Anello selvaggio sui monti del Garda
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Bellissimo anello in una zona selvaggia sui primi contrafforti del Bresciano che guardano il lago di Garda, la ferrata Susatti l'abbiamo percorsa già una volta(http://www.hikr.org/tour/post41118.html) scendendo verso il bivacco Arcioni con il sentiero attrezzato Foletti per rientrare a Biacesa, ma questo concatenamento con la cima Rocca lo avevo in programma e con Irene ci avventuriamo in una mattina di novembre, fresca e non troppo soleggiata.
Da Biacesa percorriamo il "sentiero dei Bech" n 470, ci inoltriamo nel bosco seguendo bolli sbiaditi e repentini saliscendi, dopo il valico del Bech, in circa 30 minuti all'attacco della ferrata; arrivati ci imbraghiamo, poi Irene inizia ad arrampicare ed io a seguire su questa piacevole salita, mi riprometto di toccare il ferro il meno possibile e di salire sfiorando e toccando questo bel granito, piacevole, caldo.
Dopo diversi "tiri"(il tracciato si presenta con un susseguirsi di tratti attrezzati e interruzioni brevi di sentiero su vegetazione bassa) siamo sulla cresta finale, la vegetazione è rada e copre in parte l'orizzonte, siamo alla fine sulla cima più alta, firmiamo il libro di vetta e mangiamo qualcosa.
In effetti giunti quì la ferrata vera e propria è terminata,la salita anche se non difficile ci ha regalato belle sensazioni, magari procedendo con la determinazione di non toccare il ferro ma solo ancorando le longue al cavo.
Dalla cima Capi ci dirigiamo verso bocca Pasumer che vediamo lassù in alto, pregrediamo sulla cresta ora scendendo ora risalendo; siamo al bivio con le indicazioni, a sinistra si scende con il sentiero Falcimperi verso il bivacco Arcioni, a destra......a destra dopo una breve salita, il sentiero precipita, sempre con la dovuta sicurezza, verso il basso repentinamente.
Poi dopo un bel salto di circa 20 metri, prosegue con un bel traverso percorrendo in quota la Val Sperone, e progredendo ora in leggera, ora più accentuata salita; l'ambiente è spettacolare, nulla da invidiare a vie più blasonate, ora saliamo di quota repentinamente e sbuchiamo sulla bocca Pasumer, giriamo a sinistra verso la sommità della cima Rocca imboccando un grosso e profondo trincerone scavato dagli Austro-Ungarici.
Con l'aiuto di corde e staffe risaliamo verso la cima, in 20 minuti arriviamo alla croce di vetta, scartando vari ingressi delle gallerie che bucano letteralmente la cima.
Dalla cima, anche se di altezza modesta(907 mt), lo spettacolo che ci si presenta è bellissimo, alle nostre spalle la cima Giochello ci impedisce la visuale verso nord-ovest, ma all'opposto tutto si svela dal Cornetto di Trento, allo Stivo, poi l'Altissimo e tutta la possente cresta del Baldo; giù nel precipizio lo sguardo precipita nel lago di Garda, di fronte a noi lo sperone della cima Capi.
Iniziamo la discesa, arriviamo all'imbocco della galleria posta a sud per la difesa della cima, ci caliamo nella scala di ferro e iniziamo a vagare nelle varie gallerie, scoprendo che la segnaletica è ben indicata per chi viene dal basso, praticamente all'opposto del nostro percorso, comunque con un pò di raziocinio troviamo l'uscita ed iniziamo la discesa verso la chiesetta di San Giovanni, poi con un bel sentiero tappezzato da magnifiche foglie di faggio siamo a Biacesa.
Da Biacesa percorriamo il "sentiero dei Bech" n 470, ci inoltriamo nel bosco seguendo bolli sbiaditi e repentini saliscendi, dopo il valico del Bech, in circa 30 minuti all'attacco della ferrata; arrivati ci imbraghiamo, poi Irene inizia ad arrampicare ed io a seguire su questa piacevole salita, mi riprometto di toccare il ferro il meno possibile e di salire sfiorando e toccando questo bel granito, piacevole, caldo.
Dopo diversi "tiri"(il tracciato si presenta con un susseguirsi di tratti attrezzati e interruzioni brevi di sentiero su vegetazione bassa) siamo sulla cresta finale, la vegetazione è rada e copre in parte l'orizzonte, siamo alla fine sulla cima più alta, firmiamo il libro di vetta e mangiamo qualcosa.
In effetti giunti quì la ferrata vera e propria è terminata,la salita anche se non difficile ci ha regalato belle sensazioni, magari procedendo con la determinazione di non toccare il ferro ma solo ancorando le longue al cavo.
Dalla cima Capi ci dirigiamo verso bocca Pasumer che vediamo lassù in alto, pregrediamo sulla cresta ora scendendo ora risalendo; siamo al bivio con le indicazioni, a sinistra si scende con il sentiero Falcimperi verso il bivacco Arcioni, a destra......a destra dopo una breve salita, il sentiero precipita, sempre con la dovuta sicurezza, verso il basso repentinamente.
Poi dopo un bel salto di circa 20 metri, prosegue con un bel traverso percorrendo in quota la Val Sperone, e progredendo ora in leggera, ora più accentuata salita; l'ambiente è spettacolare, nulla da invidiare a vie più blasonate, ora saliamo di quota repentinamente e sbuchiamo sulla bocca Pasumer, giriamo a sinistra verso la sommità della cima Rocca imboccando un grosso e profondo trincerone scavato dagli Austro-Ungarici.
Con l'aiuto di corde e staffe risaliamo verso la cima, in 20 minuti arriviamo alla croce di vetta, scartando vari ingressi delle gallerie che bucano letteralmente la cima.
Dalla cima, anche se di altezza modesta(907 mt), lo spettacolo che ci si presenta è bellissimo, alle nostre spalle la cima Giochello ci impedisce la visuale verso nord-ovest, ma all'opposto tutto si svela dal Cornetto di Trento, allo Stivo, poi l'Altissimo e tutta la possente cresta del Baldo; giù nel precipizio lo sguardo precipita nel lago di Garda, di fronte a noi lo sperone della cima Capi.
Iniziamo la discesa, arriviamo all'imbocco della galleria posta a sud per la difesa della cima, ci caliamo nella scala di ferro e iniziamo a vagare nelle varie gallerie, scoprendo che la segnaletica è ben indicata per chi viene dal basso, praticamente all'opposto del nostro percorso, comunque con un pò di raziocinio troviamo l'uscita ed iniziamo la discesa verso la chiesetta di San Giovanni, poi con un bel sentiero tappezzato da magnifiche foglie di faggio siamo a Biacesa.
Tourengänger:
Amadeus
Communities: Alpinismo Cabaret!, Hikr in italiano
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Kommentare (9)