Valsolda - Alpe Pessina m.1217 (CO): anche a bassa quota la neve era da...alta quota!

Ha nevicato abbondantemente,anche se il tempo ha sicuramente sciolto un po di neve,tanta ne è rimasta anche a quote basse,quindi propongo una ciaspolata in un posto dove vi sono andato di recente ma che avevo piacere di fare con la neve oltre ad agevolare chi non è ancora tornato in forma fisica da poter sostenere lunghi tragitti in auto,dislivelli e ore di cammino.

Alle ore 8,30 con Angelo e Giuseppe partiamo da Drano per addentrarci nella riserva naturale della Val Solda: mi si domanda se è il caso portare con se le ciaspole...chi non ha avuto esperienza come il Bradipo,le avrebbe lasciate in auto,personalmente una volta può capitare di prenderlo in quel posto poi...stop...non ho scritto giocondo in fronte,forse altri!

Camminando incontriamo un giovane del posto che era in cerca di corna (per intenderci: quelle che perdono gli animali in questa stagione) e ci avvisa che di neve ne troveremo in abbondanza,inoltre dove era stato,stava nevicando e alla grande: infatti vedevamo quella classica nebbiolina che rappresenta acqua o neve a secondo del periodo,ovviamente lo capisce solo chi è esperto "leggendo" la natura come un libro.

Infatti qualche goccia e venuta anche sul nostro cammino poi ha smesso.

Arrivati al bivio a quota 870 ci ciaspoliamo vedendo la neve abbastanza uniformemente ricoprire il bosco e mentre procedevamo nel fare la traccia,il manto nevoso aumenta tanto da confermare l'intelligente scelta di portarci appresso un peso utile ad evitarci una sicura ritirata.

Bisogna avere la cortezza di cercare i segnali onde evitare di uscire dal tracciato (in particolare per coloro che non conoscono la zona) e prestare attenzione nel tratto dove il pendio è piuttosto erto nel quale il tracciato taglia con un traverso le pendici di una roccia dalla quale possono avvenire scariche di neve (che abbiamo visto) ed è priva di alberi.

Una volta passato questo tratto,il percorso risale a zig zag per poi con un altro lungo traverso nel bosco senza alcun pericolo,conduce all'Alpe Pessina m.1217 bivacco ERSAF che raggiungiamo alle ore 10,42 dove 1 metro di neve ci accoglie (incredibile ma è così).

Facciamo un giro intorno la struttura per vedere se la legna è disponibile...tutto ok e a breve la stufa parte alla grande mentre nel bivacco vi sono 4° gradi: decido di accendere anche il camino ma con il criterio di evitare che faccia fumo...ed è ok!

Tutto a meraviglia ma la curiosità mi spinge a controllare la situazione della sorgente: decido di andarci senza le ciaspole,arrivando a vederla ben funzionante e libera da neve (posticino da tener presente) ma lasciandomi sbalordito quando nello sfondare mi ritrovo la neve a metà coscia.

Ebbene,dopo esserci scaldati bene e visto che nessuno lamentava un piatto di pasta e sugo di funghi (disponibile nella dispensa) alle ore 14,30 si decide di fare ritorno con una deviazione all'alpe Serte.

Bene,nonostante la giornata non è stata quella che prevedevano (davano schiarite...dove? e a che ora?) la mia soddisfazione di essere tornato in questo luogo in versione invernale dove abbiamo battuto il tracciato,è stata grande: gli ultimi ad essere saliti quassù sono giunti il 14 febbraio,prima delle abbondanti nevicate del 16,16 e 21 febbraio.

Ringrazio gli amici che si sono "accontentati" per una ciaspolata a bassa quota ma che ha richiesto non poca fatica da parte nostra,poi se si voleva di più...cera la cima!

Ciao a tutti e alla prossima!