ROMA (Sic transit gloria mundi)

 Eravamo in sette, come gli antichi re di Roma.
Abbiamo camminato per quattro giorni sul suolo della capitale tra vestigia del passato e contraddizioni del presente.
Questa è una raccolta di impressioni sui luoghi  millenari disseminati sui sette colli, senza pretese di completezza o logica.


Pantheon
Sfilando tra gente da tutte le parti del mondo che calpesta i ciottoli della città eterna, compio parecchi giri concentrici sotto la cupola del Pantheon, tempio colossale dedicato a tutti gli dei, dove  mi incanto sempre a guardare attraverso il suo occhio aperto verso il cielo. In rare occasioni come oggi, la  pioggia cade improvvisa,  la prendo come fresca  una spruzzata di seltz, che rende più frizzante un aperitivo.

Piazza Navona
Ambiente snob. Elegante quadrilatero dominato dalla ridondante e barocca fontana dei Quattro Fiumi del Bernini, sciolgono l'aura severa alcuni artisti di strada.

Colle del Quirinale, (57m)
Il dio Quirino che dona il nome al colle era considerato molto valoroso e sempre raffigurato armato di lancia. Salendo verso la casa del nostro presidente, provo un senso di smarrimento pensando a Napolitano con  decreto alla mano mentre assale i banchi della maggioranza.

Via Condotti
Estratto di un dialogo con un verace barista di Via Condotti, zona ad alto tasso di miliardari residenti, che mi ha preso in simpatia :

“Capisce, stà ggente spende trenta euro pè du aperitivi, in casa mia io trenta euro li do a mi moje pè fa la spesa per quattro persone…”

" Venendo a lavorà pijo a metro 'ndo sto io in periferia, quando esco a Piazza de Spagna me pare d'esse a Niù York..."

Piazza di Spagna
Vero formicaio umano, scendendo i 136 gradini della cinematografica scalinata che porta alla chiesa di Trinità dei Monti se ne carpisce tutta la magica atmosfera, che ne fa una vera alcova per i sentimentalisti.

Colosseo
Icona mondiale di Roma, mi fa sempre un certo effetto entrarci ed immaginare cinquantamila persone urlanti per qualcosa che non è una partita di calcio. Niente scontri tra romani e laziali, tutti uniti per vedere belve che divorano condannati a morte e gladiatori che si scannano.

Fori imperiali
Pietre che parlano, echi di millenarie presenze,  epos stratificati dal tempo trasudano ancora i prestigio delle loro forme passate. Un pensiero solidale va ai  fantasmi degli umili lavoratori che hanno realizzato materialmente i capricci degli imperatori, sicuramente vaganti ancora senza pace e con la schiena a pezzi.

Colle Esquilino (55m)
Nerone vi edificò la Domus Aurea, una villa con centocinquanta stanze, Tito e Traiano le terme alle pendici del colle Oppio.Vi risiedettero i grandi poeti dell'antichità, Virgilio ed Orazio.
 ....Deve essere stato un posto niente male!

Trastevere
Difficile trovarvi romani veri ormai, Roma stessa non è più dei romani. Mi sono divertito inoltrandomi nelle sue viscere per provare diversi ristoranti. Al terzo tentativo ho trovato il migliore, da Tony il “moro” . Personale bengalese, ottimi bucatini all’amatriciana ed invitanti piatti di pesce. Orde affamate di turisti infestano la zona.

Catacombe di Domitilla
L’ente per il turismo di Roma le ha rese meta di una vera caccia al tesoro, la lanterna mancante di una gara di orienteering.
Infatti non troverete nessun cartello che vi porterà alle più grandi e meglio conservate catacombe scavate nel tufo locale. Scendendo circa venti metri nel sottosuolo si penetra sotto la pelle della grande madre terra.
Tra cubicoli e stretti corridoi , paradossalmente, un luogo di morte, un antico cimitero che ha contenuto migliaia di ossa trasuda vita ad ogni passo che vi percorro, un’esperienza imperdibile.

 Colle Capitolino (45m)
Nel cuore pulsante della città, accessibile dalla scalinata dell' Ara Coeli e del Campidoglio, con la splendida piazza disegnata da Michelangelo. Molto interessante la mostra "Lux in Arcana" nei musei Capitolini, 100  documenti segreti del Vaticano dal 1500 ad oggi rivelati.Per i prossimi dovremo aspettare altri 500 anni?

Colle  Palatino (51m)
La leggenda vuole che proprio qui Romolo e remo succhiassero il latte dalle mammelle della lupa. Oggi Il Palatino è un museo a cielo aperto, per quello che rimane dopo il lento ma inesorabile terremoto della storia.


“Vengo da Roma, la città eterna che splende sotto il sole, fuoco che riscalda esplode se incrocia queste parole; me li bevo st'infami come boccie de Splugen, sono io il verdetto che ve incastra non se discute.”
(Amir)


soundtrack. "Questa è Roma"  Amir


http://www.youtube.com/watch?v=-udDHcYbjFA