Bisbino con le ciaspole... dii coorsa!!!


Publiziert von Mapuche , 10. März 2015 um 12:52.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Sottoceneri
Tour Datum: 1 März 2015
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Monte Generoso   I   CH-TI 
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Chiasso, autopostale 515 fino a Morbio Inferiore Posta, poi autopostale 514 fino a Sagno Paese
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Da Bruzella, autopostale 515 fino a Chiasso

Per questo mio ritorno al Bisbino ho deciso di ispirarmi ad una relazione di un veterano del forum, 
siso : seguirò il suo itinerario, costeggiando la "ramina" attraverso Bedòla e Valleggia, salendo poi verso la vetta dal versante italiano. Lo seguirò fino in cima, per la discesa invece farò di testa mia scendendo verso Bruzella.
Come al solito, quando parto da Chiasso verso la Valle di Muggio, prendo il postale alle 8:37 e, cambiando con un altro bus giallo a Morbio Inferiore, raggiungo Sagno poco dopo le 9:00. Attraverso il paese e in breve tempo raggiungo il punto dove comincia il sentiero: Monte Bisbino à nous deux! Salendo con pendenza costante in poco tempo raggiungo la località "I Crusett", ma qui invece che seguire il sentiero classico, dopo il cippo 55A, come indicato da Siso, prendo l'evidente sentiero in falsopiano che parte sulla destra, costeggiando la vecchia recinzione di confine. In poco tempo tempo raggiungo i "pilastrei" i due vecchi gendarmi di pietra posti alla fine del sentiero che sale da Cernobbio.
L'arrivo alla Bedòla (con questa grafia è indicata sulla CNS) ha qualcosa di magico. "Dietro alla curva, improvvisamente..." ci si ritrova di fronte a questa splendida costruzione rurale. Questo angolo di prealpi ha un fascino a parer mio straordinario: mi fermo giusto qualche minuto a ritemprare lo spirito di fronte a questo monumento della civiltà contadina. Se alla Bedòla è venuto il momento di indossare le ghette, poco più avanti, arrivati a quota 1000, è finalmente venuto il momento di calzare le ciaspole. Camminando su di un manto nevoso che via via si ispessisce, raggiungo la località Valleggia, dove poco dopo rientro in territorio italiano. Qui, stando alla relazione di Siso, dovrei dirigermi verso l'alpeggio del Boeucc, ma dato che il tempo stringe per l'appuntamento che ho a Bruzella con il postale alle 13:51, decido di attraversare il bosco in salita decisa, puntando deciso verso un antennone, e da lì salgo il ripido pendio fino a raggiungere la piazzola dove termina la strada del Bisbino, piazzola che è piena di ciclisti che hanno affrontato l'interminabile ma appagante salita. Un ultimo sforzo e raggiungo il santuario posto sulla cima: sono le 12:10 ed io comincio a pensare di essere in ritardo per l'appuntamento con la curiera.
Mi rifocillo velocemente con i miei inseparabili biscotti, scambio qualche parola con un gruppo di escursionisti varesini, saliti da Lattecaldo, e poi arriva il tempo di lanciarsi a capofitto verso Bruzella. Scendo velocemente verso l'Alpe Cavazza e verso la sella che porta lo stesso nome, qui la palina mi indica un tempo di un'ora per raggiungere il paese. Ho giusto bisogno di un'ora per non mancare l'appuntamento con il bus, ma il sentiero è molto innevato e dalle tracce lasciate da una coppia di scarponi, deduco che oggi davvero poca gente ha utilizzato questo percorso.
Scendo più velocemente possibile sul sentiero di Bruzella, ma quando arrivo allo Zöch vedo da lontano il postale che sta per arrivare in paese: l'ho perso per circa 5 minuti e adesso dovrò aspettare altre due ore. Poco male,si fa per dire: finisco la mia scorta di biscotti e poi mi incammino tranquillamente sulla strada cantonale fino a raggiungere la chiesa di Morbio Superiore, dove attendo l'arrivo della corriera leggendo le traversie della famiglia Lambert, protagonista di "Le correzioni", bel romanzo (mi sento di consigliarlo) di Jonathan Franzen.

Tourengänger: Mapuche
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (1)


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gbal hat gesagt:
Gesendet am 14. März 2015 um 16:43
Il Bisbino mi sorprende sempre per quanto appare innevato visto, che so, dal Gaggiolo. Quelle radure nel bosco spiccano bianche fino a primavera inoltrata. Bella gita ma coi minuti contati, acc....!
Ciao


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