9 e 10 settembre 2016: rifugio Santa Maria in Leten m.1765 (BG)


Publiziert von Alberto , 12. September 2016 um 16:25.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 9 September 2016
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:00
Aufstieg: 1710 m
Strecke:Bratte m.712 - Baita de Sopra m.1320 - rifugio SantaMaria all'alpe Leten m.1765 KM. 8,860 disl.+1130 -120 ore 4 (effettive 3,26) RITORNO: rifugio SantaMaria all'alpe Leten m.1765 - salita fino a quota 1880 con il sentiero n° 240 aggirando il costone erboso delle pendici del monte Leten - si scende fino ad attraversare il torrente per poi risalire fino alla baita Campiano m.1826 KM. 2,980 disl.+185 -120 - si sale per raggiungere un pianoro a poco più di 1900 metri dal quale alla sua estremità si vede Zambla e la capanna 2000 a destra - si piega decisamente a sinistra sempre in salita,dove si vede la forcella di Grem e l'omonima cima - forcella di Grem m.1976 KM. 6,250 disl.+414 -215 - bivacco Mistri m.1800 KM. 7,660 disl.+425 -385 - bivacco Telini m.1641 KM. 9,120 disl.+440 -560 - curva delle Guardie m.1023 KM. 13,900 - Bratte m.712 KM. 16,550 disl.+580 -1610 e ore 7,15 (effettive 5,34)
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - autostrada A 4 MI/VE uscita Bergano - seguire per Valle Seriana - Ponte Nossa - Premolo - Bratte: la strada procede asfaltata per Belloro,fino alla quota 850 per tutti,dopo possono proseguire solo gli autorizzati
Unterkunftmöglichkeiten:rifugio SantaMaria all'alpe Leten m.1765: struttura con ingresso avente un armiadio dove riporre gli zaini e gli scarponi,sostituendoli con le ciabatte del rifugio - infondo vi è il bagno e la scala che sale al dormitorio costituito da 2 stanze per un totale di 17 posti letto: una con 9 posti letto di cui 1 letto a castello matrimoniale (4 posti) e altri 2 letti a castello + uno singolo e riscaldata tramite la canna fumaria, mentre l'altra camera non ha il posto singolo per un totale di 8 posti letto - cuscini - coperte e sacchi a pelo - al piano terra grande sala pranzo con cucina a gas 4 fuochi e cucina economica a legna - lavello con doppio rubinetto, il più piccolo ha in più un filtro - pentole di varie misure anche per gruppi numerosi (dato che qui si tiene la festa) - luce tramite pannello solare - wc anche esterno sempre aperto - porticato con sedie e tavolo in caso di emergenza se non si hanno le chiavi. TUTTE LE STRUTTURE DELLA ZONA dal rifugio in poi CHE HO VISITATO HANNO IL PORTICO
Kartennummer:kompass: FOPPOLO-VALLE SERIANA

Era dall'anno scorso che mi sarebbe piaciuto visitare questo rifugio dove occorrono parecchie ore di cammino e dislivello a meno che si salga dal parcheggio del rifugio SABA situato a quota 1600 (strada a pedaggio dal costo i 4 euro al giorno) ma a causa dei danni subiti durante l'inverno 2013/14 il rifugio è stato inagibile fino alla primavera inoltrata di quest'anno.

Ritirato le chiavi dal cordialissimo sig. Peracchi Reginaldo riprendo a salire fino alla località di partenza: sinceramente a mio gusto,il percorso non è dei migliori per il fatto che si è profondamente incassati in una valle,l'unico vantaggio è l'ombra vista la giornata calda.

Poi è un continuo traversare il torrente in secca e una volta uscito dal bosco a quota 1500,il sole picchia alla grande,ma dopo 4 orette alle ore 12,14 sono al rifugio dove faccio conoscenza con Cristiano,il più giovane pastore che abbia mai visto (21 anni e da tre che conduce al pascolo le pecore) che tiene a bada le sue 800 pecore (così ho capito) tramite i sui 2 cani.

Durante la giornata gli ho dato una mano a tenere due agnellini che si sono rotti una zampa in modo tale che potesse steccargliela: sorprendente la sua conoscenza per rimettere in sesto i due piccoli,in 10 giorni mi ha detto che sarebbero guariti.

Facciamo merenda insieme,lui mi offre il formaggio d'alpe che fa il suo socio mentre io gli offro una barretta di cioccolato: mi chiede a che ora parto l'indomani,nel caso se passo al loro alpeggio.

Gli dico che intorno alle 10 parto per la discesa,ma dal rifugio all'alpeggio dove lui deve tornare per dormire e cenare a me ci vogliono come minimo 30/45 minuti ad andare e poi devo ritornare,quindi per ogni eventualità ci salutiamo alla sera.

La mattina del giorno seguente mi alzo presto per sistemare tutto e prepararmi per il rientro che,vista l'ora e la giornata al momento bella,decido di fare un giro ad anello per vedere l'altro percorso che in parte conosco e quindi alle ore 8,21 parto alla scoperta di nuovi panorami foschia permettendo.

Il sentiero sale per circa 100 metri per poi aggirare le pendici del monte di Leten e scendere verso il torrente in secca dal quale si procede nuovamente in salita tramite un tracciato disastrato forse a causa del passaggio delle vacche,quindi bisogna guardare bene la segnaletica che a volte sparisce tra l'erba.

