Rifugio Negros : freddo, quasi bufera ma tanta allegria
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Di nuovo Negros, ma il rifugio
Solita uscita timidamente-invernale, ma scelta difficile. La neve per ciaspolare è ancora poca e “brutta”, di contro le previsioni indicano un gran freddo e soprattutto un gran vento. C’e’ chi vuole ciaspolare, chi non vuol portare pesi, ma siamo tutti d’accordo che per pranzare ci serve un rifugio ed un camino per scaldarsi. Dopo alcuni scambi d’opinione, si parte senza ciaspole, ma con i ramponcini, la destinazione la decidiamo al bar durante la colazione, come quasi tutte le volte. Decidiamo di salire al rifugio Negros, che si trova sopra Lodrino e la capanna Alva, per me e Paolo è il secondo passaggio, dopo la bella salita alla cima di Negros , ma per gli altri amici è inedita, quasi inedita . Dopo aver pagato i 10CHF alla macchinetta a Lodrino, risaliamo in auto la strada che porta a Pon di Sopra (attenzione a pagare il ticket, mentre salivamo nel bosco, abbiamo visto un’auto che salita al parcheggio ha controllato se avevamo esposto il ticket e poi è scesa), parcheggiamo e partiamo qualche minuto dopo le 08:00, le previsioni non sembrano molto azzeccate, il gran freddo è solo -2°, sole neppure un raggio, in compenso nevischia. Si sale subito ripidi-ripidi, gran parte del dislivello (+420mt in 1,3Km) si guadagna da subito, tra boschi e superamento di balzi rocciosi, fino a Q1364, dove inizia un lungo traverso di 2,5Km, che passando dall’ Alpe di Larecc Q1445, porta ai prati dell’ Alpe Alva Q1570. Pausa di 20min, uno spuntino al freddo, ma riparati sotto il tetto della capanna Alva chiusa in inverno, continua a nevischiare più o meno intensamente. Dopo lo spuntino, inizia il tratto più impegnativo, dalla capanna si sale sul sentiero che porta alla bocchetta di Lodrino (percorso della Lodrino-Lavertezzo), fino a Q1762 dove si devia a destra, abbandonando il sentiero principale, indicazioni su cartello in legno per “Negros”. E’ bello “in piedi” e reso viscido dalla neve ghiacciata, da fare con attenzione in queste condizioni. I primi arrivano alle 10:30, io ed il badante circa mezz’ora dopo, il rifugio è aperto e freddo, -6° esterni, -7° all’ interno. Accendiamo camino e stufa, per scaldarci, e solo dopo quasi due ore portiamo la temperatura interna a +14°. Di certo non è un in rifugio invernale (numerose aperture nell’ intercapedine del tetto), ed altrettanto certo che si tratta di un rifugio di cacciatori, tutte le porte degli armadi sono chiuse con catenacci e serrature, ed anche la legnaia. Stoviglie e pentole chiuse, solo qualche vecchia pentola lasciata all’ esterno. Ci accomdiamo e riscaldiamo, pranzo con panini, ma non manca il dolce (panforte), caffè ed alcolici, e per finire un ottimo scalda-panza, il vin-brulè, sta diventando una consuetudine in inverno. Fuori una quasi bufera di neve, peccato perché il panorama da fuori è fantastico, verso la Riviera, Bellinzona, il Claro, e vicinissime le cime di Visghed. Ma la foschia ed il nevischio nascondono quasi tutto. Visto il meteo non passa neppure nella testa di salire alla cima, sarà per una prossima volta, magari dalla cresta nord.
Dopo aver pulito e sistemato ci prepariamo per la discesa, ma scatta la “vena di follia”, e si esce a petto nudo a -6° in piena tormenta, a fare la foto di calendario … Discesa veloce, abbiamo quasi tutti i ramponcini, danno molta sicurezza nei tratti gelati, soprattutto attorno ruscelletti e scoli d’acqua. Alle 15:30 siamo al parcheggio, un bel the caldo (grazie Paolo) e via a casa. Alla prossima.
Un saluto a tutti |
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Altra bella camminata sebbene il meteo ci avversa sempre con continui folate di neve, ed un freddo piuttosto gelido. Comunque belli imbacuccati ci siamo avviati su al rifugio Negros, io non ci sono mai stato, e secondo me è il peggior rifugio che ho visto fin adesso.
Ciò nonostante è sempre bello con la compagnia di matti che siamo, io il primo.... a seguire gli altri..... siam partiti all' inizio molto Wild, per poi prender fiato un po' sul piano, e dopo un ultimo strappo abbiamo timbrato pure la Negros.
E per chiudere un buon vin-brule per scaldarci prima della foto rituale (da pazzi, se no che gioco è …)
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giornata veramente fredda ,anche se questo pazzo inverno quasi senza neve
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Altre foto, diario, tracce sul nostro sito www.girovagando.net escursione # 328
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