Bellissimo ritorno al Rif. Griera e salita al Piancone Basso.
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Dopo l'incontro con Nadia e Olmo di settimana scorsa, oggi mi ritrovo con loro per un giretto tranquillo; dopo aver scartato ancora una volta il Pizzo 3 S, mi viene facile proporre il rifugio Griera (Nadia non c'è mai stata) abbinato alla salita sul Piancone Basso.
Partiamo abbastanza presto, ci facciamo la tangenziale che porta verso la statale SS 36, poi, proprio allo svincolo ci blocchiamo...incidente in galleria con conseguente restringimento di carreggiata sulla vecchia strada che attraversava Monza. Cominciamo bene...
Arrivati a Pagnona parcheggiamo ai soliti stalli poi ci prepariamo per la "Direttissima". Il clima è fresco, sembra che abbia piovuto sino alle prime luci dell'alba, così che, salire subito in maniera ripida risulta quasi piacevole. Sul sentiero non troviamo nessuno, e anche gli alpeggi in gran parte si sono spopolati, il silenzio ci circonda, mentre Olmo si diverte buttandosi nell'erba. Con tempo altalenante in meno di 1h45 siamo al Griera.
Entro a salutare Serena che è intenta ad impastare i pizzoccheri, prenoto per sicurezza, e poi ci rimettiamo in cammino seguendo la strada militare. Prendiamo quota lentamente, affrontando 2/3 tornanti, poi, abbandoniamo la militare per buttarci sulla cresta erbosa. Si sale ora su balze erbose, in maniera ripida, passiamo la zona in cui è posto un cippo a ricordo, e sempre in maniera ripida proseguiamo sulla cresta stando attenti a non restare troppo a destra o troppo a sinistra, anche perchè le nuvole a volte ci tolgono quasi completamente la visuale. In 50 minuti ci facciamo i 300 mt di dislivello che ci separano dal Piancone Basso.
Purtroppo una volta in cima la visuale è quasi nulla, ed in più si è alzato un venticello decisamente fresco, dopo aver costruito un ometto su questa anonima cima non ci resta che fare le foto di rito e ritornare al Griera dove sicuramente il clima, soprattutto umano, sarà di tutt'altro tenore.
Ora siamo a tavola, e come al solito qua è tutto pieno, senza troppi indugi ordiniamo due bei piatti di pizzoccheri...e un bel secondo giusto per rimanere negli standard da "abbuffo al rifugio". Finito il pranzo mi intrattengo un attimo con Serena, giusto per "sparlare" un po dell'amico Massimo Big Elephant Massimo, che tra l'altro, scopro che è passato di qua giusto la settimana scorsa con il compagno di merende Mario numbers; poi senza indugiare oltre saluto e riprendo la via di discesa.
Rifacciamo la via fatta al mattino, senza correre, e mentre scendiamo, noto che le Mazze di Tamburo presenti all'andata ora non ci sono più. Ma il "colpo da maestro" credo che l'abbia fatto un local, che, mentre andava a raccogliere le uova nel pollaio posto all'inizio del bosco, ha trovato casualmente due bei porcinotti.
Nel frattempo il sole illumina il cielo portando la temperatura intorno ai 28°...
Nota 1): Classica e stranota salita, almeno sino al rif. Griera, luogo di grande perdizione; la salita al Piancone Basso non è segnalata, bisogna solo imbroccare la flebile traccia che si stacca dalla militare, in cima abbiamo costruito un piccolo ometto. Con il tempo bello si può continuare con più attenzione sino alla cima dopo.
Nota 2): ...Eric
PIANCONE.
Sono da Serena e la mano è sul bancone,
la birra è bella fresca e raccolta dal bidone,
ne bevo più di sette e mi salta la dizione.
Piancone,
al tavolo c'è pronto e mando giù il boccone,
pizzoccheri conditi con tanto bel bittone,
per digerire il tutto ci abbino l'acetone.
Piancone,
mi alzo, ho finito e sono già in carpione,
inciampo nei gradini e adesso son castrone,
nel viaggio all'ospedale mi cambian dotazione.
