dal Monte Ventolaro m. 1892 alla Mazza dell'Inferno m. 1921
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finite le vacanze e per riprendere l'allenamento abbiamo scelto un'anello che doveva essere tranquillo, ma è risultato un giro piuttosto impegnativo. Si raggiunge Forno in Valstrona (VB) e si lascia l'auto in paese, a piedi e su strada asfaltata per circa 1 km, si sale alla Cappelletta di S.Lucia e subito a lato della stessa parte il sentiero per l'Alpe Ravinella di sotto (non ci sono cartelli ma solo segni bianchi e rossi). il sentiero sale regolare nel bosco seguendo il pendio della montagna (erba alta a tratti), fino ad arrivare all'Alpe Ravinella di Sotto m. 1351. Qui troviamo le indicazioni per Monte Ventolaro e Mazza dell'inferno, seguiamo il sentiero che ci fa attraversare dei bei boschi di faggio e ci offre un bel panorama sulla Valstrona e le montagne circostanti. all'uscita dal bosco non ci sono indicazioni, se non un'ometto in pietra su un masso,da qui si possono seguire due vie: una, dirigersi direttamente all'Alpe ventolaro seguendo le tracce di sentiero abbastanza evidenti e tenendo come riferimento le baite dell'Alpe che s' intravvedono; oppure, stare ad ovest su percorso libero e raggiungere l'anticima del Ventolaro e poi proseguire per cresta fino alla sua vetta a m. 1892. Noi abbiamo scelto questa seconda via, un pò più impegnativa ma più appagante, molto panoramica. Dal Ventolaro s' intravvede il sentiero che sale alla mazza dell'inferno e che dovremo percorrere una volta discesi. Lasciamo la vetta del Ventolaro e scendiamo all'Alpeggio m. 1765, c'è la presenza di acqua e possiamo riempire le borracce e riprendere la salita per la Mazza dell'inferno. La salita è ripida fino ad arrivare all'attacco delle roccette, dove la presenza delle catene ci aiuta a superare l'ultimo tratto, prima di arrivare in vetta. Dalla vetta della Mazza dell'inferno m. 1921 si ammira un panorama a 360° sulla Val d'Ossola, si lasciano le montagne della Valstrona per avere all'orizzonte i 4000 vallesani, la piana dell' Ossola e gran parte della catena alpina. Proseguiamo il nostro cammino sempre sul filo di cresta, un continuo su e giù, a tratti con catene fino ad arrivare all'alpe Campo m. 1739. il percorso richiede attenzione, piede fermo e non soffrire di vertigini, tracce non sempre evidenti, perciò consigliato ad escursionisti esperti. Lasciamo le baite dell'alpeggio all'Alpe Campo, scendiamo su sentiero evidente e segnato fino all'alpe Cortone, presente fontana d'acqua, al suo fianco il sentiero scende a valle e si prosegue fino ad arrivare a Forno.-
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