Capanna Piansecco (1982 m) nella giornata internazionale della montagna
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Oggi, 11 dicembre, si festeggia in tutto il mondo la giornata internazionale della montagna. Una data voluta dall’Onu a partire dal 2003 e che ogni anno è dedicata a un tema preciso. Per il 2009 l’attenzione è rivolta alla “gestione del rischio di catastrofi nelle zone di montagna”.
La scelta non è casuale, visto che proprio in questi giorni a Copenhagen si discute di riscaldamento climatico e degli effetti devastanti che questo porta sul pianeta, per esempio sui ghiacciai, serbatoi d'acqua del mondo. Il tema non poteva passare inosservato nelle scuole ticinesi.
È in quest’ottica che abbiamo voluto sottolineare la ricorrenza accompagnando simbolicamente 11 ragazzi tredicenni ad una ciaspolata in Val Bedretto. Per alcuni di loro si è trattato del battesimo con le racchette da neve.
Inizio dell’escursione: ore 10:20
Fine dell’escursione: ore 14:55
Temperatura alla partenza: - 3°C
Temperatura al rientro: 0°C
Partiti con un pulmino sotto un cielo sereno, arriviamo in Val Bedretto con sole velato e nevischio spinto da nord.
Appena scesi dal veicolo ci rendiamo conto che la temperatura è molto rigida: in compenso il favonio si è quasi completamente assopito.
Dopo i preparativi e le indicazioni per un corretto fissaggio e uso delle racchette da neve, ci incamminiamo seguendo una traccia preesistente.
Siso impone un passo tranquillo e regolare, così che il gruppo possa procedere bene, mantenendo costante la distanza tra persona e persona. Di tanto in tanto ci si ferma per togliersi il maglione o un altro capo d’abbigliamento; la temperatura non è più così cruda!
Il sentiero entra in un bosco misto di larici e abeti rossi, sul versante sinistro del Ri dell’Acqua.
Le condizioni meteo non sono splendide, ciò nonostante il buonumore non manca. Il nevischio non disturba affatto e dà quel giusto tocco prenatalizio.
In poco più di un’ora arriviamo alla Capanna Piansecco: non c’è anima viva! Ci accomodiamo nel refettorio e consumiamo con grande appetito il pranzo al sacco. La temperatura all’interno non supera di molto quella esterna.
Sul tavolo in fondo al refettorio degli splendidi gerani rossi ravvivano il locale. Sulla parete della cucina delle bottiglie di vino, di birra e di bevande dolci pubblicizzano i prodotti in vendita. Purtroppo tutte sono rigorosamente vuote!!!
È vero, in servizio non si beve! Normalmente, anche nei rifugi non custoditi è possibile comunque acquistare delle bibite. Abbiamo segnalato il fatto alla guardiana: ci ha promesso che rimedierà alla manchevolezza.
Una veloce analisi della situazione ci induce a rinunciare alla salita al Lago delle Pigne. La neve si è già un po’ assestata, ma il nevischio e la nebbia che ristagna poco più in alto non ci invitano a proseguire. Poco male! Alcuni ragazzi si sfidano in una partita a Scala quaranta. Il mazziere distribuisce le carte in senso antiorario. Fabio suggerisce di giocare in senso orario e consiglia i meno abili. L’aiuto è forse decisivo: Carlo, poco dopo, chiude e cala tutte le carte in mano esibendo raggiante di gioia i suoi tris, la scala … e il Jolly.
Dopo la pausa pranzo l’escursione continua fino all’Alpe di Rotondo, a pochi minuti dalla capanna. Qui siso dà una dimostrazione su come si localizzano e recuperano le persone sepolte da una valanga: un primo approccio al Barryvox, alla sonda, alla pala e alla coperta di salvataggio. I ragazzi partecipano con entusiasmo e dimostrano una particolare abilità con la pala.
Esercitazione di salvataggio di un sepolto dalla valanga.
Abbiamo ritenuto necessario rendere attenti tutti, senza spaventare nessuno e senza spegnere i legittimi entusiasmi, che la pratica delle racchette da neve non è priva di rischi. Le statistiche dicono inequivocabilmente che un numero sempre maggiore di racchettari viene travolto dalle valanghe. Abbiamo inoltre ricordato che nessun ARVA (Appareil de Recherche de Victimes en Avalanche) protegge dalle valanghe!
La nevicata si intensifica: fantastico! Lungo la discesa ci permettiamo di tagliare qualche curva scendendo nella neve fresca: una goduria!
Raggiunto il Ristorante All’Acqua, concediamo ancora un po’ di tempo ai ragazzi, perché possano divertirsi in questa splendida neve fresca.
Al rientro i partecipanti ci manifestano tutta la loro gioia e gratitudine per questa giornata internazionale della montagna; l’entusiasmo degli accompagnatori è persino maggiore!
Tempo di salita: 1 h 15 min
Tempo totale: 5 h
Dislivello: 397 m
Difficoltà: WT2
Copertura della rete cellulare: buona
Partecipanti:
Giuliano – Nicholas – Nora – Riccardo – Igor – Patrick – Elisa – Simone – Lea – Jason – Carlo
Accompagnatori:
Fabio e siso
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