I Paiosei - Valle Strona

I Paiosei è il nome con cui sono i localmente noti gli estesi e ripidi prati da sfalcio posti sul versante orientale della dorsale Nord del Monte Forcolaccia. Sulla carta IGM il nome è diventato Paiosci (niente di più facile che trasformare una e corsiva in una c...)  e pare attribuito alla dorsale stessa. In passato due sentieri, uno più alto e uno più basso, li attraversavano e un sistema di fili a sbalzo permetteva di portare a valle l'erba che qui veniva tagliata con la ranza.

L'idea iniziale del giro di oggi era quella di salire fino al Monte Forcolaccia ma le condizioni in cui abbiamo trovato il percorso (terreno gelato con poca neve, non ancorata al suolo) e la totale assenza di segnaletica e di documentazione ci hanno fatto desistere dal proposito per rimandare ad una stagione più adatta un giro con tante incognite come questo.
Rimane comunque un'escursione molto panoramica in una della zone meno frequentate della Valle Strona.

L'andata
Con Ferruccio parto dal piccolo parcheggio che si incontra subito dopo il secondo tornante di Forno e ci addentriamo tra le case dell'agglomerato di Preia, seguendo l'indicazione per il campo sportivo. Attraversato lo Strona su un caratteristico ponte a schiena d'asino, proseguiamo a sinistra (Est) incontrando una cappelletta. Il sentiero attraversa un canale e, dopo la confluenza con una traccia che sembra provenire da Otra, risale il ripido versante superando una vecchia antenna televisiva dismessa, bel punto panoramico, e un rudere. Lungo il percorso si trovano diversi segni di vernice rossa. La pendenza diminuisce e si entra in una bella faggeta, giungendo alle baite ristrutturate dell'Alpe Piumera (1265 m, circa 1 ora da Preia), dove troviamo gli unici cartelli indicatori di tutta l'escursione. Risaliamo con percorso libero la dorsale boscosa verso Sud (del sentiero "ufficiale" Z11 non troveremo nessuna traccia...) rimanendo a sinistra del filo (Est) fino ad un primo punto panoramico (circa 1570 m). Da qui in avanti la salita sarà un susseguirsi di splendide vedute. Proseguendo lungo la facile dorsale si passa sopra la testata del vallone dell'Alpe Samorone (1658 m), che visiteremo al ritorno, e si giunge alla base di un tratto più ripido. Calzati i ramponi, raggiungiamo la quota 1787 m (circa 2:30 lorde da Preia), dove inizia la dorsale dei Paiosei, prevalentemente erbosa, con qualche affioramento roccioso. Con percorso sempre molto panoramico percorriamo la cresta fino ad arrivare, a circa 1840 m, alla base del salto che precede la quota 1997 m IGM (3:15 lorde ore da Preia). Da qui in avanti aumentano sia la pendenza che l'esposizione.
Rigorosamente senza traccia, risaliamo un pendio affacciato sull'ombroso e freddo versante di Nagarone (O) per un centinaio di metri di dislivello, fino a raggiungere nuovamente la cresta a circa 1940 m, dove decidiamo di fermarci: se anche arrivassimo in cima, per ritornare a Forno dovremmo compiere un giro troppo lungo, visto che ripercorrere a ritroso il tratto da qui in avanti sarebbe un azzardo.

Il ritorno
Scendiamo quindi per una breve pausa in un punto più comodo e soleggiato e ripercorriamo la dorsale fino ad affacciarci sulla testata del vallone di Samorone, dove scendiamo con percorso libero senza incontrare difficoltà, fino alle baite ristrutturate dell'Alpe Samorone (1328 m), dove si possono vedere anche una vasca in sasso e una piccola balma.
Proseguiamo quindi sull'evidente sentiero che scende nel bosco sulla destra (qui ci sono anche altri due sentieri: uno che traversa in piano, sempre sulla destra e riporta verso Piumera e un altro, non segnato sulle carte, che traversa a sinistra con destinazione ignota...) e arriviamo, oramai in fondovalle, alle baite di Chioso, da dove, seguendo una stradina verso destra (Est) passiamo davanti al campo sportivo di Forno e ritorniamo al ponte sullo Strona nei pressi di Preia, dove si chiude l'anello.