Era meglio stare in piedi ed evitare l'abrasione, e in fondo mi domando: avanti c'è il Piancone?
A' la prochine! Menek, Nadia e Olmo
Partiamo abbastanza presto, ci facciamo la tangenziale che porta verso la statale SS 36, poi, proprio allo svincolo ci blocchiamo...incidente in galleria con conseguente restringimento di carreggiata sulla vecchia strada che attraversava Monza. Cominciamo bene...
Arrivati a Pagnona parcheggiamo ai soliti stalli poi ci prepariamo per la "Direttissima". Il clima è fresco, sembra che abbia piovuto sino alle prime luci dell'alba, così che, salire subito in maniera ripida risulta quasi piacevole. Sul sentiero non troviamo nessuno, e anche gli alpeggi in gran parte si sono spopolati, il silenzio ci circonda, mentre Olmo si diverte buttandosi nell'erba. Con tempo altalenante in meno di 1h45 siamo al Griera.
Entro a salutare Serena che è intenta ad impastare i pizzoccheri, prenoto per sicurezza, e poi ci rimettiamo in cammino seguendo la strada militare. Prendiamo quota lentamente, affrontando 2/3 tornanti, poi, abbandoniamo la militare per buttarci sulla cresta erbosa. Si sale ora su balze erbose, in maniera ripida, passiamo la zona in cui è posto un cippo a ricordo, e sempre in maniera ripida proseguiamo sulla cresta stando attenti a non restare troppo a destra o troppo a sinistra, anche perchè le nuvole a volte ci tolgono quasi completamente la visuale. In 50 minuti ci facciamo i 300 mt di dislivello che ci separano dal Piancone Basso.
Purtroppo una volta in cima la visuale è quasi nulla, ed in più si è alzato un venticello decisamente fresco, dopo aver costruito un ometto su questa anonima cima non ci resta che fare le foto di rito e ritornare al Griera dove sicuramente il clima, soprattutto umano, sarà di tutt'altro tenore.
Ora siamo a tavola, e come al solito qua è tutto pieno, senza troppi indugi ordiniamo due bei piatti di pizzoccheri...e un bel secondo giusto per rimanere negli standard da "abbuffo al rifugio". Finito il pranzo mi intrattengo un attimo con Serena, giusto per "sparlare" un po dell'amico Massimo Big Elephant Massimo, che tra l'altro, scopro che è passato di qua giusto la settimana scorsa con il compagno di merende Mario numbers; poi senza indugiare oltre saluto e riprendo la via di discesa.
Rifacciamo la via fatta al mattino, senza correre, e mentre scendiamo, noto che le Mazze di Tamburo presenti all'andata ora non ci sono più. Ma il "colpo da maestro" credo che l'abbia fatto un local, che, mentre andava a raccogliere le uova nel pollaio posto all'inizio del bosco, ha trovato casualmente due bei porcinotti.
Nel frattempo il sole illumina il cielo portando la temperatura intorno ai 28°...
Nota 1): Classica e stranota salita, almeno sino al rif. Griera, luogo di grande perdizione; la salita al Piancone Basso non è segnalata, bisogna solo imbroccare la flebile traccia che si stacca dalla militare, in cima abbiamo costruito un piccolo ometto. Con il tempo bello si può continuare con più attenzione sino alla cima dopo.
Nota 2): ...Eric
PIANCONE.
Sono da Serena e la mano è sul bancone,
la birra è bella fresca e raccolta dal bidone,
ne bevo più di sette e mi salta la dizione.
Piancone,
al tavolo c'è pronto e mando giù il boccone,
pizzoccheri conditi con tanto bel bittone,
per digerire il tutto ci abbino l'acetone.
Piancone,
mi alzo, ho finito e sono già in carpione,
inciampo nei gradini e adesso son castrone,
nel viaggio all'ospedale mi cambian dotazione.
Era meglio stare in piedi ed evitare l'abrasione, e in fondo mi domando: avanti c'è il Piancone?
A' la prochine! Menek, Nadia e Olmo
Tourengänger:
Menek
Communities: Alpinismo Cabaret!, Hikr in italiano
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