Piz Val Gronda (2812 m) – Skitour


Publiziert von siso , 26. Februar 2012 um 18:10.

Region: Welt » Österreich » Zentrale Ostalpen » Silvretta
Tour Datum:22 Februar 2012
Ski Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: Muttler Gruppe   CH-GR   A 
Zeitbedarf: 4:30
Aufstieg: 409 m
Strecke:Ischgl (1355 m) – Pardatschgratbahn (2624 m) – Idalpe (2320 m) – Höllkarbahn (2470 m) – Palinkopfbahn – Paliner Kopf (2864 m) – Zeblasjoch (2539 m) – Vesil (2400 m) – Fuorcla Val Gronda (2752 m) – Piz Val Gronda (2812 m) – Fuorcla Fenga Pitschna – Heidelbergerhütte (2264 m) – Fimbaalpe (2121 m) – Gampenalp (1975 m) – Bodenalp (1840 m) – Ischgl (1355 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Feldkirch – Tunnel dell’Arlberg – Autostrada A12 – Pians – Ischgl
Unterkunftmöglichkeiten:Heidelberger Hütte
Kartennummer:Panorama-Skitourenkarte Silvretta – Edizioni Sirio

Magnifica escursione transfrontaliera con le pelli di foca tra Austria e Svizzera, più precisamente nei comuni di Ischgl (Paznaun) Sent e Ramosch (Engiadina Bassa).

 

Inizio dell’escursione: ore 9:15

Fine dell’escursione: ore 13:40

Temperatura alla partenza: -2°C

Temperatura alla Heidelberger Hütte, ore 12.20: 4°C

 

Ieri, mentre affrontavo la fantastica discesa sulla pista no. 80, che dal Paliner Kopf (2864 m) scende fino alla località grigionese di Samnaun (1844 m), ho osservato con molta attenzione il percorso che sale verso la Fuorcla Val Gronda. Un’evidente traccia mi ha invitato ad emulare gli sci alpinisti che stavano raggiungendo il cupolone, poco sopra la sella.

Grazie ad alcune foto fatte con il cellulare e alla pubblicazione “Ötztal – Silvretta, 50 Skitouren”; Bergverlag Rother, München, 2007, mi sono preparato per la gita odierna.

Le condizioni meteo sono ottime: cielo azzurro, assenza totale di nuvole, temperatura gradevole. L’unico lato negativo è il pericolo marcato di valanghe: grado 3!

Alle 8 in punto, all’apertura del negozio di articoli sportivi, ritiro gli sci da escursionismo che mi hanno rimesso a nuovo (affilatura delle lamine e riparazione della soletta): sembrano nuovi di pacca. Il percorso per arrivare al punto di partenza dell’escursione è un po’ complesso; i numerosi impianti di risalita di Ischgl mi facilitano comunque enormemente il compito.

I puristi che pernottano alla Heidelberger Hütte partono direttamente da Ischgl con le pelli di foca (circa 13,5 km). Gli escursionisti di giornata, visto le notevoli distanze, sono costretti ad accorciare il percorso avvalendosi degli impianti di risalita: è il mio caso e anche quello della maggior parte dei turisti. Che male c’è? Prendere o lasciare! Qualcuno ritiene che questo non sia fair, ma a me non ne può calar di meno! I “buoni templari dell’alpinismo” si astengano dai commenti.

Raggiunta la stazione a monte della Palinkopfbahn (2864 m), posso ammirare dall’alto lo Zeblasjoch (2539 m) e il versante orientale del Piz Val Gronda. La linea d’ombra indica quasi esattamente il percorso da seguire. Scendo su una bellissima neve soffice fino a circa 2400 m di quota, in località Vesil. Qui monto le pelli di foca e mi tolgo la giacca a vento. Quattro scialpinisti mi precedono con un vantaggio di circa 10 minuti. La traccia è ottima, così come le condizioni meteo: è un vero piacere! Procedo con il mio passo regolare, assaporando il paesaggio e scattando foto in tutte le direzioni: lo scenario è fiabesco. Dopo circa mezz’ora di cammino arrivo su un ripiano illuminato dal Sole. Più bello di così non potrebbe essere!
 

                                        Salita verso il Piz Val Gronda

In un’ora arrivo alla Fuorcla Val Gronda (2752 m). La vetta è a circa 300 m in linea d’aria, a NW, 60 m più in alto.

Ore 11.25: Piz Val Gronda (2812 m) geschafft!

Un pluviometro totalizzatore si erge sulla cima. Come spesso capita, alcuni escursionisti si sono accampati proprio sulla vetta, impedendomi di scattare una foto senza persone.

