Palanzone 1436 m e San Primo 1682 m
Quale modo migliore di ricordare Andrea! se non fare una lunga escursione e tornare al posteggio con le ultime luci di giornata?
Abbiamo tanta voglia di camminare ma senza impegnare troppo la testa e lasciare così liberi i pensieri…ci avviamo quindi lungo sentieri ben noti che solo qualche mese fa avevamo calpestato in allegra compagnia. Tra amici vecchi e nuovi…una giornata dove risate e sfottò ci avevano accompagnato nella lunga camminata e come per magia, quella che solo la montagna riesce a creare, ci aveva unito come se ci conoscessimo da sempre!
Partiamo dalla piazza del mercato di Asso per salire direttamente al Palanzone, neve dal paese e, a discapito di quanto pensavamo, poca traccia. Proseguiamo lungo la cresta fino alla colma di Sormano, questa volta niente lunga sosta, quello che ci aspetta non è poco. Evitiamo i primi panarozzi, gli ultimi fatti in primavera, per risalire in cresta presso la Colma del Bosco. La neve non sempre ci sostiene. La situazione migliora dopo l’Alpe di Terrabiotta, anche se dobbiamo stare rigorosamente nella pedonata o sulla traccia di ciaspole. In cima troviamo riparo dal vento che si è alzato e velocemente mangiamo qualcosa.
Rientriamo con il più veloce sentiero basso, qui non si sfonda e riusciamo a tenere un buon passo. Tornati alla Colma del Bosco imbocchiamo la sterrata che indica Sormano a 1,20 h. Giunti in una piazza (posteggio) abbiamo la piacevole sorpresa di incontrare Chiara, anche lei di ritorno dal San Primo.
Individuiamo immediatamente il cartello CAI che indica Rezzago a 25 minuti. Proseguiamo per un poco su mulattiera e, giunti nel pressi di una cascina scendiamo pochi gradini per raggiungere il sentiero, poco visibile, per Rezzago. Più che un sentiero la prima parte, forse anche a causa della neve, sembra più una traccia, dobbiamo prestare molta attenzione alle varie tracce di animali. Riusciamo a individuare solo qualche bollo giallo. Il GPS qui torna veramente molto utile mostrandoci che il sentiero rimane prevalentemente nei pressi del torrente. Giungiamo a un’ampia sterrata, potrebbe andare bene anche quella anche se si allarga un poco. Il sentiero (freccia gialla su un albero) torna verso il torrente, un piccolo ometto indica il punto dove si deve riattraversare. Risaliamo, la traccia diventa man mano più evidente e arriviamo quindi a Rezzago (chiesetta).
Proseguiamo su asfalto, in discesa, fino al cartello “vecchia mulattiera per Asso” a sx. Svoltiamo, poco dopo attraversiamo la statale ma troviamo la mulattiera interrotta per lavori. Continuiamo quindi lungo la statale fino a riprendere la mulattiera dopo un’ampia curva. Continuiamo a scendere, attraversiamo il torrente su un bel ponte in pietra e risaliamo. Ancora un breve tratto di mulattiera e poi strada. Svoltiamo prima a dx poi a sx sbucando all’altezza di una vecchia panetteria, chiudendo qui l’anello di giornata.
Cogliamo l’occasione per ringraziare quanti ci sono stati vicini in questi giorni. Mai come in questi momenti la vicinanza di amici che condividono la stessa passione poteva esserci di aiuto.
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