Spigolo Falc - Torrione Magnaghi Meridionale.
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Voglia di roccia e di provare qualcosa di nuovo, questa è stata la motivazione della scelta dell'itinerario di giornata.
Sfogliando la solita Bibbia già più di una volta mi era caduto l'occhio su questo Spigolo e alla lettura dell'apritore il Carlo Mauri e il Berera e la scritta "luogo dimenticato", mi ci ficco a capofitto.
Ne parla di una via da poco ripresa e riattrezzata su buona roccia composta da 4 tiri con scalata piacevole.
Guardo il grado e ... V .. di Grigna !
Non fa per me.
Cerco di convincermi e continuo a rileggerla.
Un solo tiro duro il secondo.
Voglio mettermi alla prova e cerco di convincere il mio compagno Massimo. Anche lui storce un pò il naso, poi alla seconda telefonata mi dice ok ci sono .
Coinvolgo anche un terzo Il Fausto ... e ... vaiii si va, e cosi si compone la cordata a tre .
Arriviamo ai Resinelli dove lasciamo l'auto e risaliamo la Cresta Cermenati arrivando al raccordo dei Magnaghi dove prima di attraversare per il Canalone Porta ci accompagna un camoscio scatenato poco sopra il sentiero muovendo di ogni e ci rendiamo subito conto di rimanere sempre vigili nel procedere.
Raggiungiamo la Bocchetta dei Prati, passiamo sull'altro versante, seguiamo un sentierino che costeggia le pareti arrivando all'altezza che porta all'attacco dello spigolo Dorn e qui incomincia la ricerca dell'attacco.
Lo evidenziamo subito, (non ci posso credere) li con un fix sotto i raggi del sole all'altezza di uno sperone secondario.
Ci imbraghiamo, tutti precisini ...
Siamo gli unici e rimarremo gli unici, tutti vanno da altre parti.
Che facciamo tiriamo la monetina ?
Tutti sappiamo che ci sono 4 tiri .
-Il primo tiro 25 m. e ne parlano come del più bello ed in effetti lo è .
-Il secondo 25 m. pure lui che segue lo spigolo( il più duro V+) che richiede due righe.
-Il terzo 40 m. che costeggia di nuovo sullo spigolo su roccette articolate .
-Il quarto, 45 m. lo spigolo si arrotonda arrivando alla cresta sommitale del Magnaghi Meridionale.
Da qui poi scenderemo a dx per cengia ed entreremo i un caminetto dove si trova l'anello di calata per la normale ai Magnaghi (dove facciamo sosta) .
Lasceremo da parte la calata e proseguiremo nell'intaglio tra i due Magnaghi Meridionale e Centrale dove salirò la paretina e un leggero travero a dx ( 4+), il famoso traversino, ( la difficoltà maggiore stà nella roccia unta (facciamo sosta) .
Poi di nuovo in sosta in cima al Magnaghi Centrale.
Per concludere scenderemo il versante opposto per crestina, intaglio ,sx e canalino (passato recentemente ad agosto da un altra via) e scenderemo disarrampicando arrivando ad una cengia dove si trova il cavo metallico attrezzato che ci porterà alla bocchetta del Glasg.
Sembra finita ma vista l'ora lasciamo perdere l' eventuale via Lecco o la Bartesaghi e ci infiliamo nel ripido pendio detritico a dx del Glasg con tratti di disarampicata su roccete e di nuovo sulla traccia dell'attacco della mattina.
Tornando a prima
L'adrenalina del secondo tiro.
Premessa:
la monetina NON viene tirata e Massimo si fà il primo tiro. D'altronde io l'ho scelta e io mi smazzo la difficoltà maggiori!
Risaliamo da secondi io e Fausto recuperati tra facili placchette mettendoci sulla verticale ( 4 ) e raggiungendo lo strapiombo, un pò di atleticità e i primi 25 metri passano velocemente arrivando sorridente alla selletta ... Me la godo la roccia è ottima.
Mi guardo in giro... Ci siamo:
La prima cosa che facciamo leggiamo la relazione che abbiamo con noi, che dice:
evitare di sbagliare l'attacco.
Un bel respiro e ... Ci consultiamo di nuovo, rileggiamo, e dice evitare assolutamente l' assolata parete sud orientale.
Vedo due spit dalla parte opposta C....o!!! Paura come sono esposti ... anche quelli sono da evitare!
Poi sento Massimo che mi chiama, ecco l' ho visto è dall' estremità opposta del terrazzo. Lo raggiungo e ...
ah pero' ...
Parto .. e mi rendo conto che è duretta , arrivo al primo fix, penso che ce la posso fare poi intravedo il secondo e vado deciso e ci pesto subito il muso ... sembra facile .
riprovo, molla, recupera blocca riesco a moschettonare ... bene.
mi riguardo attorno , chiedo consigli, ma so che il terzo fix sarà più difficile ancora e mi devo arrangiare.
proseguo in diagonale a sinistra e poi in verticale, sono vicino allo spigolo e vicino allo strapiombo, ma il fix non lo vedo .Ci perdo un po di tempo, incomincio a essere stanco, non lo vedo, poi un piccolo passettino ed eccolo là. So' di essere su passaggio chiave. Ci provo con la sx, ma ce ne vuole ancora e mi devo bilanciare bene seno parto. Provo un paio di volte ma non ci riesco. Provo a dx dove avevo già provato prima , mi convinco e finalmente moscettono.
Tiro il fiato e riparto subito, sembra più semplice ma non lo è sarà la tensione, la roccia e più appigliata faccio di nuovo uno sforzo su un bell' appiglio, mi proteggo e proseguo. Rimango un filino a dx e il fix è a sx ,mi proteggo di nuovo su una clessidra e arrivo allo spit. Ancora quanche passo oramai semplice e sono in sosta ...
