Traversata Pizzo della Croce - San Zeno da Scudellate (TI)


Publiziert von rambaldi , 11. Februar 2015 um 22:54.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 8 Februar 2015
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Monte Generoso   I   CH-TI 
Zeitbedarf: 5:30
Aufstieg: 700 m

Le condizioni della neve e sopratutto le previsioni di vento tempestoso sulle Alpi, fino a basse quote, ci consigliano di evitare escursioni pericolose. Per questo decidiamo di rimanere ancora una volta in zona prealpina e di percorrere l'ampio e sicuro crinale del Pizzo della Croce.

 

Risaliamo in auto la val di Muggio, resa suggestiva dalla recente nevicata e dal chiaro di luna.

A Scudellate iniziamo l'escursione dirigendoci verso Erbonne. Superiamo il ponte il legno sulla valle del Breggia, imbiancata. Il sole fa capolino e inizia ad illuminare la vallata creando begli effetti di luce.

Sino ad ora il vento non si sente. Decidiamo di salire sul Pizzo della Croce dal versante est, meno ripido anche se in realtà, al sorgere del sole, dovrebbe essere più scenografica la salita da est.

Dal borgo di Erbonne ci incamminiamo quindi verso la chiesa, scendiamo sul letto del Breggia dove parte il sentiero che sale, nel bosco, verso Orimento.

La salita, vista la poca neve, non è particolarmente impegnativa. Raggiungiamo le prime baite diroccate dell'alpe dove alcuni faggi secolari vedono le chiome illuminarsi con i primi raggi dorati del sole.

Ammiriamo il panorama sulla valle e sul monte Generoso prima di procedere verso l'ampio crinale del Pizzo della Croce.

La prima parte di salita continua ad essere agevole, la neve aumenta ma è già battuta da un paio di sci alpinisti.

Improvvisamente, quando siamo a circa 2/3 della salita iniziamo ad osservare le prime forti raffiche di vento che sollevano nuvole di neve polverosa.

Appena il tempo di coprirci un po' meglio ed il vento diventa continuo. Sul crinale siamo in campo aperto, le raffiche e la neve polverizzata ci sferzano il volto, si potrebbe scendere sulla strada militare, tracciata a mezza costa sul versante sud del monte, per trovare riparo. Però visto lo spettacolo creato dal vento che solleva la neve, il cielo terso ed essendo oramai in prossimità della cima decidiamo di proseguire in salita.

 

In vetta la scelta ci premia, basta spostarci di non più di 5 passi in basso, oltre la croce, che il vento non si sente. Scattiamo le foto di rito alla bandiera che, tanto è forte il vento, praticamente non sventola ed appare fissa, tesa orizzontalmente, come se fosse congelata.

 

Scendiamo sul versante est, verso le crocette, sempre seguendo il crinale. Raggiunta la piccola croce potremo scegliere se arrivare ad Ermogna direttamente dal crinale o se aggirarlo seguendo la strada militare, al riparo dai venti.

 

La prima parte di discesa è stranamente godibile. Pur camminando ancora esposti allo scoperto il vento non è molto potente. Verso le crocette però si vedono di nuovo le folate sollevare la neve.

Nonostante siamo di nuovo investiti dalle raffiche optiamo per la discesa diretta, convinti di trovare neve polverosa. Purtroppo non sarà così, la neve è invece pesante, si adatta poco alle ciaspole che non sprofondano e si impuntano frequentemente, costringendo la caviglia ad una posizione non naturale. Lungo la discesa il divertimento è poco.

 

Arriviamo quindi all'alpe di Ermogna dove la neve torna soffice ed il bosco inizia a proteggerci dal vento. Essendo presto decidiamo di proseguire verso San Zeno scendendo lungo la casareccia d'accesso all'alpe, già battuta, verso il pian d'Alpe. Attraversiamo la strada che sale ad Erbonne e seguiamo una traccia in direzione della caratteristica cascina che indica la direzione per San Zeno. Ci guida l'immagine della piccola chiesa che si staglia sul cocuzzolo del monte con alle spalle la piramide imbiancata del Legnone.

Dalla cascina scendiamo sulla casereccia che sale gradualmente verso la chiesa. Solo gli ultimi tornanti diventano un po' più ripidi.

 

Arrivati in cima il panorama è fantastico, con le Grigne ed il Legnone innevati che dominano il Lario con il dosso di Lavedo e l'isola Comacina in primo piano.

Davanti alla chiesa vi sono un paio di tavoli da picnic, innevati. Preferiamo fermarci sugli scalini, asciutti, anche per essere un po' al riparo dal vento, qui non troppo forte ma comunque sufficiente per raffreddarci.

 

Torniamo a Pian d'alpe seguendo lo stesso itinerario e di seguito ad Erbonne lungo la strada asfaltata. A causa di un mio intenso dolore al piede, probabilmente causato dalle ciaspole, rinunciamo a percorrere la mulattiera che da Ermogna torna verso Erbonne.


Tourengänger: rambaldi
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


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Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 12. Februar 2015 um 20:25
Bei posti una volta dietro casa mia. ....Complimenti Daniele66

rambaldi hat gesagt: Bei posti
Gesendet am 13. Februar 2015 um 22:11
E' vero, infatti ci vado spesso. Però qualche volta ho l'impressione che siano poco valorizzati dal punto di vista escursionistico.
Per esempio sul versante est del Pizzo della Croce ci sono alcuni sentieri ma solo le indicazioni della via dei monti lariani, a mezza costa, ma nessuna per risalire. Per San Zeno non ho visto indicazioni se non una volta già instradato. Forse non ci ho fatto caso io, sapendo già dove andare. Anche Domenica scorsa, da Pigra ho percorso la cresta fino all'alpe di Colonno senza trovare nessuna indicazione. Peccato. Non so cosa ne pensi...

ciao
Mauro

Angelo63 hat gesagt: RE:Bei posti
Gesendet am 14. Februar 2015 um 12:17
Concordo pienamente con le tue osservazioni in merito alla bellezza dei posti e alla inadeguatezza delle indicazioni escursionistiche.
Siamo pieni di enti/organismi para-pubblici (meglio non citarli perchè altrimenti partirebbe la solita stucchevole gara del rimpallo di responsabilità, ecco perchè ho indicato "para......") e spesso ci si deve purtroppo affidare solo all'apprezzabilissimo intervento di gruppi, più o meno organizzati, di volontari.
Mi si dirà: mancano i soldi ma questo lo sappiamo bene.........le cariche, con annesse poltrone, però abbondano!!!

ciao
angelo

Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 14. Februar 2015 um 18:41
Posso solo dare ragione a entrambi la zona della val d D'Intelvi come la dorsale Pigra Galbiga molto belle, specialmente in questo periodo, con un po' più di "cartellonistica" attirerebbe molta più gente.Con tutti i pro e i contro . Daniele66


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