Punta di Larescia 2195 m e Capanna Gorda - Sci-escursionismo
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Piano piano prendo confidenza con i miei nuovi piedi, lunghi più di un metro, che mi permettono di abbreviare notevolmente le tempistiche di certi tour. Questa volta ho scelto una classica ticinese e l'ho conquistata da solo. Sciare mi riporta agli albori del mio rapporto con la montagna. Mi trovo a ricercare itinerari semplici e facili per poter praticare una disciplina totalmente nuova.
Itinerario
Camperio - Strada forestale per la Capanna Gorda - Piano Cassinella - Punta di Larescia - Capanna Gorda - Camperio
Lungo la strada forestale per la Capanna Gorda - Sullo sfondo il Sosto e la Greina

Sviluppo, dislivello, tempo e difficoltà
L'itinerario così come svolto prevede 1000 metri giusti giusti di dislivello, 17 km di sviluppo e una difficoltà escursionistica sul T3 per la salita alla vetta, T2 per la capanna. A livello sciistico non sono abile nel valutare le difficoltà, pertanto mi allineo con le altre relazioni valutando PD meno la Cima di Gorda o Punta di Larescia, più che altro per le varie capriole che ho messo in atto durante la discesa dalla vetta. Senza la grande pausa in capanna ho impiegato in tutto 5 ore e 15 minuti dalla macchina alla macchina.
Fattore umano
Questa uscita è stata condivisa con
Debbee, anche lei alle prime armi con sci e pelli. Pensate che si è noleggiata tutto pur di condividere una giornata in montagna con me e, soprattutto, con il mio nuovo trip mentale. Con noi anche mia figlia Sarah che casualmente, a gran sorpresa, si è aggiunta all'uscita. Lei è salita a piedi (racchette appese allo zaino). Con Deborah si è diretta in Capanna senza toccare la vetta.
Ho avuto il piacere di conoscere un utente di hikr
Cornobobo. Per me è un evento più unico che raro. Mi capita davvero molto raramente sul terreno. L'ho notato al mattino superarci lungo la strada forestale, ciaspole appese allo zaino, uno stile distinto e un cappello di paglia. L'ho rincontrato in cima. Abbiamo avuto un piacevole scambio.
Durante la discesa mi ha sicuramente visto in difficoltà con gli sci, mi ha sentito gridare "ridatemi le ciaspole"! Ad un certo punto ho deciso che non poteva impiegare meno tempo di me a raggiungere la capanna. Mi sono prodigato per dare un senso agli sci e per "batterlo" durante la discesa. Credo di esserci riuscito ma non con un vantaggio significativo.
In vetta - Sullo sfondo il Pizzo Molare - In arrivo a piedi Cornobobo finito a caso nella foto

Breve descrizione
A Camperio nei pressi del ponte in zona Piana lasciamo l'auto e indossiamo gli sci (Sarah le ciaspole che terrà per poco tempo in quanto non indispensabili). Attraversato il ponte seguiamo le indicazioni per la Capanna Gorda. Ci sono alcune slitte parcheggiate: la Capanna le fornisce per scendere (costo 10 franchi).
Procediamo lungo una facile pista di neve battuta dalle motoslitte che coincide con una strada forestale. La direzione è sud.
Dopo 4 tornanti siamo a quota 1500 e ci spostiamo nel lato meridionale e solivo della montagna. Presto incrociamo il sentiero che sale da Pianezza. Ignoriamo un paio di deviazioni a sinistra in zona Sgianaresc. Sempre qui ci prendiamo una piccola pausa.
In seguito io procedo veloce per andare alla Punta di Larescia. Deborah e Sarah con calma salgono direttamente in Capanna Gorda e mi aspetteranno lì.
Io raggiungo Piano Cassinella che è un monte con alcune cascine. Da qui seguo una traccia nella neve che risale i pendii mai troppo ripidi fino alla Punta di Larescia. Sono 500 metri facili, sebbene in un paio di punti abbia trovato ghiaccio e in un caso abbia dovuto togliere gli sci.
Dietro di me posso ammirare costantemente un ottimo panorama sull'Adula, la Valle del Sole, il Sosto, la Greina, i Torrent e chi più ne ha più ne metta.
Raggiungo infine l'agognata vetta. La mia prima scialpinistica da solo. Sono affascinato dalla vista sul Pizzo Molare e su tutto il crinale fino al Matro. Le montagne e le valli da riconoscere sono infinite.
Mi fermo un attimo, visito il Nido d'Aquila, un bellissimo bivacco e incontro Cornobobo.
Nido d'Aquila

