Pomonte - La Tavola - Bergsteigen im Blumenmeer / Bellissima gita in un mare di fiori


Publiziert von Winterbaer , 11. August 2016 um 15:00.

Region: Welt » Italien » Toskana
Tour Datum: 8 Mai 2016
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Aufstieg: 900 m
Abstieg: 900 m
Strecke:11,2 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Pomonte
Kartennummer: Isola d`Elba ALP cartoguide 1:35 000 Vivalda Editori Ingenia

Anfang der 60 er Jahre entstanden auf der Insel Elba bei Lacona die ersten Campingplätze.

Wir waren das erste Mal im Oktober 1984 auf Elba. Damals haben wir uns in Rio nell`Elba geschämt, dass wir in dem armseligen Dorf als Touristen aufkreuzen. Die Häuser waren so heruntergekommen und als Fremder war man noch ein Exot. Die Erzminen waren noch in Betrieb und der Tourismus in manchen Dörfern ein Fremdwort.

 

Heute ist die Insel in den Sommermonaten von Touristen überlaufen. Im Frühjahr und Herbst ist es zwar bedeutend ruhiger, aber in manchen Dörfern ist auch dann viel los: z.B. in Portoferraio, in Capoliveri oder in Porto Azzurro.

 

Ruhiger ist es insgesamt an der eher unzugänglichen und steilen Westküste mit den wenigen kleinen, schönen Dörfern und Stränden. Erst in den 60 er Jahren wurde die Küstenstraße von Campo nell`Elba nach Marciana gebaut. Bis dahin waren die Orte wie Pomonte und Chiessi nur über die steilen Bergpfade unter dem Monte Capanne zu erreichen.

 

Unternimmt man in diesem Gebiet eine Wanderung, wie wir heute, kann man sich vorstellen, wie hart und armselig das Leben dort früher gewesen sein muss. Die Menschen haben die karge Natur ganz alleine mit ihrer eigenen Muskelkraft bearbeitet und sich selbst versorgt. Maschinen oder sonstige Hilfsmittel gab es keine.

 

Der usprüngliche Dorfkern von Pomonte lag einst auf ca. 460 m Höhe in einem der ausgedehntesten Bergtäler der Insel, wo heute nur noch undurchdringliche Macchia vorzufinden ist. Das mittelalterliche Dorf „Pedemonte“ (post montem), in Dokumenten schon im 13. und 14. Jhdt. nachgewiesen, wurde nach historischen Überlieferungen durch die Angriffe von Khayr al-Din Barbarossa (1554) und Dragut (1553) zerstört. Es soll dort oben Salinen und im heutigen Pomonte eine Anlegestelle am Meer gegeben haben.

 

Wir steigen heute in einem Blumenmeer den alten Verbindungsweg von der Küste auf die anderen Regionen der Insel hoch. Der Himmel ist wegen des Scirocco bedeckt, aber es ist trotzdem wunderschön.

 

Wir hatten gar nicht vor, bis ganz oben an den Grat zu gehen. Wir waren viel mehr immer auf der Suche nach einem schönen Rastplatz auf einem der großen Granitfelsen mit Aussicht. Kaum sieht man aber hoch über sich so einen offensichtlich geeigneten Felsen, wird einem auch gleich klar, dass er durch die tiefe, stachelige Macchia unerreichbar ist.

 

So steigen wir höher und höher und kommen schließlich am Grat zwischen dem Monte di Cote und La Tavola an. Es ist kühl hier oben mit dem starken Wind, aber zum Glück ist die Aussicht trotz des Scirocco-Nebels noch ganz gut. Wir gehen noch ein Stück auf dem Weg 00 in Richtung La Galera weiter, um einmal den Verlauf zu erkunden, den wir noch nicht kennen.

