Pass de Omenit o Passo Tre Uomini (2652 m)


Publiziert von siso , 17. Juli 2017 um 23:00.

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Misox
Tour Datum:16 Juli 2017
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Zapporthorn   CH-GR 
Zeitbedarf: 6:15
Aufstieg: 1011 m
Strecke:Alpe Fracch (1640 m) – Confin Basso (1961 m) – Stazione a monte seggiovia Alp de Confin (2320 m) – Stazione a monte sciovia Tre Omen (2514 m) – Pass de Omenit (2652 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Semiautostrada A13, uscita San Bernardino – Parcheggio Alpe Fracch.
Unterkunftmöglichkeiten:Alberghi a San Bernardino.
Kartennummer:C.N.S. No. 1254 – Hinterrhein - 1:25000.

Escursione sui pascoli dell’Alp de Confin, ad ovest di San Bernardino, fino ad uno dei diversi valichi alpinistici tra la Mesolcina e la Val Calanca.

 

Inizio dell’escursione: ore 7:20

Fine dell’escursione: ore 13:40

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1024 hPa

Temperatura alla partenza: 8,5°C

Temperatura al rientro: 23,5°C

Isoterma di 0° alle 9:00: 3900 m

Velocità media del vento: 17 km/h

Sorgere del sole: 5:46

Tramonto del sole: 21:11

 

Parto alle 7:20 dal parcheggio dell’Alpe Fracch, di fronte agli impianti sciistici di San Bernardino Confin.

La temperatura è molto più rigida di quanto potessi immaginare. Al posto della camicia a maniche corte avrei dovuto indossare un indumento più caldo. Seguo la pista da sci che si sviluppa in una striscia ricavata nel bosco di abeti rossi e di pini mugo. Alle 7:39 il sole sorge dietro il massiccio del Piz de la Lumbreida, riscaldando l’aria e lo spirito. La salita è piuttosto impegnativa, anche perché non c’è un vero sentiero: si tratta appunto di una pista da sci, utilizzata in questo periodo come pascolo per le mucche. In 55 minuti arrivo comunque alla stazione a monte dell’ovovia, in località Confin Basso (1961 m).  

Da questo punto nodale scelgo il Sentiero Alpino Calanca (ASAC), numero 712, che fiancheggia il Pan de Zucher, oltre il limite della vegetazione arborea. Passo a breve distanza da una mandria di mansuete manze nere e proseguo in direzione ovest fino a circa 2230 m, dove il terreno spiana. Mi raggiungono Peppa, un fantastico cane bianco simile ad una pecora, forse un barbone di grande taglia (che a dispetto del nome non ha nulla da spartire con la regina di picche) e il suo padrone. Condivido con loro parte del percorso, che normalmente vedo innevato: raramente attraverso questo pascolo in estate. Prima del guado del Ri di Confin Basso passo da una baita aperta, utilissima in caso di improvviso maltempo.

Superato il torrentello risalgo un promontorio sul quale è posizionata la stazione a monte della seggiovia Alp de Confin (2320 m). Mi concedo una sosta, ammirando una cima molto attraente, che potrebbe rientrare nei futuri progetti: I Rodond (2830 m).

Da qui via seguo una traccia sul pascolo, una specie di stradina, forse realizzata per facilitare il transito del battipista. In mezz’ora di piacevole camminata, su un pascolo ricco di fiori, pervengo alla Stazione a monte della sciovia Tre Omen (2514 m). È il punto più elevato degli impianti sciistici di San Bernardino. La mia meta è a un tiro si schioppo: sono tre omini di pietra, che svettano a 350 m di distanza. Per risalire il ripido versante mi porto dapprima per 150 m a sud-ovest, dove trovo degli omini di pietra e un esile sentiero che grazie a diversi risvolti mi conduce in circa 20 minuti al Passo Tre Uomini: geschafft!
 

                            Pass de Omenit o Passo Tre Uomini (2652 m)
 

Il versante calanchino è selvaggio e inospitale. Il verde Lagh de Stabi (2292 m), probabilmente uno dei laghetti alpini meno visitati della Svizzera italiana, non basta per ingentilire questo luogo dove la natura impone la sua indomabile legge. Eppure, in estate, l’uomo da secoli è riuscito a trovare anche laggiù risorse di vita. Pastori e alpigiani hanno lasciato tracce della loro dura esistenza con cascine, costruzioni sottoroccia (sprügh) e incisioni sulla roccia. Il Sass de la Scritüra, toponimo riportato pure dalla carta topografica, è un macigno sul quale dei pastori bergamaschi provenienti dall’Alta Val Seriana incidevano il loro nome e la data di passaggio. Le date coprono un periodo cha va dal 1656 al 1928.

Fonte bibliografica:

Anna Carissoni

Pastori – La pastorizia bergamasca e il vocabolario Gaì

Edizioni Villadiseriane, 2004.

 

Dopo l’immancabile carrellata di foto panoramiche, ispeziono il crinale in direzione sud, verso il massiccio I Rodond. Intravedo dei possibili punti di passaggio sul lato calanchino, lungo cenge erbose discretamente esposte. Affaire à suivre…

 

Rilassante camminata sui pascoli dell’Alp de Confin fino al Passo Tre Uomini, un valico sicuramente poco valicato, che gode di uno splendido panorama sulle cime dell’alta Mesolcina e dell’alta Val Calanca. Il Pass de Omenit è pure una frequentata meta invernale per racchettisti e sci alpinisti.

 

Tempo di salita: 2 h 50 min

Tempo totale: 6 h 20 min

Dislivello in salita: 1011 m

Sviluppo complessivo: 10,4 km

Difficoltà: T3

Coordinate Pass de Omenit: 730'624 / 146'466

Libro di vetta: no

Copertura della rete cellulare: buona

Numero europeo d’emergenza: 112

Tourengänger: siso


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Kommentare (6)


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mong hat gesagt:
Gesendet am 17. Juli 2017 um 23:16
All' epoca, iu avevo fatto il Pass de Omenit,
però dalla parte dell' Alp de Stabi, iu venendo da Rossa.

Grazie mille, siso per la memoria.

Ciao
Jerry

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 18. Juli 2017 um 11:55
Ciao Jerry!
Vedendo il selvaggio versante calanchino, hai fatto sicuramente una scelta originale, avventurosa. Complimenti e grazie per l'attenzione!
siso.

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 18. Juli 2017 um 09:20
Mi piacciono molto questi tuoi report con la minuziosa descrizione dell'escursione impreziosita da momenti di cultura e approfondimento sulla storia del luoghi interessati !

bravo ! ... ciao Giorgio

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 18. Juli 2017 um 12:00
Grazie Giorgio!
La storia è fatta anche da persone umili e semplici, che hanno svolto un onesto lavoro in luoghi impervi, che oggi visitiamo per soddisfare il nostro desiderio di evasione.
Saluti,
siso.

Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 18. Juli 2017 um 20:33
Che strano.....mai visto senza neve,,,,,,,,,Bella li Daniele66

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 19. Juli 2017 um 13:59
Ciao Daniele!
Noto che anche tu pensi alla neve, malgrado sia passato un solo mese dall'ultima escursione sulla coltre bianca. Non vorrei ripetermi, comunque il paesaggio innevato esercita un fascino incomparabile! Dovremo aspettare ancora quattro mesi...


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