Via Cai Vedano e Via della Libertà al Pizzo dei Nibbi + Monte Pilastro + Monte Croce
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Ogni volta che sentivo parlare di arrampicate in Grignone, subito pensavo alle per me impossibili vie al Sasso Cavallo o in Fasana.... ma mai avrei potuto immaginare che esistesse un vero e proprio mondo...
Un calcare e una roccia super, un sole tiepido che ci riscalda per bene la pelle, sotto di noi il Lago e attorno a noi il meraviglioso mondo della Grigna....
Due bellissime vie poco conosciute e quindi oggi tutte per noi... e al ritorno... piccola scappatina al Monte Pilastro e al Monte Croce
Dal parcheggio in località Vo del Moncodeno (q. 1430 m), inoltrarsi nel bosco e, con un traverso abbastanza pianeggiante, seguire il sentiero per il Rifugio Bogani. Alla q. 1590 m circa, si incontra un bivio: abbandonare la traccia pianeggiante per la Bogani, quindi svoltare decisamente a destra in direzione del Rifugio Bietti.
Il sentiero prosegue ripido sino alla Porta di Prada (q. 1686 m).
Dalla Bocchetta, svoltare decisamente a sinistra. Il sentiero, dopo essere transitato appena sotto il Bivacco 89° Brigata Garibaldi (q. 1603 m), con alcuni sali e scendi conduce alla caratteristica Porta di Prada (q. 1811 m), un suggestivo arco naturale scolpito nella roccia.
Dall'Arco, proseguire ancora per un 5 minuti fino alla successiva piccola selletta erbosa, appena oltre la quale, sulla sinistra, si innalza la bella piramide rocciosa del Pizzo dei Nibbi (conosciuto anche come Pilastro di Prada). Portarsi in corrispondenza del termine della struttura rocciosa, nei pressi della quale un ometto un po' nascosto dalla vegetazione segna l'inizio della labile traccia di sentiero che conduce alla base della parete (q. 1690 m circa).
La Via CAI Vedano, attacca all'estrema destra della parete (faccia vero il Pizzo dei Nibbi), in corrispondenza di una placca metallica con nome e difficoltà della via: 6a / 150m. Portare 12 rinvii.
L1: 5a 30m: Dritti per roccia articolata, vago diedrino e poi placca compatta di aderenza
L2: 5a 20m: Lungo traverso verso destra, prima su placca compatta e poi più fessurata, fino alla sosta
L3: 6a 25m: Tiro chiave. Salire su facili risalti fino a quando la parete non si impenna: superare un piccolo strapiombino e poi placca a buchi e placca di aderenza (attenzione: il primo spit di questa lunghezza è venuto via)
L4: 4b 20m: Diedrino
L5: 4b 35m: breve muretto verticale (2 spit) poi traversare verso il centro della parete (sinistra) per circa 10m fino a riprendere la cresta
La Via CAI Vedano termina in corrispondenza di una selletta posta appena sotto al castello sommitale della vetta vera e propria del Pizzo dei Nibbi, in corrispondenza di una sosta di calata con libro di via.
Da qui è possibile attrezzare una doppia di 30m e poi, per prati, ritornare alla base.
Per chi, invece, volesse raggiungere la vetta vera e propria, dall'ultima sosta proseguire ancora per 10m su facili gradoni un po' instabili fino alla cima del Pizzo dei Nibbi (q. 1811 m - consigliato), dove si può sostare e recuperare il compagno da un solido spuntone.
A questo punto, proseguire lungo la facile e un po' aerea cresta erbosa fino a ricongiungersi con il sentiero n°19 che porta alla Bocchetta di Piancaformia (q. 1804 m). Dalla Bocchetta, seguendo il sentiero tracciato, si torna alla base della parete.
Bellissima via su calcare più che ottimo. Chiodatura abbondante e soste già attrezzate su spit: friends, nuts e cordini inutili.
L'ambiente è fantastico e la giornata è ancora lunga.... perchè non ricominciare con la bella ma più alpinistica Via Libertà?!? :)
La Via Libertà attacca a sinistra della Via CAI Vedano (faccia a monte), in corrispondenza di una vecchia fettuccia grigia: VI+ / 120m
L1: VI 40m: Salire dritti su placche fessurate un po' disturbate dalla vegetazione in direzione di un evidente diedro obliquo, alla base del quale si trova il primo chiodo. Salire il diedro fino al suo termine, per poi uscire a sinistra (chiodo) fino alla sosta.
L2: V+ 25m: Seguire l'evidente fessura sopra la sosta, al termine della quale la via originaria va a destra. La via, purtroppo, in questo punto, è particolarmente disturbata dalla vegetazione, pertanto è consigliato traversare a sinistra su placca (due cordini blu) e congiungersi con la Via Mary. Per piccole fessurine si arriva alla sosta.
L3: VI+ 25m: Portarsi sotto allo strapiombino sopra la sosta, per poi aggirarlo sulla destra. Seguire per un breve tratto la fessura e, appena possibile, uscire a sinistra in placca. Seguire la placca fino alla sosta su comoda cengia erbosa.
L4: VI 25m: La via originale va destra (III). Consigliata la variante che percorre l'ultimo tiro della Via Mary (VI). Superare direttamente lo strapiombo (chiodo) sfruttando una bella lama per pii spostarsi a destra. Rimontare nuovamente lo spigolo fino alla sosta di calata in comune con quella di CAI Vedano.
Per raggiungere la vetta del Pizzo dei Nibbi e per la discesa vedi sopra.
Via molto bella e di grandi soddisfazioni, da non sottovalutare poichè di stampo alpinistico: pochi chiodi lungo il percorso, quindi necessari friends fino al n°1 B.D. e cordini.
Durante il rientro decidiamo di regalarci anche una bella scappatina al Monte Pilastro e al Monte Croce, dove il panorama e la vista sul "nostro" bellissimo Lago è a dir poco mozzafiato....
Una volta rientrati alla Bocchetta di Prada (q. 1653 m), proseguire lungo la dorsale erbosa in direzione del Monte Pilastro. Superato un breve tratto roccioso dove occorre l'aiuto delle mani (I), il sentiero torna nuovamente facile fino alla vetta del Monte Pilastro (q. 1823 m - cartelli segnavia). Dal Monte Pilastro scendere lungo l'ampia dorsale erbosa in direzione dell'evidente croce del Monte Croce (q. 1779 m), un vero e proprio balcone sul Lago.
Dal Monte Croce tornare sui propri passi sino ad un bivio, dove si scende a sinistra. Un bellissimo bosco di maggiociondoli (quest'anno fioritura TOP) riporta al parcheggio.
con Peru

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