MONTE LEGNONE 2609m.
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RELAZIONE vista da Alberto: Considerato che alla mattina,mi sono risvegliato senza essere dolorante nelle giunture,(vista la lunga camminata che ho affrontato il giorno prima) come accordi già precedentemente presi,mi ritrovo a Lecco: al parcheggio cerco ma invano,un luogo al riparo del sole per evitare l'abbronzatura alla mia auto he he he,ma sopratutto per evitarmi di sciogliermi al suo interno una volta rientrati dalla gita. Cosa vana,pazienza. Poco dopo ecco Beppe poi finalmente,facciamo conoscenza con Ivan,qualche minutino più tardi,Massimo e Francesco “senior”. Bene,ci siamo tutti: la meta? Domando se qualcuno avesse provveduto a telefonare al rifugio Brioschi per sapere in che condizioni si trovasse il percorso che sale dal Cainallo per raggiungere il Grignone,dato che la zona è cosparsa di inghiottitoi,non è salutare finirci dentro. Nessuno è a conoscenza della situazione,bene,l'altra meta,nel caso era già stata predisposta,visto che alcuni non l'avevano ancora fatta: monte Legnone m.2609. Alle 7,20 siamo già in cammino,l'aria è frizzante e lo si capisce perchè i segni del temporale si vedono bene: quasi quasi ci voleva il pile. Il gruppo è formato da una gazzella,un giaguaro,un leopardo,un ghepardo e infine da un lentissimo bradiposki: lascio a voi immaginare per quanti secondi i 5 componenti rimasero insieme he he he. Dopo un breve riscaldamento,i velocisti,innestato il turbo compressore,scompaiono e il bradiposki,rimane solo soletto nei suoi pensieri: uno di questi,quasi lo tormentava. Ma non è forse il caso che mi cerchi come compagni di avventure qualche tartaruga o lumaca? forse riesco a stargli a dietro senza farmi sentire come un peso! he he he! Cammina e cammina e sento di tanto in tanto un forte vento che in men che si dica spazza via la foschia,rendendo più decente la giornata che all'inizio non era proprio nello splendore assoluto. Mi volto e vedo che sto per essere raggiunto da un gruppo di bambini,partiti dopo (in tutta sincerità è normale la cosa: senza zaino sulle spalle...) ma dopo l'alpe Agrogno,(che si perviene con una discesa di non poco conto) il sentiero si fa un po più “duro” e i bimbi cominciano a soffrire he he he (correte,correte,che poi la pagherete) infine,ecco il traverso in parte attrezzato che mi conduce al bivacco Silvestri,dal quale uscivano le voci dei “seminatori di bradipi”. uno di essi si rivolge al bradiposki con un “come và?”,ed egli,come risposta esaustiva si esprime con “un vada via...” he he he,terminologia che riassume tutto ciò che è inerente alla giornata. Do un'occhiata all'interno e poi dico subito che si riparte (il bradiposki è abituato alle sofferenze,nelle quali vi è l'assenza di ingurgitare cibo e acqua) in testa per mantenere il gruppo unito,ma poi...alcuni motori cominciavano a soffrire e il sorpasso era evidente e poi...acc...corde fisse,in alcuni tratti si doveva sollevare la gamba tanto che mi pareva di spezzarmi (ecco cosa vuol dire non fare ginnastica),ma piano piano con movimenti ben ponderati...alle 10,40 siamo tutti in vetta da cui si gode un favoloso e meritato panorama su tutto il circo alpino: dal Monviso al monte Rosa,le vette Bernesi elvetiche,le alpi Retiche e i gruppi Orltes – Cevedale -Adamello. Poche decine di minuti dopo,ecco che la vetta si intasa di escursionisti: alcuni “normali” altri leggermente “anormali” vista la tipologia di scarpe che indossavano. Poi se prendono una storta...Lassù cominciavamo a elencare le vette circostanti: il Grignone,era ancora innevato proprio nel versante che avremmo risalito,quindi la meta scelta è stata un bene. Pensate,che in lontananza era visibile il lago di Alserio (confermo quello che ha dichiarato Massimo,Ivan e Francesco: a casa con la carta e la bussola ho verificato il tutto). Alle 12,00 si riparte riparte per la discesa,lunga e stancante,anche per via dell'aria che si faceva sempre più calda. All'alpe Agrogno una sosta per comperare del formaggio,peccato che quello di capra non era ancora ben stagionato e quindi nulla di fatto,poi,si risale il percorso (molto stancante risalire dopo una bella discesa di quasi 1000 metri). Giunti al rifugio Roccoli,come d'accordo,ci facciamo una fresca birra: haaaaaaa ci voleva proprio: qui il carnaio affollava tutta la zona,mai visto così tante auto. Bella gita,simpatica compagnia (quando riesco a stare al loro passo) e...la prossima volta ve lo faccio fare da Gallino he he he! Nota: vorrei fare una piccola precisazione inerente ai tempi di percorrenza. Di proposito come è giusto,la tempistica in tutte le escursioni che effettuo,si riferisce esclusivamente all'andata: solo in quei casi particolari ad anello,specifico il tempo totale. Per quanto riguarda il dislivello,scrivo il totale di salita effettuato per l'intera giornata: avendo un totalizzatore di dislivello,è possibile verificare in via più semplice quanto realmente dislivello si è fatto. Purtroppo ,la pressione barometrica,può subire cambiamenti a dislivelli di 100 metri,bloccandone il funzionamento regolare. Ad esempio,siamo partiti dal parcheggio dove la quota era giusta,ma in vetta l'altimetro segnava circa 60 metri in meno (per quanto riguarda il mio) rispetto la quota reale. Ovviamente per essere corretti,tramite la carta si trova il dislivello che c'è tra la partenza e l'arrivo,in più se si prendono i dati al momento opportuno,si aggiunge il dislivello in più nel caso di saliscendi.
