Pizzo d'Emet - 3211 m


Publiziert von irgi99 , 12. März 2021 um 15:52.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:10 März 2021
Hochtouren Schwierigkeit: WS-
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Ski Schwierigkeit: WS+
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR   I 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 1600 m
Abstieg: 1600 m
Strecke:17.77 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Dalla Milano - Lecco, proseguire sino a Chiavenna e poi imboccare la strada per il Passo dello Spluga. Risalire la Valle sino a Madesimo, dove si lascia l'auto appena dopo il centro abitato nei pressi della frazione di Macolini (si prosegue nella valle fin dove l'innevamento lo consente).
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Bertacchi (q. 2175 m)
Kartennummer:KOMPASS N. 92 - Chiavenna, Val Bregaglia 1:50000

La Val di Giust ci accoglie con vento forte e nuvole, tuttavia decidiamo di dare lo stesso fiducia alle previsioni, che chiamano miglioramenti nel corso della mattinata.
Tra mani, musi e nasi congelati, giungiamo nei pressi del Rifugio Bertacchi, dove il sole decide finalmente di fare capolino dalla coltre nuvolosa, rendendo la salita decisamente più vivibile.
Durante la notte ha fatto 10/20 cm di neve fresca (dove il vento l'ha accumulata anche di più...), quindi anche oggi ci (o meglio GLI) tocca battere.
Giunti nei pressi del piccolo ghiacciaietto di Niemet, incrociamo una provvidenziale traccia proveniente dal versante svizzero, che ci risparmia gli ultimi 300 metri di fatica. Il vento, nel frattempo, si è affievolito e le nuvole hanno lasciato il posto a una giornata spaziale: solo il bianco abbagliante della neve e il cielo blu fanno da cornice a questa giornata meravigliosa. Insomma, bisognava solo crederci un po'!
Tolti gli sci al Colletto d'Altare, proseguiamo a piedi lungo la divertente crestina e, in breve, mettiamo piede sulla vetta dell'Emet.
Oggi le temperature sono tornate decisamente invernali, quindi veloce bacino e foto di rito e poi giù, su neve polverosissima nella parte alta e tendente al primaverile in quella bassa dopo la Bertacchi (le fredde temperature non hanno formato il bel firn, ma non lamentiamoci).
Giornatona su questa bellissima montagna, ingiustamente poco frequentata dagli scialpinsti poichè snobbata a causa dei vicini e più blasonati Ferrè e Tambò... Ma forse è meglio così: sempre bello perdersi tra valli selvagge e poco frequentate :)

Dalla località Casone (q. 1630 m), proseguire su terreno per lo più pianeggiante direzione del fondo della vallata. Giunti alla q. 1700 m circa, in corrispondenza di un grosso masso con palina dei sentieri, abbandonare il fondovalle e risalire i ripidi pendii sulla destra in direzione del Rifugio Bertacchi. La traccia prende quota molto velocemente (i pendii da affrontare sono molto ripidi, pertanto si consiglia di percorrerli solo con neve ben assestata o, addirittura, in primavera inoltrata, quando la neve non c'è più) e si sviluppa sempre sulla destra (faccia a monte) dell'evidente canyon dove scorre il Torrente Scalcoggia. Giunti in vista del Rifugio Bertacchi (q. 2175 m), le pendenze gradualmente si affievoliscono. Senza necessariamente raggiungere il Rifugio, costeggiare verso sinistra la riva del Lago di Emet (q. 2144 m), quindi proseguire in direzione dell'Alpe di Emet (q. 2167 m).
Dal piccolo alpeggio, proseguire in direzione nord fino a guadagnare l'ampia sella del Pass da Niemet (q. 2294 m). Senza perdere quota, portarsi sul versante svizzero e risalire i pendii sulla destra sino a mettere piede su un pianoro alla q. 2450 m. A questo punto, zigzagando tra vallette e dossi, occorre traversare verso sinistra (faccia a monte) in direzione dell'evidente parete ovest del Piz Timun/Pizzo d'Emet, fino a giungere ai piedi del Glatscher da Niemet (q. 2800 m circa). Su terreno via via sempre più ripido (max 40°), risalire la piccola Vedretta in direzione dell'evidente colletto posto tra le Guglie di Altare e la cresta est del Pizzo d'Emet. Guadagnati i 3115 m del Colletto di Altare (gli ultimi ripidi metri sci in spalla), si lasciano gli sci, quindi si prosegue a piedi lungo la cresta. Il primo salto roccioso può essere affrontato direttamente (II), oppure aggirato sulla destra compiendo un facile ma leggermente esposto traverso nevoso. Per mezzo di un ripido canalino si ritorna dunque sul filo di cresta (mai troppo esposto o affilato), che si segue interamente (qualche facile roccetta) fino a toccare la vetta del Piz Timun / Pizzo d'Emet (q. 3211 m).

Discesa come per la salita.

TEMPI DI PERCORRENZA:

CASONE - MACOLINI: 10 minuti
MACOLINI - LAGO DI EMET: 1,20 ora
LAGO DI EMET - ALPE DI EMET: 10 minuti
ALPE DI EMET - PASS DA NIEMET: 20 minuti
PASS DA NIEMET - GLATSCHER DA NIEMET: 2,00 ore
GLATSCHER DA NIEMET - COLLETTO D'ALTARE: 40 minuti
COLLETTO D'ALTARE - PIZZO D'EMET: 20 minuti
PIZZO D'EMET - CASONE: 1,00 ora

con Teo

Tourengänger: irgi99


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Kommentare (4)


Kommentar hinzufügen

Serzo hat gesagt:
Gesendet am 12. März 2021 um 17:02
Adesso però avete esagerato!!! Complimenti. Ma non ho capito, il famoso punto del saltino nel vuoto (a piedi) come lo avete passato? Sergio

irgi99 hat gesagt: RE:
Gesendet am 12. März 2021 um 22:30
Grazie!
D'inverno si sale dalla cresta opposta (est) a quella che si percorre d'estate, quindi niente saltini :)
Irene

Ueli hat gesagt:
Gesendet am 16. März 2021 um 11:56
Ehilà Grandi! Queste sono le mie montagne (Tambo, della Palu, Platta, Griesch, Suretta...) Benvenuti nella regione più delle Alpi ;-))))))

irgi99 hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. März 2021 um 16:33
Purtroppo quest'anno causa covid non possiamo venire nella bella Val d'Avers, quindi ci "accontentiamo" del loro altrettanto bello versante valtellinese :)
Grazie
Irene


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