Den Anstieg auf den vorderen Gipfel des Monte di Cote, der sehr unangenehm durch die dichte Macchia und schließlich über ausgesetzte Granitblöcke führt, sparen wir uns heute. Wir waren ja vor http://www.hikr.org/tour/post87182.html zwei Jahren schon dort oben.

 

Schließlich machen wir uns wieder an den Abstieg und an einem geschützteren Platz gibt es doch noch eine kurze Brotzeit.

 

Ganz sicher werden wir, wenn möglich, diese Tour nochmal bei sonnigerem Wetter wiederholen. Aber auch heute war es schön! Die Mufflons sind uns wieder begegnet und sonst kein Mensch. Eine Tour genau nach unserem Geschmack.

 

Abstieg dann wie Aufstieg und am Ende mit der Stirnlampe wieder hinunter in das wunderschöne Dörfchen Pomonte.

 

Heute hab ich leider in der Zeitung lesen müssen, dass am 07.08.2016 bei einem riesigen http://iltirreno.gelocal.it/piombino/foto-e-video/2016/08/07/fotogalleria/le-fiamme-devastano-i-boschi-dell-elba-1.13929984#1 Waldbrand 50 Hektar der wunderschönen Vegetation bei Chiessi und Pomonte verbrannt sind. Auch die Häuser der Dörfer waren bedroht und Pomonte stand kurz vor einer Evakuierung. Einige arme Hunde und Esel, die nicht flüchten konnten, sind in den Flammen ums Leben gekommen. Eine Katastrophe, wenn man jetzt die Fotos und Videos der öden, schwarzen Hänge sieht. Sehr schade! Und wie es aussieht, ist das Feuer wieder einmal nicht von selbst entstanden....ein älterer Einheimischer hatte seine Gartenabfälle verbrennen wollen (Feuer zu machen ist in dieser Jahreszeit streng verboten!) und das Feuer ist ihm bei dem starken Wind „ausgekommen“.

Was für ein bedauerlicher Fehler!

 

Es wird Jahre dauern, bis dort wieder alles so schön blüht, wie auf unserer Wanderung von Chiessi aus http://www.hikr.org/tour/post94612.html letztes Jahr im Frühling oder dieses Jahr im Mai von Pomonte aus.

 

So schade!

 

 

All'inizio degli anni 60 anni sull'Isola d'Elba, vicino a Lacona, sono emersi i primi campeggi.
Noi siamo stati sull`Elba la prima volta nel mese di ottobre dell`anno 1984. A quel tempo ci siamo vergognati tanto di venire a Rio nell`Elba come turisti. Le case in questo villaggio di montagna in questo tempo sono apparse molto povere e rovinate e la gente lì non aveva visto ancora molti turisti. Le miniere erano ancora in funzione e il turismo in alcuni villaggi una parola straniera.

Oggi l'
Isola nei mesi estivi è sovraffollata con turisti. In primavera e in autunno per fortuna è ancora molto più tranquillo. Ma in alcuni villaggi si trovano un sacco di turisti anche in questo periodo: per esempio a Portoferraio, Capoliveri e a Porto Azzurro.

La tranquilità si trova piuttosto sulla costa occidentale, che è più inaccessibile e ripida, con solo pocchi piccoli villaggi e spiagge. Solo negli anni 60 è stata costruita la strada costiera da Campo nell`Elba a Marciana. Fino di là i villaggi come Pomonte e Chiessi erano accessibili solo attraverso i ripidi sentieri di montagna sotto il Monte Capanne.

Se in questa regione si inizia una passeggiata, come oggi facciamo noi, si può benissimo immaginare quanto dovrebbe esser stata difficile e dura la vita negli anni senza la strada sulla costa. In tempi passati le persone hanno lavorato nella natura da solo con le proprie forze e hanno dovuto provvedersi tutti da soli. Macchine o altri ausili non c'erano.

