Guggernüll (2886 m) – Skitour
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Fantastiche condizioni meteo nel Rheinwald per la classica escursione con le pelli di foca sugli alpeggi ad Ovest del Tamboalp, nel comune di Splügen: sole splendente, neve farinosa caduta ieri, vento assente fino alla cresta finale.
Inizio dell’escursione: ore 9:42 dal Tamboalp
Fine dell’escursione: ore 14:02 a Splügen
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1022 hPa
Temperatura alla partenza da Splügen: -12°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 300 m
Temperatura al rientro a Splügen: 0°C
Velocità media del vento: 0 km/h fino alla cresta finale, quindi 5 km/h
Alba: 7:38
Tramonto: 17:34
Sono le ore 7:45 di un sabato mattina: il giorno che normalmente dedico al mio sport preferito. Risalgo il Moesano verso San Bernardino Villaggio sulla A13. Il morale non è certo molto alto: nebbia, pioggerellina, scarsa visibilità. Vuoi vedere che i meteorologi hanno sbagliato la previsione? Poco prima della galleria intravedo delle chiazze d’azzurro verso nord; si riaccende un briciolo di speranza. All’uscita dalla galleria ho la gradevole sorpresa: cielo sereno, assenza di vento, paesaggio fiabesco, imbiancato.
Al parcheggio di Splügen arrivano tutti nello stesso tempo, poco prima dell’apertura degli impianti di risalita.
Il Guggernüll è già visibile dal parcheggio. Per avvicinarlo ci serviamo della cabinovia Splügen-Tanatzhöi, dopo aver acquistato un biglietto “Tourenkarte 1”, del costo di 24.- CHF.
Fantastiche condizioni meteo nel Rheinwald per la classica escursione con le pelli di foca al Guggernüll
Da Tanatzhöhi (2163 m) scendiamo sulla pista battuta fino al Tamboalp (2032 m), dove montiamo le pelli di foca.
L’escursione con le pelli inizia con un tratto pianeggiante di circa 800 m lungo i meandri del Tambobach; a seguire l’impegnativa salita di 870 m di dislivello, con solo pochi e brevi tratti che permettono di recuperare il fiato perso. Anna impone un passo regolare, ma deciso, da atleta in piena forma; riesco comunque a tallonarla senza problemi. Per non perdere il ritmo rinuncio però, almeno parzialmente, al richiamo delle foto, che lo stupendo paesaggio meriterebbe. La cima che più di tutte domina la vallata è il Pizzo Tambo: con i suoi 3279 m è la vetta più alta della regione. Il suo versante nord, completamente imbiancato, non è meno impressionante di quello sud, caratterizzato da rocce quasi verticali. La traccia è bella e facilmente percorribile anche nei tratti più ripidi, senza dover montare i coltelli. Il percorso segue all’inizio il sentiero estivo che conduce all’Areuapass (2509 m); dai 2200 m di quota lo abbandona, per puntare decisamente a nord. Siamo al riparo dal vento ed il sole riscalda sempre di più: sembra una primavera anticipata.
Ci sono diversi alpinisti in cammino. Ognuno tiene tuttavia il proprio ritmo; ci si aspetta in logici luoghi di sosta: uno spiazzo pianeggiante, un cocuzzolo panoramico, un evidente tornante.
Ci scambiamo brevi frasi di ammirazione estatica per sottolineare la bellezza del paesaggio, oggi avvalorato dal sole splendente e dalla neve fresca.
Seguono anche dei lunghi periodi di silenzio, momenti non di vuoto, bensì di coinvolgimento, sia con i compagni sia con la natura sia con gli attrezzi. Il silenzio è rotto unicamente dal ritmico “tec” provocato dal tallone dello scarpone che batte sul rialzo della talloniera.
Dopo due ore di sciata raggiungiamo la cresta, ad un centinaio di metri a nord del Gemschschlücht. Ci affacciamo sulla splendida e selvaggia Val Curciusa, appartenente al comune di Mesocco.
Iniziano gli ultimi 500 m della salita, i più impegnativi. Rinuncio ai rampanti: la neve in questo tratto è ventata, ma non ancora gelata. Supero una signora in difficoltà, assistita amorevolmente dal proprio compagno, che si carica due zaini sulle spalle. Dopo due ore e quarantacinque minuti di cammino posso affermare: Guggernüll (2886 m) geschafft!
Il panorama è, come si suol dire in questi casi, a 360°. Dopo le foto di rito ci prepariamo immediatamente per la discesa. È un’operazione che richiede alcuni minuti; sono gesti che abbiamo ripetuto decine di volte, ciò nonostante, a causa delle mani infreddolite, comportano qualche dimenticanza; per esempio la mancata chiusura degli scarponi, oppure l’aver lasciato il gambetto nella posizione “walk”, oppure regolare con insufficiente tensione la cinghia di velcro “Strap”.
La discesa dal Guggernüll è una delle più piacevoli delle mete classiche delle Alpi Lepontine Orientali. È solo una questione di condizione fisica; i più allenati potrebbero sciare nella neve fresca dalla cima fino al Tamboalp senza soste.
Con la seggiovia Tamboalp raggiungiamo comodamente la stazione a monte Tanatzhöhi (2163 m), dalla quale scendiamo a Splügen sfruttando le piste battute, oggi molto frequentate.
Per la seconda volta al Guggernüll con condizioni meteo eccellenti. Gli alpinisti più allenati possono affrontare la salita partendo direttamente da Splügen, gravandosi di 1380 m di dislivello. Ai comuni mortali che praticano questo sport una sola volta la settimana consiglio di servirsi della cabinovia fino a Tanatzhöhi.
Tempo di salita: 2:45 h dal Tamboalp
Tempo totale: 4:20 h
Dislivello in salita: 870 m
Sviluppo complessivo: 13,7 km
Difficoltà: PD
Coordinate Guggernüll: 740.615 / 154.120
SLF: 2 (moderato)
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
Partecipanti: Anna, Daniele e siso.

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