Monte Crocione da Pellio Intelvi
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Tutto inizia con la nevicata di sabato... bellissima, non smetteva un attimo. Durante la notte dev'essere successo qualcosa, la corrente continuava ad andare via e la stufa pellet si spegneva in continuazione. Dormo poco e la mattina parto un po' tardi.
Appena esco dal centro di Pellio metto subito le pelli e mi dirigo verso il Generoso. La neve è abbondante ma pesante. Da subito devo battere la traccia e il lavoro è davvero faticoso.
Ora sono sulla destra della pineta del monte Prada. Salgo a zig zag tra i ginepri sommersi.
Penso che forse più tardi, se arriverà il sole (come da previsioni), qualche ciaspolatore riprenderà la mia traccia e farà il mio percorso. Voglio fargli uno scherzo! Mi trovo di fronte un alberello alto qualche metro, faccio passare uno sci sulla destra e uno sulla sinistra del tronco (ovviamente togliendo l'attacco), senza lasciare intorno altri segni... il risultato è spassoso!
Finalmente incrocio tre scialpinisti e volentieri li segno, così mi trovo un po' di neve battuta.
Arrivo sulla mulattiera che porta al barco dei montoni, trovo una traccia e la percorro. Dopo 20 minuti cinque ragazzi davanti a me con le ciaspole e stanno battendo. Vanno pianissimo! Potrei aiutarli, ma non sarei certo più veloce e, considerando l'orario, comprometterei l'arrivo al Generoso.
Torno così sui miei passi e decido di andare al Monte Crocione. Qui mi aspetta una bellissima discesa con la vista dei laghi (Como e Lugano) e della valle.
Rientro quindi soddisfatto da questa scialpinistica "inventata al momento", nata con l'idea di non usare l'auto.
Appena esco dal centro di Pellio metto subito le pelli e mi dirigo verso il Generoso. La neve è abbondante ma pesante. Da subito devo battere la traccia e il lavoro è davvero faticoso.
Ora sono sulla destra della pineta del monte Prada. Salgo a zig zag tra i ginepri sommersi.
Penso che forse più tardi, se arriverà il sole (come da previsioni), qualche ciaspolatore riprenderà la mia traccia e farà il mio percorso. Voglio fargli uno scherzo! Mi trovo di fronte un alberello alto qualche metro, faccio passare uno sci sulla destra e uno sulla sinistra del tronco (ovviamente togliendo l'attacco), senza lasciare intorno altri segni... il risultato è spassoso!
Finalmente incrocio tre scialpinisti e volentieri li segno, così mi trovo un po' di neve battuta.
Arrivo sulla mulattiera che porta al barco dei montoni, trovo una traccia e la percorro. Dopo 20 minuti cinque ragazzi davanti a me con le ciaspole e stanno battendo. Vanno pianissimo! Potrei aiutarli, ma non sarei certo più veloce e, considerando l'orario, comprometterei l'arrivo al Generoso.
Torno così sui miei passi e decido di andare al Monte Crocione. Qui mi aspetta una bellissima discesa con la vista dei laghi (Como e Lugano) e della valle.
Rientro quindi soddisfatto da questa scialpinistica "inventata al momento", nata con l'idea di non usare l'auto.
Tourengänger:
paolo aaeabe

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