Passo di Tartano m 2103
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Erano anni che non tornavo in Val Tartano, e oggi non poteva essere giornata migliore, cielo blu, abbondante innevamento e soprattutto niente coda al ritorno (è sabato).
Queste valli, Lunga, Corta, di Lemma e Budria, ero solito percorrerle in autunno, con giornate terse e colori caldi. In inverno c’ero stato solo una volta con gli sci, nella mia breve e ingloriosa stagione scialpinistica.
Alle 9 arriviamo a Tartano e proseguiamo in Valle Lunga. Non avendo gomme da neve e temendo problemi, parcheggio poco dopo, presso la bacheca del Parco delle Orobie Valtellinesi.
C’incamminiamo e dopo la galleria paravalanghe calziamo le ciaspole. Proseguiamo lungo la strada innevata fino al ponte sul torrente, lo attraversiamo a destra e risaliamo ripidamente nel bosco fino a sbucare alla Casera Porcile (m 1803). Da questa, ora in campo aperto, ci dirigiamo verso Sud e con ultimo traverso a destra raggiungiamo la croce del Passo di Tartano. Qui rimango incantato nel vedere, oltre alla bellezza del luogo, un paio di sciatori che con estrema eleganza raggiungono il bosco con quattro scodinzoli....che invidia!
Pranziamo e prendiamo un po di sole poi, quando l’aria diventa frizzante, rimettiemo le ciaspole, percorriamo un tratto di cresta verso Est e infine, a capofitto, col disappunto di Emoke e presumo anche qualche maledizione nei miei confronti, scendiamo alla Casera e quindi a valle.
Insisto col bianco&nero, ma forse è l’ultima volta.
Tourengänger:
grandemago,
Lella
Communities: Hikr in italiano
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