Cima di Camplano, Cima di Leten
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L'escursione inizia lungo una mulattiera (che poi diventa sentiero) che rimane praticamente pianeggiante a mezza costa, inoltrandosi in Val Dossana, una valletta secondaria sopra a Ponte Nossa in Val Seriana. Tralasciato il bivio con il Sentiero 242, si rimane sempre sul sentiero 245 che inizia a salire fino a sbucare nei pressi della Baita Valmora ... in una conca piena di neve!
Attraverso la conca pianeggiante sulla bella neve bianca e inizio la salita verso la Cima di Camplano. Già dai primi passi si capisce che oggi dovrò ridimensionare il mio tour: anche se la neve non è particolarmente profonda l'avanzamento risulta molto rallentato ... oltre ad essere faticoso non potendo neanche sperare in qualcuno che batta traccia al mio posto.
Dalla Cima, uno sguardo all'ipotetico proseguimento del progetto iniziale, conferma la mia prima sensazione: meglio rinunciare, altrimenti altro che fare buio ... non tanto per il dislivello che manca ma più che altro per il lungo sviluppo.
Ritorno quindi nuovamente alla piana della Baita Valmora e decido ... per consolarmi ... di risalire verso Cima di Leten, una cimetta che mi aveva già "respinto" in una situazione analoga neanche troppo tempo fa. Il destino vuole che salga questa cima proprio con la neve ... e così sarà! Certo per essere un dosso (al cospetto della vicina e ben più ardita Cima di Val Mora) di fatica ne ha richiesta parecchia ma l'ambiente gustato in piena solitudine ripaga delle energie investite.
Per il rientro opto per passare dal Passo del Re, scendendo lungo la bella dorsale. Dal Passo mi invento una discesa su terreno a tratti molto ripido, non riuscendo a trovare il sentiero che mi avrebbe permesso di raggiungere il Rifugio Santa Maria di Leten più comodamente ... almeno credo. In compenso questa mia disgressione "libera" mi permette di ammirare da molto vicino alcuni camosci.
Finalmente al Rifugio, uscito dalla zona neve, posso concedermi una buona pausa prima di intraprendere la discesa lungo il Sentiero 242 che nei pressi della Baita Manzone mi permetterà di ricollegarmi al 245 e da qui ancora lungamente fino a Bratte.
Attraverso la conca pianeggiante sulla bella neve bianca e inizio la salita verso la Cima di Camplano. Già dai primi passi si capisce che oggi dovrò ridimensionare il mio tour: anche se la neve non è particolarmente profonda l'avanzamento risulta molto rallentato ... oltre ad essere faticoso non potendo neanche sperare in qualcuno che batta traccia al mio posto.
Dalla Cima, uno sguardo all'ipotetico proseguimento del progetto iniziale, conferma la mia prima sensazione: meglio rinunciare, altrimenti altro che fare buio ... non tanto per il dislivello che manca ma più che altro per il lungo sviluppo.
Ritorno quindi nuovamente alla piana della Baita Valmora e decido ... per consolarmi ... di risalire verso Cima di Leten, una cimetta che mi aveva già "respinto" in una situazione analoga neanche troppo tempo fa. Il destino vuole che salga questa cima proprio con la neve ... e così sarà! Certo per essere un dosso (al cospetto della vicina e ben più ardita Cima di Val Mora) di fatica ne ha richiesta parecchia ma l'ambiente gustato in piena solitudine ripaga delle energie investite.
Per il rientro opto per passare dal Passo del Re, scendendo lungo la bella dorsale. Dal Passo mi invento una discesa su terreno a tratti molto ripido, non riuscendo a trovare il sentiero che mi avrebbe permesso di raggiungere il Rifugio Santa Maria di Leten più comodamente ... almeno credo. In compenso questa mia disgressione "libera" mi permette di ammirare da molto vicino alcuni camosci.
Finalmente al Rifugio, uscito dalla zona neve, posso concedermi una buona pausa prima di intraprendere la discesa lungo il Sentiero 242 che nei pressi della Baita Manzone mi permetterà di ricollegarmi al 245 e da qui ancora lungamente fino a Bratte.
Tourengänger:
Andrea!

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