Monte Bregagno
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Rieccoci, come ogni anno, alla classica salita invernale al Monte Bregagno, in questa versione resa particolarmente piacevole dal clima mite e da condizioni di innevamento scarse. Nonostante l'assenza di vento non c'è foschia sul lago ed il cielo è particolarmente terso.
Per aumentare un po' la durata della già semplice escursione decidiamo di partire da Breglia, così per il ritorno avremo la possibilità di percorrere la via dei monti lariani. L'idea infatti sarebbe di salire il vetta seguendo il percorso tradizionale San Amate - Costone del Bregagno per poi scendere dall'altro versante lungo il Dosso di Naro e tornare a Breglia percorrendo la Via dei Monti Lariani.
Arriviamo in cima molto agevolmente, il delicato traverso prima di San Amate non è innevato e quindi non pone rischi. La poca neve inizia ad essere compatta ben oltre la cappella e si può procedere agevolmente senza attrezzatura. Per sicurezza calzo ugualmente i ramponi anche se, visti il sole e la temperatura, non ci sono tratti ghiacciati.
Il mio compagno d'avventura è reduce da una donazione di sangue. Ci rendiamo conto che non ha molte energie da spendere: di solito fatico a tenere il suo passo, oggi invece lo distacco senza accorgermi. Ogni tanto mi devo voltare ad aspettarlo, ne approfitto per scattare qualche fotografia.
Valutiamo quindi che è meglio rinunciare al lungo giro ad anello progettato. Così facciamo con calma e ci godiamo la vista delle cime innevate dell'alto Lario ed i riflessi del lago, che pare essere sotto i nostri piedi. Dopo la meritata pausa in vetta scendiamo verso l'alpe Rescascia per mangiare un paio di panini in modo da rimanere in posizione protetta e panoramica, col favore del sole ed al riparo dal vento (che però oggi non c'è).
Ripartiamo dopo la pausa e, poco al di sotto dell'alpe, imbocchiamo un sentiero che scende a sinistra verso Montuglio evitando i tornanti della nuova casareccia di servizio.
In breve arriviamo all'inizio della strada asfaltata, evitiamo di scendere al monte e imbocchiamo un sentiero che declina dolcemente verso destra. Superiamo alcuni tratti di pascolo dove sorgono baite sparse fino ad incrociare un sentiero marcato di recente. Non cerchiamo nemmeno di capire con precisione dove siamo, tanto prima o poi incroceremo la VML.
Per ora, non vedendo le targhette metalliche della terza tappa, con il logo 3 VML, decidiamo di scendere ulteriormente lungo questo sentiero anche se apparentemente ci porta in direzione opposta a Breglia: risalendo probabilmente torneremmo a San Amate.
La scelta è corretta perché in breve arriviamo ai monti di Treccione dove finalmente incrociamo il tracciato della VML. Da qui è impossibile sbagliare, dopo pochi passi siamo già ai monti di Carcente da dove una mulattiera molto ben conservata scende verso Carcente nel bosco di Castani. Per arrivare a Breglia dobbiamo aggirare la val di Greno e poi risalire un ultimo tratto ripido ed ombreggiato lungo un'ultima mulattiera.
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