Tris Rotondo - preparazione tracciato Ciaspole Run
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Meta è la Val Bedretto, teatro del Tris Rotondo. Quest’anno, a seguito delle condizioni della neve, il percorso si svolge non sul classico tracciato che circumnaviga il tris di cime Chuenbodenhorn-Rotondo-Pesciora, ma si snoda sui due versanti della Val Bedretto, quello S sotto al Chuenbodenhorn, con il celeberrimo Canale della Fiamma, e quello N della val Cavagnolo e della Val Piana.
Giorno 1
Dopo un breve briefing, ci apprestiamo a tracciare il percorso ciaspole da All’Acqua fino al luogo in cui dovremo allestire una tenda per il Punto di Controllo 16, che dovremo presidiare il giorno della gara. Da buoni racchettari, tracciamo in modo diverso dagli scialpinisti.. facciamo snodare il percorso su pendii ripidi, in mezzo ad un bosco di larici, con pendenze a tratti forti. Per rendere il tutto più sicuro possibile, creiamo un a traccia scavandola nella neve con le pale, un’opera faraonica ! Nel pomeriggio allestiamo la tenda gonfiabile 4 x 8 m e poi, sceso il buio, ci dirigiamo verso la capanna dove dovremo trascorrere le due notti successive, un locale militare a San Giacomo. Per raggiungerlo ovviamente non c’è un comodo sentiero, né noi siamo dei tipi che lo andrebbero a cercare : per andare nella valle adiacente passiamo da una sella a Q2380, risalendo il canalone da cui scendevano i concorrenti di short, main e super tris. Parto ovviamente lungo la linea di massima pendenza.. 40° circa.. la neve è ancora quasi vergine.. di lì a due giorni sarà devastata ! Dopo un po’ ovviamente accuso il colpo.. la neve è farinosa e le racchette fanno poca presa.. Comunque transito primo alla bocchetta.. La discesa verso San Giacomo è dolce, ma fastidiosa perché tutta in traverso.. Arriviamo alla capanna militare, dove ci accoglie Mimmo Schneidt, capannat della Michela-Motterascio. L’atmosfera è calda e gioviale. Aperitivo, poi cena e avanti fino a notte inoltrata.
Giorno 2
Partenza alle 6.45 per la Val Cavagnolo. Ripercorriamo le tracce del giorno prima. Alla bocchetta Q2380 io e Vinz proviamo a salire un punto quotato lì appresso (il P2416), ma la cresta finale è troppo esposta sui due lati e quindi lascio perdere.. Scendiamo quindi dal canale che ieri avevamo salito. Cerchiamo tutti quanti la polvere.. in discesa è favolosa ! Rimessa in piedi la tenda, che nella notte si era afflosciata, ci mettiamo a tracciare la seconda parte del percorso delle ciaspole, dal Punto di Controllo 16 (Q2190) alla bocchetta a Q2410. Incominciamo seguendo il percorso degli sci, poi in un tratto un po’ ripido tracciamo in modo più diretto. Proseguiamo quindi cercando di tenerci distanti dal percorso degli sciatori, ma sul pendio finale non possiamo che proseguire parallelamente all’altra traccia. Qui ci preoccupiamo un po’ perché il pendio è a rischio valanghe.. ci sono molti accumuli di neve ventata.. Facciamo fatica a salire.. procedere in traverso per un racchettaro è sempre fastidioso.. la neve non tiene e in più la traccia sparisce dopo un attimo, ricoperta dalla neve trasportata dal vento, rendendo sprecato tutto il lavoro fatto. Arrivati alla bocchetta Q2410, il panorama si apre sulla Val Piana e sull’Alta Leventina. Dopo aver visitato il P2425, io, Lüzzi e Vinz torniamo alla base, cercando di allargare il più possibile la traccia (noi racchettari odiamo i traversi !). Oggi torniamo in capanna prima di ieri (non vogliamo prendere troppo freddo !), ma scegliamo un altro “passaggio” : vogliamo fare il canale che short, main e super tris fanno in salita, prima di scendere dal canale che abbiamo fatto ieri e stamattina. Scendiamo un po’ e ci portiamo in corrispondenza del punto in cui gli scialpinisti effettueranno un “cambio di assetto” (mettere gli sci in spalla), arrivando da un percorso in neve fresca per non rovinare le tracce. Da qui, racchette in spalla, affrontiamo il canale (pendenza 46°) imponendoci di non toccare le corde fisse che i nostri amici hanno messo per la gara ! Il canale, spezzato in due parti, collegate da un traverso, è tutto scalinato.. molto divertente !! Stavolta vado su bene.. non c’è la fatica del progredire in neve fresca. In bocchetta (Q2300) soffia il vento, mi fermo solo per il tempo di un paio di foto e proseguiamo per San Giacomo. Serata in compagnia anche dei nuovi arrivati.. Tema del giorno : scialpinisti vs. racchettari, un classico !
Giorno 3
Oggi sveglia ben prima dell’alba.. alle 7 dobbiamo essere in postazione.. Ancora una volta passiamo dalla bocchetta e dal canalone e siamo al PC16, denominato scherzosamente dall’organizzazione “ombelico del mondo” (in effetti lì confluiscono e si diramano tutti quanti i percorsi). Per questo motivo il nostro impegno è massimo.. ci dividiamo tra chi si occupa del rifornimento, chi di prendere nota dei passaggi (a differenza dei punti di passaggio (PP), dove ci si limita a verificare che le pattuglie effettuino i cambi di assetto e ripartano in insieme, nei punti di controllo (PC) vengono marcati gli orari di transito) ed io a comunicare via radio alla centrale i passaggi. Inoltre, essendo il punto “nevralgico”, si indirizzano i concorrenti sul tracciato corretto. È interessante vedere le differenze tra i vari concorrenti.. da quelli che, in tempo record, riforniscono, pellano e ripartono a quelli che se la prendono comodissima.. prendono da mangiare e da bere, fanno due chiacchiere, ringraziano e ripartono. Alcuni li conosciamo, li salutiamo e stiamo un po’ a parlare, specie quelli che non “gareggiano”. In fondo anche se la gara è di livello internazionale, c’è spazio anche per i “popolari”, ed è bello così ! Arrivati alla spicciolata gli ultimi, chi fuori tempo massimo e chi in preda ai crampi, è l’ora di sbaraccare.. Comunico alla centrale gli ultimi passaggi e smontiamo giù tutto. Aspettiamo l’elicottero che porta via tutto il materiale e scendiamo a valle, ripercorrendo la traccia che avevamo fatto due giorni prima e siamo giù ad All’Acqua.
Epilogo
Un’esperienza a me nuova, quella di aiutare ad organizzare una gara.. positiva sotto tutti gli aspetti.. da quello logistico a quello umano.. Una valle, la Val Cavagnolo, che abbiamo fatto nostra.. Tante “varianti” che, con il Lüzzi era impossibile pensare di non fare ! Grazie Lüzzi per avermi dato l’occasione di partecipare a tutto ciò, e grazie ai miei compagni di avventura !
Geodaten | |||
9934.gpx | Postazione di Controllo 16 - San Giacomo via canale di discesa | ||
9935.gpx | Postazionde di Controllo 16 - "Boccuccia di Giò" | ||
9936.gpx | Postazione di Controllo 16 - San Giacomo via canale "Picio" | ||
9937.gpx | All'Acqua - Postazione di Controllo 16 |
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