Ora posso recuperare i miei compagni.
Sfogliando la solita Bibbia già più di una volta mi era caduto l'occhio su questo Spigolo e alla lettura dell'apritore il Carlo Mauri e il Berera e la scritta "luogo dimenticato", mi ci ficco a capofitto.
Ne parla di una via da poco ripresa e riattrezzata su buona roccia composta da 4 tiri con scalata piacevole.
Guardo il grado e ... V .. di Grigna !
Non fa per me.
Cerco di convincermi e continuo a rileggerla.
Un solo tiro duro il secondo.
Voglio mettermi alla prova e cerco di convincere il mio compagno Massimo. Anche lui storce un pò il naso, poi alla seconda telefonata mi dice ok ci sono .
Coinvolgo anche un terzo Il Fausto ... e ... vaiii si va, e cosi si compone la cordata a tre .
Arriviamo ai Resinelli dove lasciamo l'auto e risaliamo la Cresta Cermenati arrivando al raccordo dei Magnaghi dove prima di attraversare per il Canalone Porta ci accompagna un camoscio scatenato poco sopra il sentiero muovendo di ogni e ci rendiamo subito conto di rimanere sempre vigili nel procedere.
Raggiungiamo la Bocchetta dei Prati, passiamo sull'altro versante, seguiamo un sentierino che costeggia le pareti arrivando all'altezza che porta all'attacco dello spigolo Dorn e qui incomincia la ricerca dell'attacco.
Lo evidenziamo subito, (non ci posso credere) li con un fix sotto i raggi del sole all'altezza di uno sperone secondario.
Ci imbraghiamo, tutti precisini ...
Siamo gli unici e rimarremo gli unici, tutti vanno da altre parti.
Che facciamo tiriamo la monetina ?
Tutti sappiamo che ci sono 4 tiri .
-Il primo tiro 25 m. e ne parlano come del più bello ed in effetti lo è .
-Il secondo 25 m. pure lui che segue lo spigolo( il più duro V+) che richiede due righe.
-Il terzo 40 m. che costeggia di nuovo sullo spigolo su roccette articolate .
-Il quarto, 45 m. lo spigolo si arrotonda arrivando alla cresta sommitale del Magnaghi Meridionale.
Da qui poi scenderemo a dx per cengia ed entreremo i un caminetto dove si trova l'anello di calata per la normale ai Magnaghi (dove facciamo sosta) .
Lasceremo da parte la calata e proseguiremo nell'intaglio tra i due Magnaghi Meridionale e Centrale dove salirò la paretina e un leggero travero a dx ( 4+), il famoso traversino, ( la difficoltà maggiore stà nella roccia unta (facciamo sosta) .
Poi di nuovo in sosta in cima al Magnaghi Centrale.
Per concludere scenderemo il versante opposto per crestina, intaglio ,sx e canalino (passato recentemente ad agosto da un altra via) e scenderemo disarrampicando arrivando ad una cengia dove si trova il cavo metallico attrezzato che ci porterà alla bocchetta del Glasg.
Sembra finita ma vista l'ora lasciamo perdere l' eventuale via Lecco o la Bartesaghi e ci infiliamo nel ripido pendio detritico a dx del Glasg con tratti di disarampicata su roccete e di nuovo sulla traccia dell'attacco della mattina.
Tornando a prima
L'adrenalina del secondo tiro.
Premessa:
la monetina NON viene tirata e Massimo si fà il primo tiro. D'altronde io l'ho scelta e io mi smazzo la difficoltà maggiori!
Risaliamo da secondi io e Fausto recuperati tra facili placchette mettendoci sulla verticale ( 4 ) e raggiungendo lo strapiombo, un pò di atleticità e i primi 25 metri passano velocemente arrivando sorridente alla selletta ... Me la godo la roccia è ottima.
Mi guardo in giro... Ci siamo:
La prima cosa che facciamo leggiamo la relazione che abbiamo con noi, che dice:
evitare di sbagliare l'attacco.
Un bel respiro e ... Ci consultiamo di nuovo, rileggiamo, e dice evitare assolutamente l' assolata parete sud orientale.
Vedo due spit dalla parte opposta C....o!!! Paura come sono esposti ... anche quelli sono da evitare!
Poi sento Massimo che mi chiama, ecco l' ho visto è dall' estremità opposta del terrazzo. Lo raggiungo e ...
ah pero' ...
Parto .. e mi rendo conto che è duretta , arrivo al primo fix, penso che ce la posso fare poi intravedo il secondo e vado deciso e ci pesto subito il muso ... sembra facile .
riprovo, molla, recupera blocca riesco a moschettonare ... bene.
mi riguardo attorno , chiedo consigli, ma so che il terzo fix sarà più difficile ancora e mi devo arrangiare.
proseguo in diagonale a sinistra e poi in verticale, sono vicino allo spigolo e vicino allo strapiombo, ma il fix non lo vedo .Ci perdo un po di tempo, incomincio a essere stanco, non lo vedo, poi un piccolo passettino ed eccolo là. So' di essere su passaggio chiave. Ci provo con la sx, ma ce ne vuole ancora e mi devo bilanciare bene seno parto. Provo un paio di volte ma non ci riesco. Provo a dx dove avevo già provato prima , mi convinco e finalmente moscettono.
Tiro il fiato e riparto subito, sembra più semplice ma non lo è sarà la tensione, la roccia e più appigliata faccio di nuovo uno sforzo su un bell' appiglio, mi proteggo e proseguo. Rimango un filino a dx e il fix è a sx ,mi proteggo di nuovo su una clessidra e arrivo allo spit. Ancora quanche passo oramai semplice e sono in sosta ...
Ora posso recuperare i miei compagni.
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