Spello e riparto con gli sci. Immediatamente sono fermo: non inizia subito la discesa, seguo verso ovest l'ampia cresta sommitale. Per procedere, dopo un po' di acrobazie, tolgo gli sci e li porto a mano. Attraverso un paio di crepacci rocciosi e pervengo ad una sella. C'è un segnavia. Da qui scendo con gli sci lungo i dolci pendii. La neve ha consistenze variegate, da morbida a dura, da cartonata a ventata. Con calma scendo, riesco a cadere solo una volta. Sono prudente e non mi lancio. Mi prendo i miei tempi.
Raggiungo la Capanna Gorda dove mi aspettano Sarah e Deborah e con le quale mangio la polenta.
Per la discesa ci godiamo la sciata (per Sarah la slittata) lungo la strada.
Itinerario
Camperio - Strada forestale per la Capanna Gorda - Piano Cassinella - Punta di Larescia - Capanna Gorda - Camperio
Lungo la strada forestale per la Capanna Gorda - Sullo sfondo il Sosto e la Greina

Sviluppo, dislivello, tempo e difficoltà
L'itinerario così come svolto prevede 1000 metri giusti giusti di dislivello, 17 km di sviluppo e una difficoltà escursionistica sul T3 per la salita alla vetta, T2 per la capanna. A livello sciistico non sono abile nel valutare le difficoltà, pertanto mi allineo con le altre relazioni valutando PD meno la Cima di Gorda o Punta di Larescia, più che altro per le varie capriole che ho messo in atto durante la discesa dalla vetta. Senza la grande pausa in capanna ho impiegato in tutto 5 ore e 15 minuti dalla macchina alla macchina.
Fattore umano
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Ho avuto il piacere di conoscere un utente di hikr

Durante la discesa mi ha sicuramente visto in difficoltà con gli sci, mi ha sentito gridare "ridatemi le ciaspole"! Ad un certo punto ho deciso che non poteva impiegare meno tempo di me a raggiungere la capanna. Mi sono prodigato per dare un senso agli sci e per "batterlo" durante la discesa. Credo di esserci riuscito ma non con un vantaggio significativo.
In vetta - Sullo sfondo il Pizzo Molare - In arrivo a piedi Cornobobo finito a caso nella foto

Breve descrizione
A Camperio nei pressi del ponte in zona Piana lasciamo l'auto e indossiamo gli sci (Sarah le ciaspole che terrà per poco tempo in quanto non indispensabili). Attraversato il ponte seguiamo le indicazioni per la Capanna Gorda. Ci sono alcune slitte parcheggiate: la Capanna le fornisce per scendere (costo 10 franchi).
Procediamo lungo una facile pista di neve battuta dalle motoslitte che coincide con una strada forestale. La direzione è sud.
Dopo 4 tornanti siamo a quota 1500 e ci spostiamo nel lato meridionale e solivo della montagna. Presto incrociamo il sentiero che sale da Pianezza. Ignoriamo un paio di deviazioni a sinistra in zona Sgianaresc. Sempre qui ci prendiamo una piccola pausa.
In seguito io procedo veloce per andare alla Punta di Larescia. Deborah e Sarah con calma salgono direttamente in Capanna Gorda e mi aspetteranno lì.
Io raggiungo Piano Cassinella che è un monte con alcune cascine. Da qui seguo una traccia nella neve che risale i pendii mai troppo ripidi fino alla Punta di Larescia. Sono 500 metri facili, sebbene in un paio di punti abbia trovato ghiaccio e in un caso abbia dovuto togliere gli sci.
Dietro di me posso ammirare costantemente un ottimo panorama sull'Adula, la Valle del Sole, il Sosto, la Greina, i Torrent e chi più ne ha più ne metta.
Raggiungo infine l'agognata vetta. La mia prima scialpinistica da solo. Sono affascinato dalla vista sul Pizzo Molare e su tutto il crinale fino al Matro. Le montagne e le valli da riconoscere sono infinite.
Mi fermo un attimo, visito il Nido d'Aquila, un bellissimo bivacco e incontro Cornobobo.
Nido d'Aquila

Spello e riparto con gli sci. Immediatamente sono fermo: non inizia subito la discesa, seguo verso ovest l'ampia cresta sommitale. Per procedere, dopo un po' di acrobazie, tolgo gli sci e li porto a mano. Attraverso un paio di crepacci rocciosi e pervengo ad una sella. C'è un segnavia. Da qui scendo con gli sci lungo i dolci pendii. La neve ha consistenze variegate, da morbida a dura, da cartonata a ventata. Con calma scendo, riesco a cadere solo una volta. Sono prudente e non mi lancio. Mi prendo i miei tempi.
Raggiungo la Capanna Gorda dove mi aspettano Sarah e Deborah e con le quale mangio la polenta.
Per la discesa ci godiamo la sciata (per Sarah la slittata) lungo la strada.
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