Esino Lario: Monte Croce e Monte Pilastro


Publiziert von cai56 , 13. Februar 2022 um 08:38. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 9 Februar 2022
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 971 m
Abstieg: 971 m
Strecke:Circolare 14,39 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano si segue la statale 36 fino al bivio per Abbadia Lariana; da qui si continua lungo la provinciale 72 fino al centro di Varenna. Si sale fino ad Esino Lario, dove si trova il bivio per Ortanella e, raggiunta la frazione Bigallo, si parcheggia in Via dell'Artigianato.

Continuando l'infinita serie di belle e limpide giornate, si presenta l'occasione di tornare  - per noi dopo moltissimi anni - nella zona del Cainallo-Moncodeno-Grigna, o meglio, in posti panoramici adatti ad osservarli da vicino. Decidiamo di salire - certamente non per la via più breve - seguendo un sentiero che la maggior parte delle mappe non riporta, non essendo catalogato negli elenchi dei CAI locali, ma che in loco, pur privo di indicazioni sia alla partenza che all'arrivo, troviamo efficacemente bollato e molto ben delineato sul terreno. La traccia, seppur spesso sommersa da quantità immense di foglie di faggio, è sempre comoda (T2) e l'unico tratto che giustifica la difficoltà indicata nella scheda, un poco esposto e con un breve passaggio roccioso, è la discesa dal Monte Pilastro nelle immediate vicinanze della Bocchetta di Moncodeno.


Dalla zona artigianale di Bigallo si retrocede sulla carrozzabile per qualche decina di metri fino ad imboccare la pista forestale con indicazioni per l'Alpe di Lierna: si tratta di una bellissima acciottolata (agibile ai mezzi agricoli) che sale comodamente la Valle Ontragna fino a concludersi alla Bocchetta di Calivazzo; noi la seguiamo per lungo tratto superando le cascine di Piazzo e Mascedo e proseguendo fin poco oltre due tornanti ignorando sulla destra una pista secondaria che sale da fondovalle. Percorrendo la folta faggeta - Bosco Caravina - si raggiunge quindi l'incrocio di sentieri della Costa da Büs: si ignorano tutti quelli indicati dalla palina e si imbocca il secondo a sinistra, largo ed agevole, che si addentra negli alti boschi della Val di Cagnoeul; alternando ripide salite e lunghi tratti in falsopiano (oggi spesso "nuotando" in un mare di foglie) si raggiunge il Passo di Strecc, aperto a margine della Valle dei Grottoni sul fianco orientale del Pizzo della Conca. Addentrandosi nel vallone, si risalgono le sponde erbose a radi faggi cespugliosi avvicinando la parte culminante della lunga dorsale Sileggio-Pilastro nella zona dei Grottoni; poi si traversa salendo verso sinistra e si va a percorrere con stretti tornanti il ripido pendio che si conclude in un tratto pianeggiante della Costa di Rosèe, fra il Monte Saetta ed il nostro Monte Croce. La vetta si raggiunge in pochi minuti seguendo una breve impennata della dorsale fino al terrazzino con croce degli Alpini. Ignorando le altre indicazioni presenti, decidiamo di proseguire lungo la comoda cresta, praticamente priva di neve ghiacciata grazie all'esposizione favorevole ed al clima insolito, fino a raggiungere l'anticima erbosa del Monte Pilastro e poi, poco distante, l'ometto (punto trigonometrico) del vero Monte Pilastro: il panorama, compreso fra Appennini e Valtellina, giustifica la notorietà della posizione. Al centro, fra cima ed anticima, si stacca il sentierino per la Bocchetta di Prada: scende una ripida valletta e poi un costone sul fianco del Sass di Lümach (anticamente noto per la presenza di fossili, i "lümach", appunto) per raggiungere un breve passo roccioso prima di arrivare all'ampia apertura della bocchetta (Costa di Prada), caratterizzata da una netta distinzione fra nord (Valle dei Molini, buia e boscosa) e sud (Valle di Prada, soleggiata e prativa). Al passo vero e proprio si scende a sinistra lungo la larga ed usurata traccia del sentiero che mette in comunicazione con la popolare mulattiera di accesso al Rifugio Bogani: seguendola verso sinistra si asseconda l'orografia delle pendici della Costa del Grumelone (cresta nord dell'anticima del Monte Pilastro) fino a raggiungere il piazzale di parcheggio presso il Vo' di Moncodeno. Si segue la carrozzabile fino alla Bocchetta di Cino, dove, in assenza di neve, conviene imboccare la lieve traccia che segue la ex-pista da sci fino al piazzale del Rifugio Cainallo. Qui, all'esterno della curva sotto l'edificio, parte la pista acciottolata che scende direttamente ad Esino: lasciata a destra la diramazione per Gromedücc e a sinistra le cascine Chercio e Piazza, si raggiunge la carrozzabile Esino-Valsassina nei pressi del tornante di Rogo all'ingresso di una villa del PIME. Si scende lungo la provinciale fino al quarto tornante, dove si imbocca a sinistra (accanto ad un deposito di inerti) una pista erbosa: dove termina, subito dopo due cascine fatiscenti, si raggiunge con un ripido sentierino sulla destra il fondo della Valle di Busagna, attualmente ridotta a cantiere per la posa di tubature; in pochi passi si raggiunge la carrozzabile per Ortanella e, verso sinistra, oltrepassata la Cappella di San Grato ed un eliporto, si torna al punto di partenza.

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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