Il villaggio
originario di Pomonte di una volta si trovava a circa 460 metri sul livello del mare in una delle più ampie valli dell 'isola, dove oggi si trova solo la macchia impenetrabile. Il borgo medievale di "Pedemonte" (post montem) è attestato nei documenti già nel 13. e 14. secolo. L'antico villaggio, uno dei comuni dell'Elba medievale, venne distrutto, secondo la tradizione storiografica, durante gli attacchi di Khayr al-Din Barbarossa (1554) e di Dragut (1553) . Da registri del 1573 (Archivio Storico di Marciana) si evince che esistevano delle saline ed uno scalo marittimo sul luogo dell'attuale Pomonte, sviluppatosi a partire dalla fine del XIX secolo. (passo da Wikipedia)


Oggi saliamo in alto sui pendii sopra Pomonte sul vecchio sentiero di collegamento dalla costa alle altre regioni dell'isola. Camminiamo in un mare di fiori incredibilmente bello. Il cielo è coperto, sempre a causa del Scirocco, ma non ci impedisce a godere la natura.

Non abbiamo avuto lo scopo di andare in cresta e fino alla cima. Tanto più siamo sempre stati alla ricerca di un luogo di riposo piacevole su una delle grande rocce di granito con bellavista. Ci ne sono alcune grandi rocce davanti agli occhi, ma si vede presto, che il bel posto in alto sopra di se non è raggiungibile nella profonda macchia pungente.

Quindi
saliamo sempre più in alto e, infine, arriviamo al crinale tra il Monte di Cote e La Tavola. Fa fresco qui con il vento forte, ma per fortuna la vista è ancora abbastanza buona, nonostante il nebuloso Scirocco. Procediamo un po' sul sentiero n. 00 in direzione di La Galera per esplorare un po' la traccia, che non conosciamo ancora.


Rinunciamo finalmente alla salita alla cima di fronte del Monte di Cote, l`abbiamo già provato http://www.hikr.org/tour/post87182.html due anni fa. La salita conduce attraverso la macchia densa e dei blocchi di granito ripidi e esposti. Non è stata molto piacevole.

Dopo aver goduto il panorama scendiamo e in un luogo più riparato facciamo ancora una breve pausa. Certamente, se possibile, vogliamo ripetere questa bella gita in un giorno più solare. Ma oggi è stato bello lo stesso! Ancora una volta abbiamo incontrato i bei mufloni e eccetto di loro nessuna altra persona. Una gita esattamente al nostro gusto!

Nella traccia di salita scendiamo in direzone di Pomonte e alla fine raggiungiamo di nuovo il bellissimo villaggio, anche oggi l`ultima parte della nostra gita con la frontale.

Oggi, purtroppo, ho dovuto leggere sul giornale che l'ultima domenica, il 07.08.2016, in un enorme http://iltirreno.gelocal.it/piombino/foto-e-video/2016/08/07/fotogalleria/le-fiamme-devastano-i-boschi-dell-elba-1.13929984#1 incendio, 50 ettari della bella vegetazione sono bruciati a Chiessi e a Pomonte. Le case dei villaggi sono stati minacciati dalle fiamme e si ha anche pensato di dover evacuare il villaggio di Pomonte. Alcuni cani e asini, chi non hanno potuto sfuggarsi, sono morti nell`incendio. Un disastro se ora si guarda le foto e i video di sterili pendii neri. Peccato! E come spesso il fuoco non è emerso da solo ....ma un anzanio Elbano ha voluto bruciare alcuni rifiuti del suo orto (cosa in questo periodo è severamente vietato). A causa del vento forte il fuoco gli è scapato....

Che deplorevole errore!


Ci vorranno anni prima che la natura si potrà mostrare tanta bella ancora e una volta tutta in fiore come nella nostra escursione da http://www.hikr.org/tour/post94612.html, che abbiamo potuto fare nell`anno scorso o in quella da Pomonte di quest'anno in primavera.

 

Che peccato!!!!


Tourengänger: Winterbaer
Communities: Hikr in italiano


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