentre,vi sono doveri e responsabilità che dobbiamo mettere in pratica.

Le parole possono essere forti e di grande valore,ma se non vengono messe in pratica,non valgono nulla e ciò vale per tutti i casi: in Montagna lo spirito solidale deve esistere tra i frequentatori che la amano nei confronti l'uno dell'altro,un dovere legittimo! Vi auguro una buona lettura!


 


 

Vista da Alberto: Questa settimana da "pipistrello" mi costringe a ciaspolare solo per un giorno: certo,quando si prende l'abitudine di andare due volte la settimana,diventa dura fare solo un uscita.....ma ci si adatta come giusto che sia.

Propongo a CIP & CIOP due possibili mete mandando i link: ne rimangono estasiate! In base la meteo si sceglie la zona,ovviamente,una è più breve mentre l'altra può essere divisa in due tratte. Angela mi dice che se si va in canton Ticino verrebbero: suo papà,gli zii e un amico di famiglia,i quali partirebbero da Menaggio. Ovviamente a me non piace tagliar fuori nessuno,quindi lascio la decisione a Lei,ma a causa della meteo,non è stata difficile la scelta e si opta per il canton Ticino. A causa di disguidi il gruppetto indipendente,partito da Menaggio,ci raggiungerà più tardi,cose che capitano.

Con Angela rimango d'accordo di trovarci alle 6,00....leggero ritardo a causa di pastiglie per prendere sonno in leggero scoppio ritardato (poi se si decide di assumerle dopo l'una di notte è molto facile non sentire la sveglia he he he) ma ad ogni modo non drastico!

Al ritrovo arrivano Angela e Daniela a cui domando: Enzo? Devono aver visto la mia faccia un po allibita (ma perché ero convinto che sarebbe stato presente) e io oramai "rassegnato" ad essere l'unica presenza numericamente inferiore a quella femminile,penso alla salita e so che potrebbe essere lunga e faticosa se vi sarà da battere neve: non posso osare che le ragazze si stanchino e quindi mi preparo mentalmente al peggio.

Il viaggio è come sempre,allietato dai frizzanti argomenti e battute che mai annoiano,poi per qualche istante,Angela parte per un mondo di sogni,lasciando me e Daniela sul pianeta Terra: al suo rientro in comunità pare sia più pimpante nonostante abbia dormito forse solo 2 ore in tutta la notte. Dopo un viaggio tranquillo giungiamo a Camperio m.1221 dove alle 8,10 cominciamo a camminare con le ciaspole calzate.

La neve,rispetto la volta precedente,è soffice pure dove vi è passata la motoslitta,diciamo fattibile anche a coloro che dimenticano le ciaspole (capita) ma per comodità le usiamo: usciti al sole,Angela comincia a lamentare che fa caldo,avrebbe voluto l'aria che cera la volta in Cristallina e che sentiva il bisogno di spogliarsi....stiamo a vedere! Diciamo che il modo che usa per togliere i vestiti di troppo è leggermente fuori dalle righe: si spoglia fino a far risaltare la canottiera (pensavo che andasse oltre ma per fortuna si è fermata) poi elimina l'indumento che cera sopra essa e si ricopre ancora....non è proprio a cipolla....un pochetto anomalo ma quel che importa è che stia bene.

Lungo il tragitto le soste sono infinite a causa del calore che la opprime e quindi è un continuo su è giù del mitico zaino "barbie" che temo esploda da un momento all'altro: forse farà miracoli nell'accogliere tutto ciò che vi infila,ma prima o poi esploderà he he he!

Le lamentele di Angela sulla giornata calda di oggi,sono l'argomento principale del giorno che pian piano ci accompagnano alla capanna Gorda dove vi giungiamo alle 11,00 dopo 2 ore e 50 minuti praticamente il tempo che ci ho messo la volta precedente: BRAVE RAGAZZE! Qui è d'obbligo la sosta per i vari fabbisogni: osservo Daniela che beve una particolare bibita.....poi vedo che parte decisa per fare una cosetta e.....faccio in tempo a bloccarla: lei ride perché ho capito cosa aveva intenzione di fare ma con gente intorno è meglio evitare. Quando impari a conoscere....nulla ti può prendere di sorpresa! Dopo una mezz'oretta,alle 11,30 ci incamminiamo per l'eventuale salita alla Punta di Larescia: appena dietro la capanna,in lontananza vedo la pista battuta dalla motoslitta e penso che oggi ho avuto una gran fortuna. So bene che la pista arriva fino al Passo Bareta e quindi saremo agevolati anche se la temperatura (+12° all'ombra) è alta.

