Pizzo della Croce (1491 m) e Monte d'Orimento (1391 m) - Val d'Intelvi
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Oggi ho solo mezza giornata a disposizione, viste le previsioni splendide decido di sfruttarla per una veloce ciaspolata non troppo lontana da casa.
Alla Cascina La Bolla impiego qualche minuto per capire la direzione da prendere, non vedendo cartelli escursionistici, quindi decido di risalire il valloncello alle spalle delle cascine, seguendo un'ampia traccia già presente.
Superato un tratto più ripido raggiungo il crinale, appena sopra al Rifugio Giuseppe e Bruno (0 h 20).
Senza scendere al rifugio, piego a destra e inizio la salita diretta verso la cima.
Neve abbondante e bella soffice, cielo tutto azzurro, vento assente e panorama strepitoso: non potrei chiedere di meglio.
Con tutta calma risalgo la ripida dorsale e raggiungo la vetta del Pizzo della Croce (1 h 10).
Mi fermo un quarto d'ora a godermi il caldo sole ed il luoo mergaviglioso, quindi riparto seguendo ora la dorsale nord-ovest, puntando all'ex stazione di arrivo degli impianti.
Superate un paio di gobbe, con un ultimo tratto di discesa raggiungo la Bocchetta d'Orimento e l'omonima alpe (1 h 40).
Visto che ho tempo decido di proseguire verso il Monte d'Orimento. La salita diretta mi pare troppo ripida e poi non è tracciata, quindi mi incammino sul comodo sentiero che porta al Generoso, in modo da aggirare il Monte d'Orimento per poi salirlo dal versante opposto.
Quando alla mia destra vedo la larga baita dell'Alpe Bol, abbandono il sentiero e risalgo liberamente il ripido pendio, raggiungendo in breve il crinale appena sopra all'Alpe.
Da qui seguendo la larga cresta, su neve ora più molle e pesante, arrivo ben presto sulla cima del Monte d'Orimento (2 h 10).
E' una collina abbastanza insignificante, ma rispetto al Pizzo della Croce permette di ammirare anche il Rosa e i Mischabel, prima coperti dal Generoso.
Proseguo qualche metro lungo il crinale sud, quindi devio a destra cercando il punto il cui il pendio é meno ripido, puntando al ben visibile sentiero percorso pochi minuti prima.
Tornato alla Bocchetta d'Orimento (2 h 25) prendo il sentiero che scende in diagonale tagliando il versante nord del Pizzo della Croce, entrando in breve nel bosco. Per la verità non è indicata la Cascina La Bolla, ma andando a logica e stando alla carta non può che portare lì.
Infatti con una mezzora scarsa di comoda discesa sbuco sulla stradina asfaltata a pochi metri dalle cascine, e in un attimo sono di nuovo alla macchina (3 h 00).
Alla Cascina La Bolla impiego qualche minuto per capire la direzione da prendere, non vedendo cartelli escursionistici, quindi decido di risalire il valloncello alle spalle delle cascine, seguendo un'ampia traccia già presente.
Superato un tratto più ripido raggiungo il crinale, appena sopra al Rifugio Giuseppe e Bruno (0 h 20).
Senza scendere al rifugio, piego a destra e inizio la salita diretta verso la cima.
Neve abbondante e bella soffice, cielo tutto azzurro, vento assente e panorama strepitoso: non potrei chiedere di meglio.
Con tutta calma risalgo la ripida dorsale e raggiungo la vetta del Pizzo della Croce (1 h 10).
Mi fermo un quarto d'ora a godermi il caldo sole ed il luoo mergaviglioso, quindi riparto seguendo ora la dorsale nord-ovest, puntando all'ex stazione di arrivo degli impianti.
Superate un paio di gobbe, con un ultimo tratto di discesa raggiungo la Bocchetta d'Orimento e l'omonima alpe (1 h 40).
Visto che ho tempo decido di proseguire verso il Monte d'Orimento. La salita diretta mi pare troppo ripida e poi non è tracciata, quindi mi incammino sul comodo sentiero che porta al Generoso, in modo da aggirare il Monte d'Orimento per poi salirlo dal versante opposto.
Quando alla mia destra vedo la larga baita dell'Alpe Bol, abbandono il sentiero e risalgo liberamente il ripido pendio, raggiungendo in breve il crinale appena sopra all'Alpe.
Da qui seguendo la larga cresta, su neve ora più molle e pesante, arrivo ben presto sulla cima del Monte d'Orimento (2 h 10).
E' una collina abbastanza insignificante, ma rispetto al Pizzo della Croce permette di ammirare anche il Rosa e i Mischabel, prima coperti dal Generoso.
Proseguo qualche metro lungo il crinale sud, quindi devio a destra cercando il punto il cui il pendio é meno ripido, puntando al ben visibile sentiero percorso pochi minuti prima.
Tornato alla Bocchetta d'Orimento (2 h 25) prendo il sentiero che scende in diagonale tagliando il versante nord del Pizzo della Croce, entrando in breve nel bosco. Per la verità non è indicata la Cascina La Bolla, ma andando a logica e stando alla carta non può che portare lì.
Infatti con una mezzora scarsa di comoda discesa sbuco sulla stradina asfaltata a pochi metri dalle cascine, e in un attimo sono di nuovo alla macchina (3 h 00).
Tourengänger:
peter86

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