Finalmente giungo a all'alpe Campiano dove decido di provare a vedere il sentiero che scende alla baita Foppazzi: la freccia ne indica la direzione,poi si vedono alcuni vecchissimi segnali oramai quasi spariti (forse li avevano dipinti i romani durante il loro impero) ma per quanto riguarda la marcatura (traccia nel terreno nel caso che qualcuno non l'abbia capito) nulla di che: visto che stavo per incunearmi ancora nell'altro ramo della val Dossana,riprendo a ritroso il percorso fatto in discesa per ritornare alla baita Campiano dove seguo il ben visibile percorso che conduce in salita ad una sorta di passo dove è ben visibile il rifugio capanna 2000 e la zona di Zambla: qui si piega decisamente a sinistra dove già in lontananza è visibile la Cima di Grem e l'omonimo passo che raggiungo e dal quale in breve si può salire alla cima che tra lascio perché la meteo continua ad evolversi e visto che il giorno prima ha fatto qualche goccia,la mia esperienza mi dice di non fare ciò di cui ci si può pentire.

Considerando che di meteorologi (fai da te) che considerano che è meglio dare retta alla meteo più ottimistica abbondano (e ne ho avuto modo di smentire la loro certezza oltre al fatto che ritengano insignificante la differenza di 3/4 ore l'arrivo anticipato di un temporale),al contrario preferisco la meteo più pessimistica,ma in più,oservo le nubi e la loro conformazione e colore.

Qualcuno potrebbe pensare che esagero o che scrivo bazzecole,in questo caso anticipo il loro pensiero e rispondo così: l'esperienza insegna,le disgrazie pure e la memoria serve a ricordare per evitare di commettere le stesse pirlate! (a prescindere che vi sono coloro che fan finta che non sia successo nessun incidente di qualsiasi tipologia).

Prendo a scendere e sosto per breve tempo al rifugio Mistri considerando che le nuvole stavano per prevalere sul cielo: giunto al bivacco Telini noto che la foschia non permette di vedere la Presolana,nel frattempo guardo la cartina per vedere se posso evitare di scendere troppo per poi risalire a prendere l'auto.

C'è la possibilità ma la nuova segnaletica che vedo non da indicazioni per Premolo/Belloro e questo è un problema: mentre proseguo nella discesa alle mie spalle il temporale si fa sentire e il cielo grigio scuro fa presagire che la zona Grem/Arera/passo di Zambla/monte Alben, siano battuti dall'acqua,mentre la mia direzione opposta mi lascia ben sperare.

Giunto ad un bivio senza segnalazione,vedo dei segnali a vernice che mi farebbero risalire,forse anche quel percorso è giusto e probabilmente se sarei sceso oltre avrei visto la segnaletica che ne indicava le località,in quel caso decido di proseguire in piano passando la zona dove un tempo vi erano alcune miniere,poi prendo un percorso che scende di cui ne vedo la segnaletica a vernice che a breve scompare.

Comunque so la direzione e procedo fin quando giungo sulla strada asfaltata dove è indicata come la curva delle Guardie: una sale e non credo sia il caso visto che va dalla parte opposta,l'altra scende dalla parte opposta,non mi rimane che proseguire su quella con il divieto di circolazione...la strada procede in discesa con vari tornanti...sfiga vuole finisce ad una fattoria: ma mettere anche un cartello "strada chiusa" è così complicato?

E va bè,risalgo e prendo la strada che va dalla parte opposta e vedo una signora a cui chiedo informazioni: mi dice che dovrei risalire fino alla cappella (dove ho visto proprietà privata vietato l'accesso) oppure scendere sulla strada che ho fatto a risalire e guardare bene che vi è un sentiero non segnalato.

Nel frattempo giunge una signora con il fuori strada,è la pastora della signora a cui ho chiesto: parlano del fatto che molti escursionisti si perdono a causa della mancanza di segnaletica e sarebbe il caso di metterla e mettere al corrente il comune.

Mi da un breve passaggio fino al presunto sentiero,ringrazio e procedo...arrivo ad un prato dove l'esile traccia si percepisce per il calpestio di qualche raro passaggio,ma nel contempo temo che la cosa si fa ardua e non mi piace considerando le forti tuonate che sopra la mia testa risuonano nel cielo grigio da paura.

Ecco che uscendo dal prato rientro nel bosco,il sentiero è infestato da rovi ma riesco a passare aiutandomi con i bastoncini per evitare di pungermi con le spine,poi eccomi su una sterrata di cui mi dicevano: arrivato ad un bivio,una scende e la evito per non dover poi risalire,quindi procedo in salita e finalmente arrivo alla strada asfaltata dove ben comprendo che sono su quella giusta.

Arrivato ad una casa dove all'esterno un locale si dedicava al taglio della siepe,chiedo conferma: mi risponde che è la strada che collega Premolo a Belloro...fantastico,oraa può scatenarsi anche il diluvio ma sono oramai arrivato...ed ecco che poco dopo mi accingo a prepararmi per affrontare un acquazzone che mi perseguiterà per una decina di minuti,giusto il tempo di arrivare all'auto,soddisfatto per aver evitato il temporale su percorsi troppo esposti e a rischio scivolate.

 

Alla prossima!


Tourengänger: Alberto


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