Poco dopo la prima rampetta Angela,che ha sempre dimostrato di poter agevolmente stare davanti a noi e distanziarci,non più di una ventina di metri,sempre volgendo spesso lo sguardo indietro (è così che si deve fare) per vedere dove siamo e fermandosi,lamenta sempre del caldo e comincia a sollevare i pantaloni,scoprendo i polpacci (un modo per rinfrescarsi),poi comincia a soffrire....perde i colpi,4 passi e sosta: mi informo sul problema. Non smetterò mai di ripetermi: se qualcosa non và,è sempre bene mettere al corrente chi vi è vicino,spiegando se è grave o meno,evitando che si pensi al peggio.....anche se affrontare una cosa del genere non è poca roba! Ci dice di proseguire e che ci raggiungerà....COSA??????? Ma neppure per sogno!!!!! Siamo un gruppetto,siamo amici,andiamo in montagna insieme e prendiamo decisioni che non vadano a ledere e compromettere la salute del singolo che si trova in difficoltà. Io sono pronto a rinunciare se solo Angela lo chiedesse,ma non può chiedermi di lasciarla.....e in quello stato.

Daniela ovviamente è d'accordo con me,al massimo ve ne fosse stata la necessità,si avvisa chi ci stava aspettando,mettendoli al corrente di ciò che accade. Amicizia,responsabilità,dovere nei confronti di chi ne ha bisogno in quel momento......non è un gran sacrificio,ma legittima necessità nel prestare aiuto,ed essere pronti a sostenere e dare prova di GRANDE AMICIZIA.

Rinunciare alla cima anche se manca poco.....per ragioni di altruismo o di sicurezza.....fa di una persona una GRANDE PERSONA: è più facile affrontare la Montagna ed eventualmente violarne la cima anche in condizioni disperate che SAPER RINUNCIARVI! Questa forza magnetica che ci attrae ci fa prendere a volte,decisioni sbagliate: dobbiamo imparare a mettere al primo posto la nostra presenza accanto a chi ha bisogno.....anche la Montagna apprezza i gesti nobili!

Angela insiste,il suo volto fa notare sofferenza,ma il sorriso è sempre pronto: sei UNICA!

Vuole riprendere il cammino e altri momenti di sofferenza si alternano a riprese,passi lenti e brevi ma utili e doverose soste ci portano ad avvicinarci sempre più: poi dopo un poco l'effetto del medicinale comincia e la ripresa di Angela è visibile. Il proseguire ci fa raggiungere il punto da cui vediamo il baitello che in breve raggiungiamo,immersi in uno scenario che stupisce Angela e Daniela e dove faccio conoscenza con il papà di Angela la quale,non finisce di ringraziare i sui "angeli" che mai l'avrebbero abbandonata. Gli amici VERI sono coloro che sanno rinunciare al proprio egoismo per scegliere l'altruismo!

Alle 13,30 giungiamo quassù dopo ben 2 ore di percorso con doverose soste,dalla capanna e dopo quasi 5 ore di cammino dall'auto e a proposito mi sorge una domanda: ma è così difficile giungere in vetta rimanendo uniti? Per me no!.....ma se posso farlo io,penso che con un poco di buona volontà,vi riescano tutti,non è difficile!!!!.....se poi considerate che l'ho fatta molte volte e in 3 ore!

Le ragazze estasiate esprimono al meglio la gioa per essere quassù....TUTTI INSIEME! Complimenti a Voi che avete saputo scegliere come affrontare l'ambiente montano,puntando per prima cosa sull'unità dell'amicizia che,può essere di stimolo e di aiuto per trascorrere una VERA STUPENDA GIORNATA!

Io nel mio piccolo,cerco di fare il mio dovere e assolvere al meglio le mie responsabilità (non poche) voi avete messo il 99% di ciò che occorre: se siete arrivate il merito è solo vostro.....la mia parte è indicare la direzione e restarvi vicino.

In vetta il papà di Angela sembra agitato e ci dice quanto tempo stiamo quassù,non per altro,dato che le giornate non sono quelle estive,vien buio presto.....ma ci sono io: conosco bene questo posto e sono attrezzato per scendere anche al buio se dovesse capitare....e poi le giornate si sono allungate e non poco. Giunge anche un gruppetto di ticinesi,poi un gruppo di italiani,nel quale vi era uno che a me pareva già di averlo visto.....poi mi dice che forse ci conosciamo.....e si ricorda di avermi visto con Mauro il "Selvatico delle Alpi" su alla capanna Al Legn e ci si intrattiene scambiando quattro parole e offrendo i fantastici dolci di Daniela che fanno colpo: biscotti al cocco e arance candite al cioccolato.