Altri alpinisti ci raggiungono dalla Val Fenga, un’exclave del comune di Sent.

Scambio qualche impressione con gli altri sciatori e chiedo consigli per la scelta dell’itinerario di discesa: “kein Problem!” mi rispondono.

Il primo tratto di discesa, che mi porta ad una conca, è stupendo. Malgrado il peso dello zaino e la neve fresca, riesco a disegnare delle curve a corto raggio: non mi capita spesso! Che goduria! Aggiro sul lato meridionale il Piz Fenga Pitschna, supero con un salto un cornicione di neve ed arrivo ad una bocchetta. Qui commetto un errore. Seguo un’esigua traccia, segnata da paline, che corrisponde al sentiero estivo. Purtroppo questo fianco è un po’ “pelato”; alcuni affioramenti di sassi striano le solette dei miei sci, che alla partenza erano intatte. Avrei dovuto percorrere il canalone in direzione di Plans Sura e più in basso piegare a sinistra verso la Val dals Gips. Quanto è bella questa Val Fenga: oggi è incantevole!

Sul fondovalle, in prossimità di un rilievo roccioso, è posta la Heidelberger Hütte (2264 m). Si tratta di un grande rifugio risalente al 1889, gestito dal DAV (Deutscher Alpverein Sektion Heidelberg). In estate è raggiungibile da Ramosch in 5,5 h, da Ischgl in 4,5 h e da Samnaun in 4 h. In inverno è possibile arrivarci anche in un modo molto meno poetico, ma accessibile a tutti o quasi. Un “tassista” con motoslitta lega al suo mezzo una fune munita di asole, che permette agli sciatori di farsi trainare fino alla capanna. Costo della corsa da Gampenalp: 9 €. Il prezzo comprende anche un aperitivo servito nella Stube, mentre si sceglie fra i ricchi menu proposti. I turisti meno dinamici possono farsi trasportare “comodamente” seduti su un trabiccolo trainato da una motoslitta.

L’interno si presenta molto bene: sia le pareti che il soffitto sono rivestiti di legno. Il personale è cordiale e disponibile. Ordino un Apfelstrudel mit Vanillensauße: una delizia, da far resuscitare un morto! Qui devo ritornarci.

Alle 13.00 riprendo l’escursione. La discesa lungo la Fimbertal presenta delle pendenze molto modeste; nel primo tratto sono costretto ad un piacevole passo pattinato, frequentemente interrotto per scattare delle foto. Scendo alla sinistra dell’Aua Naira, su neve battuta dalle motoslitte. Dopo 2,3 km raggiungo il confine di stato, contrassegnato da un cartello metallico color ruggine: rientro in Austria. Mi volto spesso per rivedere il tratto percorso: la Val Fenga mi ha conquistato!

 

Fino all’inizio del 16° secolo Ischgl è restato in materia ecclesiastica strettamente connesso a Sent. Una tradizione afferma che gli abitanti di Ischgl venissero sepolti a Sent. I parenti trasportavano il morto, con una marcia di oltre 10 ore, attraverso la Val Fenga, fino al luogo di sepoltura in Bassa Engadina. In inverno, lasciavano congelare i corpi per poi trasportarli in primavera a Sent.

 

Si respira già un’aria primaverile. Poco prima di Gampenalp incontro un gruppo di sciatori trainati dalla fune. Salutano, allegri, e gioiscono per l’avventurosa salita verso la capanna, dove si gusteranno un buon pranzo.

La mia escursione si conclude a Bodenalp (1840 m), di fronte ad una freschissima birra alla spina.

 

Piacevolissima escursione con le pelli di foca, in una valle che offre innumerevoli possibilità per gli amanti di questa disciplina.

 

Tempo di salita: 1 h 18 min

Tempo totale: 4 h 25 min

Dislivello in salita: 409 m

Sviluppo complessivo: 21,9 km

Difficoltà: F

Coordinate Piz Val Gronda: 817.205 / 200.855

Coordinate Heidelberger Hütte: 814.856 / 199.265

LWD (Lawinenwarndienst Tirol): 3

Copertura della rete cellulare: da sufficiente a buona.

Libro di vetta: no.


Tourengänger: siso


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Kommentare (2)


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Felix hat gesagt:
Gesendet am 27. Februar 2012 um 15:33
da hast ja wieder eine fantastische Tour "hingelegt", siso - gratuliere!
Lieber Gruss

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. Februar 2012 um 20:21
Danke Felix,
tolles Wetter, gute Schneeverhältnisse, wunderbare Landschaften!
Wir hätten uns nichts mehr wünschen können.
Tschüss!
siso


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