Vista da Ivan : dopo tante escursioni da lupo solitario, accetto volentieri l'invito partito da Max via Hikr. I due itinerari in ballottaggio, Grignone da Cainallo o Legnone da Roccoli Lorla, mi interessano entrambi; il primo perchè non l'ho mai fatto, il secondo perchè il Legnone è sempre un gran bel panorama, e l'ho fatto l'ultima volta ormai 3 anni fa. Così eccomi arrivare a Lecco al comodo parcheggio (sole a picco pomeridiano a parte ) del Bione, che non conoscevo, alle 6.00; vi sono 2 o 3 gruppi con zaino in chiara attesa, mi sembra di riconoscere Alberto dalle foto e non sbaglio; con lui c'é Beppe, in breve arrivano Max e Francesco. Come sopra ben descritto da Alberto, si decide per il Legnone. La strada da Dervio a Tremenico non me la ricordavo così stretta, ma chiacchierando e facendo conoscenza con gli altri il tempo passa veloce. Il primo tratto fino all'Alpe Agrogno lo passo conversando con Beppe. Nello strappo successivo che porta alla Cà de Legn, Francesco, il senior del gruppo, ci stacca tutti col suo passo tranquillo ma deciso. Alberto invece resta defilato. Ci aspettiamo tutti dentro la Cà de Legn, perchè ogni tanto arrivano folate piuttosto fredde. Sul ripido tratto conclusivo torniamo un pò a disperderci, ma nel giro di 5 minuti siamo comunque tutti in vetta. Il panorama del Legnone è sempre grandioso, anche se specie verso la Valtellina è presente una leggera foschia. Dopo uno spuntino veloce per alcuni e pasto per altri ( pasta fredda casalinga per Max ), iniziamo la discesa; vogliamo anticipare le code del rientro ed inoltre qualche cumulo inizia pian piano a formarsi. Per qualcuno la discesa è, in qualche punto, più complicata della salita ( sbaglio Max ? ); a parte i tratti con le funi, i numerosissimi sassi sul sentiero non rendono certo il cammino troppo agevole. Numerosi sono coloro che stanno ancora salendo; una coppia ci chiede se c'è rischio temporale, e poi ci guarda storto quando gli rispondiamo che, visto il cammino ancora da percorrere, non è da escludere. Francesco precede tutti pure in discesa, anche se tutti la prendiamo con assoluta calma. Ci ricompattiamo alla Cà de Legn prima e all'Alpe Agrogno poi. Nell'ultimo tratto, chiacchierando con Beppe deviamo leggermente dal percorso di andata senza accorgercene, ma l'allunghiamo solo di qualche minuto. Strategicamente Beppe ha lasciato l'auto in modo che al pomeriggio sia all'ombra, e così non dobbiamo nemmeno soffrire il caldo nel rientro.
A Lecco invece potremmo cuocere le bistecche sui tetti delle nostre auto, compresa la mitica Tipo di Alberto ( non gliel'ho chiesto, ma dubito molto abbia l'aria condizionata).
Una bella escursione con un'ottima compagnia, che spero di potere incontrare ancora presto.
RELAZIONE DI MASSIMO
COMMENTO DI BEPPE
Come avete notato nelle mie relazioni non sono di molte parole
Comunque domenica oltre ad apprezzare la bellezza dei luoghi e panorami del legnone
ho apprezzato la piacevole compagnia grazie a tutti ciao a presto.
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