Uno di loro chiede come fa e Daniela comincia spiegare la ricetta laboriosa per fare le arance candite: si capisce bene che è una cosa laboriosa a cui bisogna dedicare tempo e pazienza che pochi riescono a trovare. Dopo le doverose foto di gruppo in cima,i famigliari di Angela scendono e noi rimaniamo ancora i "custodi" del baitello a cui sono state apportate sostanziali migliorie e al suo interno si stava di un bene. Ma viene il momento,come sempre,di fare ritorno ma prima,Daniela ci sorprende (stavolta mi ha preso alla sprovvista) con una delle sue performance dove un "boato" ha echeggiato all'interno del baitel.....be,anche Angela ne è rimasta stupita.....ma in montagna si sa,qualsiasi "intonazione" aiuta a star bene he he he!

Alle 15,20 ripartiamo e in 30 minuti siamo alla capanna Gorda dove ci attendevano gli zii con un loro amico che si è fermato in questo bel posto: nella discesa,io e Daniela vedevamo che Angela ha ripreso bene il suo andar e quindi eravamo più che sereni. Poi senza sostare,proseguiamo e poco prima di giungere all'auto,io e Daniela ci togliamo le ciaspole: il tracciato è ottimo e dato che Daniela soffriva ad un piede,meglio dar modo ad una camminata più naturale che l'ha aiutata a giungere all'auto senza il grosso fastidio. Bene,sono le 17,30 ed è ancora chiaro,la giornata è stata goduta appieno e in vetta abbiamo sostato per 1 ora e 30....mi sembra che tutto sia stato fatto secondo il principio di GRUPPO!

Angela e Daniela sono ancora una volta felici di aver trascorso una giornata in montagna,hanno potuto costatare di persona che possono farcela se.....vi è il supporto e il sostegno morale e la presenza degli amici.

Daniela: oggi hai superato te stessa,forse per la prima volta un dislivello di 980 m. non l'avevi mai fatto per non parlare dei km. (di sola andata come minimo tra i 7 e 8),si può,come hai costatato di persona,ma come è giusto e doveroso,bisogna prendersi il tempo che serve,capire le persone a cui dare fiducia e,nel caso,chiedere e mettere in chiaro subito. Solo chi vuol fare il sordo e comportarsi egoisticamente si permetterà di adottare un comportamento poco nobile nel condurre un'escursione. Le figuracce,le fanno i prepotenti che prima o poi si ritroveranno nello stesso problema.....gli anni passano per tutti!

Angela: non scusarti per qualcosa che Tu non hai colpa,vi sono coloro che non hanno coraggio di chiedere scusa per gravi comportamenti,alzando le spalle.....SBAGLIARE E' UMANO, PERSEVERARE NELLO STESSO ERRORE NON E' DA PERSONE CIVILI E INTELLIGENTI! Penso che non vi sia UNO che su questa Terra abbia da contestare tale frase: ma approvarla non basta!


 

Ora,se qualcuno vorrà avere il piacere nel condividere la presenza di Daniela e Angela e farle partecipe,tenete presente che la RESPONSABILITA non è solo nel suggerire la meta ma tutto il resto che ne segue: sempre che ne abbiate coraggio e coscienza!


 

Spero che questa relazione,se letta con attenzione e non con la solita leggerezza,sia considerata come esempio da TUTTI,dando una svolta radicale nel come concepire,organizzare e condurre un'escursione in compagnia nella quale vi sono andature diverse: la scelta ora spetta a Voi!


 

Ciao a tutti e alla prossima!

