Pizzo di Gino
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Il Pizzo di Gino, nonostante la quota modesta, è considerato una grande scialpinistica: le pendenze elevate, la forma perfetta ed il gran panorama che si gode dalla sua cima ne fanno una meta ambita, ma non semplice: al di là delle difficoltà oggettive ci sono da aggiungere il gran vento spesso presente e la difficoltà di trovare le condizioni ideali: neve assestata e presente fino a bassa quota. Io ho già fatto un tentativo qualche anno fa ma il vento terrificante mi aveva fatto desistere ben presto, Fabiano e Roberto sono al terzo tentativo. Partiamo da Revolè e ci incamminiamo con gli sci in spalla per circa 1 Km sulla stradina che porta ai Monti Fous, attraversiamo il ponte e saliamo all'abitato, poco oltre, prima dei Monti Zartigna, riusciamo a calzare gli sci. Saliamo verso nord, contorniamo a destra un rilievo quotato 1569 m e verso i 1700 m raggiungiamo la larga dorsale sud ovest, il panorama comincia a farsi interessante ma si alza anche un po' di vento, comunque sopportabile. Continuiamo a salire per quasi 500 m di dislivello per pendii sostenuti finchè arriviamo all'affollato deposito sci. Roberto, Fabiano, PG, Giorgio sono già saliti in vetta, tolgo le pelli e preparo gli sci per la discesa mentre aspetto Daniela per salire la crestina finale con lei. Pochi minuti ed arriva, percorriamo l'affilata crestina e in vetta troviamo una croce in acciaio inox ed un panorama mozzafiato: montagne a 360° e una vista fantastica sul lago di Como e sulla Valtellina.
Torniamo al deposito sci e, viste le condizioni perfette, decidiamo che vale la pena di scendere per il canalone sud, una sciata fantastica su pendii con pendenze intorno ai 40°, la neve è in condizioni ideali! Verso i 1700 m ritorniamo sulla traccia di salita e dove la neve finisce ci concediamo la, meritata, sosta pranzo.
Una gran gita, vale la pena di tentarla più volte fino a che non si trova la giornata ideale.
Torniamo al deposito sci e, viste le condizioni perfette, decidiamo che vale la pena di scendere per il canalone sud, una sciata fantastica su pendii con pendenze intorno ai 40°, la neve è in condizioni ideali! Verso i 1700 m ritorniamo sulla traccia di salita e dove la neve finisce ci concediamo la, meritata, sosta pranzo.
Una gran gita, vale la pena di tentarla più volte fino a che non si trova la giornata ideale.
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