Pizzo Emet (3209)
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Un po’ alla volta sono deciso a raggiungere tutti i torrioni di questo bellissimo comprensorio.
Con me c’è mio cognato, Andrea, il quale, con pazienza e dedizione, sta acquisendo sempre maggior padronanza e sicurezza.
Di questo pizzo si è ampiamente detto e scritto e tante sono le descrizioni di chi mi ha preceduto.
Noi usciamo di casa a Madesimo ed a Fondovalle (con lo Spadolazzo in faccia) accendiamo il gps.
Puntiamo a nord fino alla deviazione a dx per Rif.Bertacchi e, successivamente, su traccia evidente ed obbligata, aggirato a sx il L.go di Emet, su con ripidi pendii fino a quota 3024 (oltre il P.sso Sterla Settentrionale) dove un evidente “omone” di pietra segna la via e l’inizio della cresta.
D’ora in poi spariscono i bolli (biancorossi e gialli) e ci si affida unicamente all’intuito ed ai frequenti e preziosi “ometti”.
Qui, come nella miglior tradizione ciclistica, dopo avermi tirata la “volata”, il mio compagno si fa da parte e mi lascia campo aperto per lo sprint finale.
Gli ultimi 200m di ascensione non sono affatto banali e di non trascurabile difficoltà oggettiva.
Con la carica adrenalinica del risultato acquisito, tutto diventa semplice ma, in realtà, la notevole esposizione, la franosità del fondo e qualche passaggino tecnico (il famoso saltello), pretendono una costante prudenza ed attenzione.
In solitudine ed, ahimé, nelle nuvole, dopo 4h14’ dal letto, mi prendo la croce di vetta…
Ciao a tutte/i, buone vacanze ed alla prossima…
Luca
Tourengänger:
zar

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