Vista da Danielina

Questa volta il Bradipo ci ha fregate, non ha voluto mettere la relazione prima della nostra, così noi non ci possiamo appoggiare alla sua e dobbiamo farne una tutta del nostro sacco. Bene, allora mettiamoci all’opera. Naturalmente le cose tecniche di sentieri e quant’altro le lascio a lui.
Questa volta Enzo per motivi di lavoro non è potuto venire, e abbiamo sentito molto la sua mancanza, la prossima volta speriamo che riesca a venire.
Al  gruppo si sono aggiunte altre 4 persone, parenti di Angela, ma per  vari problemi tecnici ci siamo trovati con loro direttamente su alla punta di Larescia.
Il viaggio in macchina è stato tranquillo, il bradipo ha una  guida piacevole; cip invece era su di giri e continuava a parlare, il fatto è che non riuscendo a dormire la notte prima della escursione (come la sottoscritta), ha pensato di prendere delle pastiglie di erbe omeopatiche per dormire, così al mattino non ha sentito la sveglia se non mezz’ora dopo….comunque siamo arrivate in orario all’appuntamento con il bradipo (ed è riuscita anche a rifare il letto, pensate!), solo che cip aveva l’adrenalina che scorreva per tutto il corpo come un fiume in piena!!!
Bene, niente sosta pipì all’autogrill, così abbiamo provveduto nei pressi della macchina appena parcheggiato (ho fatto questa precisazione perché anche Alberto ci tiene tanto a sottolineare questi particolari nelle sue relazioni), poi ci siamo ciaspolate subito, e siamo partite verso la capanna Gorda.
Strada facendo, un po’ per il sole un po’ per il movimento, il caldo iniziava a farsi sentire, così, abbiamo iniziato a toglierci uno strato per volta, a parte cip che invece di partire dal pile esterno è partita dalla canottiera (si è spogliata per rivestirsi), anche solo per questo varrebbe la pena farla entrare nel gruppo!!
L’arrivo alla Gorda è stato tranquillo e piacevole, le tempistiche le scriverà Alberto, io non me le ricordo, però erano abbastanza buone, nella norma. Qui la solita sosta per il cambio dell’acqua, per smangiucchiare qualche cosa e per qualche foto, e poi la partenza per la punta di Larescia.
A questo punto abbiamo iniziato la salita alla cima, che era abbastanza tranquilla e non tirava molto, solo che Cip ha iniziato a star male, così abbiamo rallentato molto il passo e ci siamo presi un po’ di pause, da qui le belle foto al paesaggio che avete visto sul sito.
Per la prima volta sono passata in testa io perché serviva un battitore, non che ci fosse neve alta da battere, ma serviva un passo lento e costante e io con la coda dell’occhio controllavo sempre che Angela non fosse a più di 5-6 passi di distanza da me, se non mi fermavo ad aspettare.
Ad un certo punto si è aggiunta al gruppo una signora ticinese senza ciaspole: “nessun problema, gliela battiamo noi la pista, lei ci segua”, così abbiamo reclutato un membro in più che abbiam portato fino alla cima; nel frattempo Cip si riprendeva pian piano.
Su in vetta abbiamo trovato il resto della combriccola, e fatto conoscenza con un gruppo di italiani di passaggio, a proposito, mi hanno chiesto di mettere sul sito la ricetta delle scorzette di arance candite, so che non è un sito di cucina, ma i dolci sono un ottimo strumento di socializzazione, e se non vi dispiace scriverei per loro la ricetta in due righe, gliela ho promessa.
Lasciar riposare a mollo in acqua le scorze delle arance per 2-3 giorni cambiando l’acqua almeno 2-3 volte al giorno (meglio se più spesso), scolarle e tagliarle a fettine, far bollire una pentola di acqua e farle cuocere per 3-4 minuti, scolarle e lasciarle asciugare per qualche ora. Pesarle, fare uno sciroppo con acqua e zucchero dove il peso dello zucchero e quello dell’acqua sono lo stesso di quello delle arance. Es.50g arance, 50g zucchero, 50g acqua. Mettere sul fuoco basso, far sciogliere bene lo zucchero nell’acqua, aggiungere le scorze di arance e far cuocere (anche 1 ora o più) finchè non assorbono quasi tutto il liquido, poi toglierle dalla pentola scolandole (aiutandosi con le palette forate) e stenderle ad asciugare su carta da forno. Quando sono asciutte si possono immergere parzialmente nel cioccolato fuso e far asciugare ancora sulla carta da forno. Buon appetito!! 
Bene, è ora di riprendere il nostro racconto, anche se non c’è molto da aggiungere,come sempre ci siamo gustati per qualche ora la capannina socializzando con chi ci è capitato a tiro e condividendo viveri e quanto a disposizione, ridendo e scherzando. La discesa è stata abbastanza rapida ma non troppo se non le mie ginocchia vanno a farsi benedire, quindi niente pronti partenza e via, ma di buon passo e con il tempo di scambiare chiacchere  e alzare la testa per vedere il paesaggio. Poi siamo arrivati alla macchina e il ritorno è stato come all’andata abbastanza tranquillo, con Cip che parlava a macchinetta.
Bene, allora alla prossima!!! (io finchè posso non me ne perdo una!!)


Tourengänger: Alberto, angy, danielina


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Kommentare (3)


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Laura. hat gesagt:
Gesendet am 1. Februar 2013 um 16:59
L'amicizia è una cosa preziosa...io sono un'amante delle vette e delle mete raggiunte, ma più di una volta ho rinunciato perchè chi era con me non riusciva più a salire...e sono contenta di averlo fatto!
Purtroppo sono una persona tassativa...e chi preferisce le vette all'amicizia...a casa mia viene depennato.

Alberto hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Februar 2013 um 16:34
Ciao Laura,ti ringrazio del commento,purtroppo non tutti la pensano così.....e lo dimostrano con i fatti,commettendo l'errore grave di lasciare in secondo (e forse anche in terzo) piano l'amicizia. Prima bisogna guardare alle tempistiche,arrivare il prima possibile e poi.....scendere anche prima possibile: insomma,i lenti sono tagliati fuori! Ovviamente,chi ha l'intelligenza certe cose non le fa! Ciao!

Laura. hat gesagt: RE:
Gesendet am 6. Februar 2013 um 11:22
Non sono solo le tempistiche quelle che vengono guardate...talvolta è anche la meta: conosco persone che decidono di esserci in base al dove e non al con chi.


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